I faretti illuminano in modo preciso e pulito, ideali per creare scenari con spot, downlight e lampade da incasso. Offrono illuminazione d'accento e luce diffusa, con consumi ridotti grazie ai LED. In questa guida trovi criteri pratici per scegliere, posizionare e mantenerli in sicurezza.
Vuoi una luce moderna e funzionale? Scegli il tipo di faretto in base all’ambiente, calcola lumen e distanze, verifica dimmer e deviatori, e rispetta le regole di sicurezza (IP, calore, installazione). Con esempi e checklist hai un percorso semplice per un risultato professionale.
Quali faretti scegliere per ogni stanza?
La scelta dipende dall’attività, dal colore delle superfici e dall’altezza del soffitto. Definisci l’obiettivo: illuminazione generale, d’accento o funzionale sul piano di lavoro.
- Soggiorno: preferisci LED con fascio medio (36–60°) per uniformità. Alterna luce diffusa e accenti su quadri o librerie. Colori caldi (2700–3000 K) rendono l’ambiente accogliente.
- Cucina: sui piani servono faretti direzionali con fascio stretto (24–36°) e buona resa cromatica. La luce neutra (3000–3500 K) aiuta a vedere i cibi senza alterarne i colori.
- Bagno: scegli modelli con grado di protezione adeguato (es. IP44 vicino a doccia/lavabo). Preferisci ottiche antiriflesso e luce neutra per trucco e rasatura.
- Camera da letto: opta per fasci morbidi e luce calda. Evita abbagliamenti diretti sul letto e usa incassi profondi o schermi opalini per comfort visivo.
- Corridoi e ingressi: usa pochi watt e intervalli regolari per guidare il percorso. Un fascio medio evita macchie di luce e ombre nette sulle pareti.
- Esterni e balconi: controlla sempre impermeabilità e resistenza. Fasci stretti valorizzano elementi verticali; fasci ampi creano tappeti di luce sul camminamento.
Come calcolare lumen e distanze per i faretti?
Per stimare la quantità di luce, lavora con lux (illuminamento) e lumen (flusso). Per una stima rapida, usa il calcolo dei lumen per metro quadrato: lux desiderati × metri quadrati. I valori sono indicativi: soggiorno 100–200 lux, cucina 200–500 lux, bagno 200–500 lux.
Esempio: cucina 10 m² a 300 lux = 3000 lumen totali. Se scegli 6 faretti, ognuno dovrebbe fornire circa 500 lumen. Per la spaziatura, parti da 1–1,2 m tra i centri e circa 0,5 m dalla parete, regolando in base all’ottica e all’altezza del soffitto.
- Definisci l’uso del locale e il livello di lux utile.
- Somma i lumen in base alla superficie; poi ripartiscili tra i faretti.
- Verifica fascio e UGR del prodotto per contenere l’abbagliamento.
- Fai una prova con punti segnati sul soffitto prima del foro definitivo.
Passi essenziali per il progetto
- Valuta ambiente e obiettivi
- Scegli tipo di faretto
- Calcola lumen e spaziatura
- Definisci alimentazione e dimmer
- Prepara controsoffitto e sicurezza
- Testa, etichetta e manutieni
Installazione sicura: che cosa sapere
Con la 230 V sii prudente: se non hai esperienza, affidati a un professionista. La sicurezza viene prima di tutto, dal foro all’alloggiamento del driver, fino alla dissipazione del calore.
Attenzione all’isolamento termico nel controsoffitto: non coprire apparecchi non idonei. In bagno o all’esterno verifica il grado di protezione secondo IEC 60529 e scegli almeno IP44 o superiore nelle zone esposte a spruzzi.
Controlla marcature e dichiarazioni del costruttore. La conformità alla norma generale per apparecchi di illuminazione (IEC 60598-1) indica requisiti di sicurezza elettrica, isolamento e temperatura superficiale.
Prima di richiudere il controsoffitto, testa ogni circuito: accensione, dimmerazione, eventuali sfarfallii. Prevedi ispezionabilità: un pannello o botola vicino ai driver facilita la manutenzione.
Come usare deviatori e dimmer con i faretti?
I deviatori consentono il comando da due punti (es. inizio e fine corridoio). Con i LED verifica la compatibilità con i dimmer del driver o della lampada: evita abbinamenti casuali che causano instabilità.
