Una motosega curata lavora meglio, consuma meno e dura di più. Con controlli su catena, barra guida, filtro aria e olio catena previeni guasti e ottieni tagli puliti. In questa guida trovi procedure chiare, esempi pratici e consigli per un uso sereno in giardino o in bosco.

Preparazione, carburante corretto, affilatura e tensione, pulizia e prove di sicurezza: con una routine semplice mantieni la motosega efficiente, riduci i rischi e prolunghi la vita della macchina, senza attrezzi speciali e con tempi alla portata di qualunque hobbista.

Come preparare la motosega prima dell’uso?

Attiva sempre il freno catena prima di qualsiasi controllo. Appoggia la macchina su una superficie piana e fai un controllo visivo: barra serrata, dadi stretti, catena integra, protezioni al loro posto, tappi chiusi e comandi scorrevoli.

Indossa DPI completi: pantaloni antitaglio, casco con visiera e cuffie, guanti robusti e scarponi antiscivolo; adegua l’equipaggiamento al contesto. Valuta il luogo di lavoro: base stabile, aria libera dietro di te, nessuno in traiettoria. Rispetta le indicazioni degli enti di prevenzione e degli standard per l’abbigliamento protettivo.

Quale miscela di benzina usare e quando rabboccare?

Per i motori a due tempi usa benzina fresca (preferibilmente recente) e olio 2T di qualità per utensili da taglio. La diluizione più diffusa è il rapporto 50:1 (2% di olio), salvo diversa indicazione del costruttore: prepara la miscela in tanica graduata e agita bene; evita additivi improvvisati e contenitori sporchi.

Rabbocca a motore spento, lontano da fiamme e scintille. Se presente, aziona la pompetta primer fino a veder tornare il carburante nel tubicino di ritorno: riduci i tentativi d’avviamento e l’usura. Non riempire fino all’orlo e pulisci l’imbocco per non trascinare trucioli nel serbatoio.

Affilatura e tensione della catena

Una catena affilata taglia dritto, richiede meno spinta e riduce vibrazioni. Controlla la tensione corretta a freddo, poi ritocca dopo i primi tagli: la catena calda si assesta e può allentarsi; a motore spento deve aderire alla barra ma scorrere libera tirandola a mano.

  • Riconosci l’usura: segatura molto fine, fumo o sforzo eccessivo indicano denti smussati. Se il taglio diventa curvo, l’affilatura è disuniforme e va ripristinata su entrambi i lati.
  • Affila con lima tonda del diametro adatto e guida dedicata: mantieni un’angolazione costante per risultati regolari. Procedi con limatura leggera, togliendo il minimo indispensabile a ogni passata.
  • Lavora una serie completa di denti alternati, poi ripeti per il lato opposto. Ricorda di riportare tutti i taglienti allo stesso livello per evitare tiri laterali e vibrazioni.
  • Controlla i limitatori di profondità con una dima di riscontro: se sono troppo alti, i denti mordono poco; se eccessivamente bassi, aumentano vibrazioni e rischio di contraccolpo.
  • Pulisci il canale della barra e i fori di lubrificazione. Un canale barra ostruito riduce il flusso d’olio e surriscalda la catena, accorciandone la vita utile.
  • Ruota la barra a ogni manutenzione per distribuire in modo uniforme l’usura. Controlla il pignone di trascinamento: una gola consumata rovina la catena in breve tempo.
  • Verifica che dall’uscita si veda spruzzo di olio catena a regime medio. In assenza, controlla livello, filtro, canale e regolazione della pompa lubrificante.
  • Stringi i dadi barra con la catena tesa correttamente e testa lo scorrimento. Una tensione eccessiva sforza cuscinetti e albero; una troppo lasca aumenta il rischio di uscita dalla guida.
  • Dopo l’affilatura, una breve prova su legno pulito conferma traiettoria e sforzo: se serve, rifinisci con due passate leggere di lima per lato.

Passaggi fondamentali di manutenzione

  • Spegni e scollega la candela; attendi il raffreddamento.
  • Controlla e pulisci filtro aria e candela.
  • Tendi la catena a freddo; verifica scorrimento.
  • Lubrifica barra e canale con olio catena.
  • Prepara miscela benzina 2T 50:1 e rabbocca.
  • Pulisci pignone e frizione; rimuovi i trucioli.
  • Prova avviamento e freno catena; ascolta irregolarità.
  • Riponi asciutta, protetta e con copribarra.

