Le scosse elettriche in casa possono sembrare casuali, ma hanno quasi sempre una causa chiara. Dalle innocue scariche di elettricità statica alle dispersioni dell’impianto, capire l’origine è il primo passo per prevenire fastidi e rischi. Con piccoli controlli e abitudini mirate riduci le scosse, proteggi persone e dispositivi.

Breve: le scosse più frequenti sono elettrostatiche; si riducono con umidità 40–60%, tessuti naturali e contatti a terra prima di toccare metalli. Se la scossa arriva da prese o elettrodomestici, interrompi la corrente e chiama un professionista: l’impianto potrebbe essere da controllare.

Perché succedono le scosse in casa

Le scosse domestiche hanno due origini principali: cariche accumulate sul corpo (elettrostatica) o problemi elettrici (dispersioni, messa a terra carente). Distinguere i due scenari evita allarmi inutili e aiuta ad agire in sicurezza.

Perché prendo scosse toccando le maniglie?

Camminando su pavimenti secchi o con suole isolanti accumuli carica; quando tocchi una maniglia metallica, la scarichi in un istante. La sensazione è secca, puntiforme, spesso accompagnata da un piccolo scatto. È tipica della elettrostatica e aumenta con aria molto secca.

Come capire se è statica o impianto?

Le scosse elettrostatiche compaiono soprattutto dopo movimento e su superfici metalliche varie; non persistono. Se invece percepisci scosse da un solo elettrodomestico o presa, o noti odore di bruciato, è un campanello d’allarme sull’impianto: interrompi e verifica in sicurezza.

Cause più comuni

  • Aria secca in inverno. Quando l’umidità scende, la carica si accumula facilmente su corpo e superfici. È la condizione perfetta per scosse quando tocchi maniglie, termosifoni o auto.
  • Pavimenti sintetici e tappeti. Fibre come nylon o polipropilene favoriscono la separazione di cariche. Un tappeto lungo il percorso verso la porta può creare scariche ripetute.
  • Calzature con suole in gomma dura. Le suole isolano e trattengono la carica sul corpo. Materiali conduttivi o antistatici riducono l’effetto.
  • Abiti in tessuti sintetici. Fleece e poliestere generano attrito e cariche. Mischiare cotone o usare ammorbidente antistatico limita l’accumulo.
  • Umidità domestica troppo bassa. Sotto il 40% di umidità relativa le scosse sono più frequenti. Un umidificatore o piante aumentano la conducibilità dell’aria.
  • Prese o spine usurate. Contatti lenti o danneggiati possono scaldarsi e dare sensazioni di pizzicore. Vanno sostituiti da personale qualificato.
  • Messa a terra assente o difettosa. Se le masse metalliche non sono collegate a terra, potresti avvertire scosse toccando gli involucri. Qui serve un intervento professionale.
  • Elettrodomestici con guasti interni. Una resistenza fessurata o un cavo lesionato può causare dispersioni. Scollega e fai verificare: continuare a usarli è rischioso.

I dispositivi differenziali con corrente nominale 30 mA sono destinati alla protezione addizionale contro i contatti elettrici indiretti in impianti domestici.

IEC — IEC 60364-4-41: Protection against electric shock, 2017. Tradotto dall’inglese.
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Residual current devices with a rated residual operating current not exceeding 30 mA are intended to provide additional protection against electric shock.

Quali controlli semplici posso fare subito

Prima di tutto pensa alla sicurezza: togli alimentazione alle prese interessate e, se hai dubbi, chiama un professionista. Testa l’interruttore differenziale (RCD) dal quadro: il tasto TEST deve far scattare il dispositivo.

  1. Identifica quando accade. Segna luogo, situazione, calzature e meteo. Capire il contesto aiuta a distinguere tra carica elettrostatica e possibili dispersioni.
  2. Ispeziona visivamente prese e spine. Se noti annerimenti, crepe o giochi anomali, non usare la presa. Sostituzione e serraggio spettano a un tecnico.
  3. Prova con altre calzature. Scarpe con suola pelle o antistatiche riducono le cariche. Se la scossa sparisce, è quasi certamente elettrostatica.
  4. Aumenta l’umidità dell’ambiente. Una bacinella d’acqua o un umidificatore portano l’aria verso il 40–60%. Condizioni più umide attenuano le scariche.
  5. Prova una presa diversa e verificata. Se la scossa compare solo con un elettrodomestico, sospendi l’uso. Valuta un controllo da laboratorio o assistenza.
  6. Scaricati prima di toccare metalli. Tocca un oggetto grande e metallico, per esempio un termosifone, prima delle maniglie. Riduce la carica accumulata.
  7. Pulisci e asciuga bene le superfici. Polvere e film plastici aumentano l’attrito. Superfici pulite riducono il rischio di accumuli.

Cosa fare e cosa evitare

  • Spegni la corrente dal quadro prima di qualunque controllo.
  • Non toccare parti metalliche bagnate o elettrodomestici difettosi.
  • Usa ciabatte con interruttore e prese con alveoli schermati.
  • Evita lavori sull’impianto: chiama un elettricista qualificato.
  • Mantieni umidità interna 40–60% per ridurre la statica.
  • Indossa suole antistatiche e tessuti naturali nelle giornate secche.