- Scegli dimmer specifici per LED (taglio di fase, 1–10 V, DALI): controlla la scheda tecnica del faretto.
- Cura il carico minimo e massimo: sovra- o sotto-carico generano sfarfallii o rumori.
- Riduci la caduta di tensione su linee lunghe: sezioni adeguate e connessioni solide migliorano la resa.
Quando conviene usare faretti a bassa tensione?
Sono utili dove servono lunghi cablaggi o alta sicurezza (ambienti umidi, esterni riparati). I driver separati semplificano sostituzione e controllo, ma richiedono spazio e ventilazione adeguata per smaltire il calore.
Manutenzione e problemi comuni
Un impianto ben progettato dura di più e rende meglio. Pianifica controlli periodici e intervieni sui problemi tipici prima che diventino fastidiosi.
- Sfarfallio: spesso è incompatibilità tra dimmer e driver o carico minimo non rispettato. Prova un profilo di dimmer diverso o aggiorna il driver a uno dimmerabile compatibile.
- Abbagliamento: l’ottica troppo aperta o l’incasso superficiale espone la sorgente. Passa a ottiche riflettenti, nidi d’ape o incassi più profondi per un comfort visivo migliore.
- Macchie di luce: distanza errata dalle pareti o tra i centri. Rimodula la spaziatura e verifica l’angolo del fascio; pannelli opalini aiutano a uniformare.
- Surriscaldamento: vani troppo chiusi o coperti da isolante. Mantieni distanze minime dal produttore e garantisci ricambio d’aria nel controsoffitto.
- Colori spenti: CRI basso riduce la resa cromatica. In cucina e living scegli CRI ≥ 90 per rendere cibi, legni e tessuti più vividi.
- Driver rumoroso: ronzio con dimmer a bassa percentuale. Verifica compatibilità, aggiorna il dimmer o usa un driver a bassa distorsione.
Domande frequenti sui faretti
Quanti lumen servono per il soggiorno?
In generale 100–200 lux sono confortevoli, quindi per 20 m² servono circa 2000–4000 lumen complessivi. Adegua il valore a colori e arredi: superfici scure richiedono più luce.
Meglio 12 V o 230 V per i faretti?
A 230 V l’impianto è semplice; a bassa tensione (12/24 V) hai maggiore sicurezza in zone sensibili e cablaggi più lunghi, ma serve un driver separato e spazio di installazione.
Qual è la distanza giusta tra i faretti?
Come regola di partenza usa 1–1,2 m tra i centri e circa 0,5 m dalla parete. Regola secondo l’ottica (più stretta → più fitta) e l’altezza del soffitto.
I faretti scaldano molto?
I LED scaldano meno delle vecchie alogene, ma dissipano calore dal retro. Prevedi volume d’aria e distanze minime; evita di coprire l’apparecchio con materiale isolante non previsto.
Posso usare deviatori con faretti dimmerabili?
Sì, deviatori e dimmer possono coesistere, purché driver e dimmer siano compatibili tra loro. Controlla carichi minimi/massimi e preferisci dimmer specifici per LED.
Che CRI scegliere per una resa naturale?
Per ambienti domestici dove il colore conta (cucina, living) scegli CRI ≥ 90. In corridoi e zone di passaggio CRI 80 è spesso sufficiente e più economico.
In breve, cosa ricordare
- Progetta obiettivi, ambienti e compiti visivi prima di scegliere.
- Usa LED con CRI ≥ 90 dove il colore è importante.
- Spaziatura tipica: ~1–1,2 m e ~0,5 m dalle pareti.
- Calcola i lumen dai lux desiderati e dalla superficie.
- In zone umide scegli IP44+ e, se serve, coinvolgi un elettricista.
Pianificare bene ti fa risparmiare tempo e sostituzioni. Parti da obiettivi chiari, prova su carta lo schema e convalida in fase di test: piccole regolazioni su altezza, angoli e driver migliorano molto il risultato. In caso di dubbi elettrici, confrontati con un professionista per mantenere sicurezza e prestazioni.
Con scelte coerenti (ottiche, CRI, dimmerazione) e attenzione a IP e dissipazione, i faretti renderanno gli ambienti più confortevoli, valorizzando arredi e superfici. Segui i passi chiave, usa checklist essenziali e aggiorna i componenti quando necessario: avrai luce su misura e duratura.
