Hai lo scarico lento, che gorgoglia o emette cattivi odori? Niente panico: con alcuni accorgimenti mirati su piletta, sifone e tubo di drenaggio puoi risolvere un’ostruzione comune senza rischi. In questa guida trovi metodi pratici, criteri di diagnosi e consigli di prevenzione.
Prima individua dove si blocca il flusso (piletta, sifone, tubo). Prova acqua calda e ventosa; se serve, smonta e pulisci il sifone. Usa una sonda per capelli e residui. Evita miscele chimiche rischiose. Se i sintomi coinvolgono più scarichi o compaiono allagamenti, chiama un professionista.
Perché lo scarico del lavabo si intasa?
Le cause più comuni sono l’accumulo di capelli e sapone, il grasso dei cosmetici, residui di dentifricio, sabbia o calcare. A volte il problema nasce da curve troppo strette, pendenze errate o una guarnizione del sifone usurata che trattiene detriti.
Quando chiamare l’idraulico?
Se l’acqua risale da più scarichi, senti gorgoglii in punti diversi o noti allagamenti, il blocco potrebbe trovarsi nella colonna condominiale o in tratti non accessibili. Anche dopo vari tentativi ben eseguiti senza esito, conviene rivolgersi a un professionista.
Sintomi e diagnosi veloci
Capire dove intervenire ti fa risparmiare tempo. Il comportamento dell’acqua e gli odori indicano spesso se il problema è in superficie (piletta), nel sifone o più a valle.
- Scarico lento solo dal lavabo: probabile accumulo nella piletta o nel sifone. Intervento semplice e locale.
- Gorgoglii quando usi altri sanitari: possibile blocco più a valle o sfiato insufficiente; servono verifiche approfondite.
- Odore di uovo marcio: ristagni nel sifone o sigillo d’acqua ridotto; controlla guarnizioni e riempi il sifone.
- Ristagni nel lavabo dopo aver svuotato la vasca: segnale di colonna parzialmente ostruita.
- Acqua che risale dal troppopieno: ostruzione nella zona della piletta o del primo tratto orizzontale.
Passaggi rapidi e sicuri
- Identifica il punto del blocco (piletta, sifone, tubo).
- Rimuovi griglia e residui visibili dalla piletta.
- Usa acqua calda, poi ventosa, con movimenti ritmici.
- Svuota e pulisci il sifone a U con un secchio sotto.
- Inserisci un ferretto o una sonda per capelli e sapone.
- Sciacqua con acqua calda e verifica il deflusso.
- Ripeti o chiama un idraulico se il blocco persiste.
Come sturare senza rischi
Procedi in modo progressivo:

dai metodi più delicati a quelli meccanici, preservando rubinetteria e guarnizioni. Una ventosa ben usata risolve molti casi senza smontare nulla.
- Prepara l’area di lavoro. Metti secchio, panni e guanti; libera lo spazio sotto il lavabo. Così eviti schizzi e puoi tenere in ordine viti e guarnizioni.
- Rimuovi la griglia della piletta. Elimina capelli e residui visibili con una pinzetta o un piccolo gancio. Un’azione corta e decisa è spesso più efficace della forza bruta.
- Usa l’acqua calda e la ventosa. Sigilla il troppopieno con un panno umido. Pompa con movimenti ritmici; la pressione alternata disincastra i tappi morbidi.
- Smonta il sifone a U. Posiziona un secchio, svita i dadi, svuota e lava il sifone con acqua calda. Verifica le guarnizioni; una guarnizione ovalizzata va sostituita.
- Inserisci una sonda flessibile. Spingi e ruota dolcemente per agganciare i residui (capelli, sapone). Evita di strappare con forza per non danneggiare il tubo.
- Prova bicarbonato e acqua calda. Versa 2–3 cucchiai di bicarbonato, attendi qualche minuto e risciacqua: aiuta contro i depositi grassi senza aggressività.
- Rimonta e testa. Riassembla il sifone, stringi “a mano + un quarto di giro”, apri l’acqua e verifica eventuali gocce. Fai una prova di deflusso riempiendo e svuotando il lavabo.
- Valuta lo stato dell’impianto. Se compaiono gorgoglii altrove o ritorni frequenti, la causa è a valle: in questi casi contatta un idraulico qualificato.
Prevenzione e manutenzione
La migliore soluzione è la manutenzione preventiva. Piccole abitudini riducono drasticamente la formazione di tappi, prolungando la vita di piletta, sifone e guarnizioni.