Come ridurre le scosse elettrostatiche

La strategia è ridurre la generazione di carica e aumentarne la dispersione. Tieni l’umidità relativa bilanciata e preferisci materiali che non si caricano facilmente; così riduci scocciature e proteggi apparecchi sensibili.

  • Gestisci l’umidità. Mantenere 40–60% riduce le cariche e migliora il comfort. Usa igrometro per monitorare; intervieni con umidificatori o piante.
  • Scegli tessuti naturali. Cotone, lino e lana si caricano meno dei sintetici. Lavaggi con ammorbidente antistatico aiutano a scaricare.
  • Tratta i tappeti. Spray antistatico o soluzioni dedicate riducono l’effetto triboelettrico. In zone critiche valuta tappeti antistatici.
  • Calzature adeguate. Suole in cuoio o materiali antistatici migliorano la dispersione della carica verso il pavimento.
  • Abitudini quotidiane. Prima di toccare maniglie o computer, tocca superfici metalliche ampie. Così scarichi la carica senza micro-scossa.
  • Gestisci i cavi. Evita grovigli vicino a superfici plastiche; riducono la ventilazione e favoriscono accumuli. Ordine e passacavi aiutano.
  • Cura della pelle. Una leggera idratazione riduce la secchezza cutanea e la facilità di accumulare carica.

Nei punti più critici (ingressi, corridoi) i tappeti antistatici possono dare un contributo costante, specie in case con pavimenti sintetici.

Quando chiamare un elettricista qualificato

Se sospetti problemi all’impianto, non improvvisare. Le norme CEI 64-8 regolano i requisiti degli impianti domestici e la protezione dalle scosse tramite dispositivi adeguati; un tecnico qualificato può verificare conformità e sicurezza.

  • Scossa toccando la carcassa metallica di un elettrodomestico. Potrebbe esserci una dispersione verso massa: scollega subito e richiedi controllo.
  • Odore di bruciato, prese calde o annerite. Sono segnali di contatti lenti o sovraccarico; la sezione o i serraggi potrebbero essere inadeguati.
  • Differenziale che scatta spesso senza causa apparente. È un sintomo da diagnosticare con strumenti, non da escludere. Evita ponticelli o manomissioni.
  • Prese senza contatto di terra o adattatori volanti. In case vecchie potresti non avere il collegamento di protezione: serve adeguamento.
  • Ambienti umidi (bagni, esterni) senza protezioni idonee. Qui le distanze e i gradi di protezione sono essenziali per la sicurezza.

Domande frequenti

Perché prendo la scossa toccando il portone o la maniglia?

Di solito è elettricità statica: hai accumulato carica camminando e la scarichi toccando il metallo. Aumenta l’umidità, usa calzature meno isolanti e scaricati toccando superfici metalliche ampie prima delle maniglie.

Come distinguo scosse elettrostatiche da un problema all’impianto?

La statica è episodica, secca e legata al movimento; appare su oggetti diversi. Se la scossa viene da una presa o un solo elettrodomestico, o senti pizzicore persistente, scollega e fai controllare l’impianto da un tecnico.

L’umidificatore aiuta davvero contro le scosse?

Sì: mantenere l’aria tra 40 e 60% riduce l’accumulo di cariche sul corpo e sui materiali. Misura con un igrometro e regola l’umidificatore per restare in quel range.

Quanta elettricità è pericolosa in casa?

Qualsiasi scossa da prese o elettrodomestici va considerata rischiosa. Non effettuare misure improvvisate: interrompi l’alimentazione e contatta un professionista, che verificherà protezioni e condizioni dell’impianto in modo strumentale e sicuro.

I tappeti antistatici funzionano davvero?

Sono utili nelle zone di passaggio e in ambienti secchi o con pavimenti sintetici. Non risolvono un impianto difettoso, ma riducono gli accumuli di carica e quindi le micro-scosse da contatto.

Posso usare un braccialetto antistatico in casa?

Per scaricare la statica durante attività su dispositivi elettronici può aiutare, se collegato correttamente a terra. Non è un dispositivo di protezione contro guasti dell’impianto: per quelli serve la verifica di un elettricista.

In sintesi operativa

  • Le scosse più comuni sono elettrostatiche e legate a aria secca, materiali e abitudini.
  • Se la scossa arriva da prese o elettrodomestici, interrompi la corrente e non usarli finché controllati.
  • Mantieni umidità 40–60% e preferisci tessuti naturali: strategie semplici ma efficaci.
  • Verifica e testa periodicamente l’interruttore differenziale; sostituisci prese danneggiate.
  • Per impianti non conformi o dubbi, affidati a un elettricista qualificato.

Conoscere la differenza tra scariche elettrostatiche e problemi d’impianto ti aiuta a reagire con criterio. Piccoli accorgimenti quotidiani riducono le micro-scosse, mentre controlli mirati mantengono l’impianto in efficienza. Se compaiono segnali d’allarme, interrompi l’alimentazione e chiedi supporto: una verifica professionale è il modo più rapido per tornare tranquilli.

Agire con metodo è la scelta più sicura: annota quando si presentano le scosse, correggi l’ambiente (umidità e materiali), esegui test di base e, in caso di dubbi, non improvvisare. Così proteggi persone, elettrodomestici e l’affidabilità del tuo impianto domestico.

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