Controlla periodicamente il sigillo idraulico del sifone: se il lavabo resta inutilizzato, il livello d’acqua nel sifone può calare e lasciare passare gli odori. Dopo viaggi o lunghe assenze, lascia scorrere l’acqua per ripristinarlo.
- Installa una retina cattura-capelli sulla piletta; svuotala regolarmente per evitare accumuli.
- Non versare oli e grassi nello scarico: solidificano e intrappolano residui. Smaltiscili nel contenitore dell’olio esausto.
- Una volta a settimana, fai scorrere acqua calda per 20–30 secondi: aiuta a sciogliere saponi e cosmetici.
- Pulisci il sifone ogni pochi mesi: smontaggio, lavaggio, controllo delle guarnizioni e rimontaggio.
- Se l’acqua ha molto calcare, valuta un trattamento anticalcare a monte per ridurre depositi.
- Mantieni la zona sotto il lavabo asciutta: le micro-perdite attirano sporco e velocizzano le incrostazioni.
La profondità del sigillo d’acqua del sifone deve essere di almeno due pollici e non più di quattro pollici.
Testo originale
The depth of the water seal shall be a minimum of 2 inches (51 mm) and a maximum of 4 inches (102 mm).
Errori da evitare
Non forzare con attrezzi aggressivi o punte metalliche rigide: puoi rigare tubi e guarnizioni. Evita soprattutto di non miscelare prodotti chimici: l’interazione è imprevedibile e pericolosa. L’idrossido di sodio (soda caustica) è corrosivo e può causare gravi ustioni (H314).
- Non eccedere con la ventosa: pompate troppo vigorose possono spostare guarnizioni e creare micro-perdite.
- Non stringere oltre misura i dadi del sifone: rischi di danneggiare le filettature o schiacciare le guarnizioni.
- Non trascurare il troppopieno: se non lo sigilli durante l’uso della ventosa, disperdi la pressione e riduci l’efficacia.
- Non ignorare segnali ricorrenti: ripetersi di odori e gorgoglii segnala un problema a valle che merita un controllo professionale.
Domande frequenti
Meglio acqua bollente o calda?
Usa acqua calda ma non bollente su ceramica e guarnizioni sensibili: riduce shock termici e rischi. L’acqua calda scioglie grassi e saponi senza stressare i materiali.
La miscela bicarbonato e aceto funziona davvero?
Può aiutare su residui leggeri e odori grazie all’effervescenza che smuove i depositi. Non sostituisce le azioni meccaniche quando ci sono tappi compatti di capelli e sapone.
Quanto spesso va pulito il sifone?
Ogni 3–6 mesi in condizioni normali. Se usi spesso prodotti oleosi o cadono molti capelli, anticipa a ogni 1–3 mesi per prevenire accumuli.
Quando evitare prodotti chimici stura-scarichi?
Quando hai tubazioni vecchie o delicate, guarnizioni fragili, acqua che ristagna completamente o odori forti in tutta la casa. In questi casi la priorità è l’ispezione meccanica o professionale.
La ventosa funziona se c’è il troppopieno?
Sì, ma devi sigillare il foro del troppopieno con un panno bagnato. In caso contrario, la pressione si disperde e la ventosa perde efficacia.
Perché tornano gli odori dopo una lunga assenza?
Il sigillo d’acqua del sifone evapora con il tempo, lasciando passare i gas. Al rientro fai scorrere l’acqua per ripristinare il livello e, se serve, pulisci il sifone.
Riepilogo operativo
- Individua il punto del blocco e interpreta i segnali.
- Procedi in sicurezza: ventosa, sifone, sonda in quest’ordine.
- Evita chimici caustici e segui sempre le etichette.
- Previeni con filtri, pulizie periodiche e corrette abitudini.
- Se il problema persiste o coinvolge più scarichi, chiama un idraulico.
Affrontare un intasamento domestico richiede metodo, calma e attenzione ai dettagli. Con strumenti semplici e gesti semplici e regolari puoi ripristinare il deflusso e allungare la vita di piletta e sifone, evitando stress e costi superflui.
Se noti segnali ricorrenti o non ti senti sicuro, non insistere: fermati, documenta i sintomi e chiedi aiuto a un professionista. Sarà più rapido, pulito e spesso più economico che rimediare a danni involontari.