Pulizia, lubrificazione e stoccaggio

Ogni poche ore smonta il carter laterale, elimina i trucioli e verifica che la pompa dell’olio lavori. Soffia delicatamente il filtro aria (o lavalo se previsto), controlla la candela e la distanza elettrodi, pulisci la zona del pignone e i fori d’olio della barra.

Se il modello lo consente, sostituisci o lava il filtro carburante nel serbatoio. Controlla il tiracinghia dell’avviamento, lo stato dell’antivibrante e dei silent-block. Un velo di grasso sulle viti che lavorano in polvere ne facilita gli interventi futuri.

Per soste prolungate, svuota i serbatoi e fai girare il motore finché si spegne: l’etanolo tende ad attirare umidità e può degradare gommini e membrane. Conserva in luogo asciutto e aerato, coprendo la barra con il fodero: uno stoccaggio a secco riduce ruggine e incollaggi.

Risoluzione dei problemi comuni

Capire rapidamente la causa evita tentativi a vuoto e usura inutile. Parti sempre dai controlli semplici e prosegui verso quelli più profondi, annotando cosa hai già verificato: la traccia ti aiuta a non ripetere passi.

  • Non parte a freddo: aria tirata, 2–3 tiri e, al primo “colpo”, leva su RUN e riprova. Se nulla, verifica candela, benzina fresca e presenza d’olio in miscela.
  • Non parte a caldo: può essere “ingolfata”. Metti acceleratore al massimo, leva su RUN, niente aria e tira con gas aperto. Se persiste, valuta filtro carburante e membrane del carburatore.
  • Perdita di potenza: filtro aria ostruito o scarico tappato da residui. Pulisci o sostituisci i filtri; se il difetto resta, controlla compressione e serraggi del carburatore.
  • Catena non lubrifica: livello basso o pompa olio regolata troppo chiusa. Libera il canale barra, lava il filtro olio e verifica che si veda spruzzo d’olio a regime medio.
  • Taglio curvo: affilatura irregolare o barra con spalle consumate. Uniforma i denti con passate uguali e ruota la barra; se necessario, ripiana leggermente le spalle con lima piatta.

Domande frequenti

Ogni quanto va affilata la catena?

Dipende da legno, tecnica e urti con terra o pietre. In genere, quando serve più spinta o la segatura diventa polvere, è il momento. Molti utenti preferiscono una breve affilatura leggera ogni pieno di carburante.

Che miscela usare per il motore 2T?

Benzina senza piombo con olio 2T per utensili da taglio. La diluizione comune è 50:1 (2% di olio), salvo quanto prescritto dal costruttore. Prepara la miscela in tanica pulita e agita prima del rabbocco.

Come riconosco una catena usurata?

Segnali tipici: taglio che tira da un lato, segatura finissima, fumo e surriscaldamento, necessità di spingere molto. Dopo molte affilature, quando i denti sono corti o crepati, conviene sostituire la catena.

Che olio usare per la catena?

Usa olio specifico per catena, più denso e adesivo dell’olio motore: resta nel canale della barra e lubrifica anche ad alte velocità. Evita oli esausti: sono inquinanti e lubrificano male.

Come avviare dopo un fermo prolungato?

Svuota vecchia miscela, metti carburante fresco, verifica filtro aria e candela, adescamento con primer se presente, poi procedi con la normale sequenza di avvio. Ai primi minuti, evita carichi prolungati.

Perché la motosega si spegne al minimo?

Possibili cause: filtro aria sporco, carburatore da regolare, miscela vecchia, minimo troppo basso. Pulisci i filtri, usa miscela recente e, se il problema continua, fai verificare la carburazione da un tecnico qualificato.

In sintesi operativa

  • Controlla lubrificazione e tensione catena a ogni uso.
  • Usa miscela 2T corretta e benzina fresca.
  • Affila poco ma spesso per tagli dritti.
  • Tieni filtro aria e candela puliti.
  • Prova freno catena e sicurezze prima di tagliare.
  • Riponi asciutta, pulita e coperta, con serbatoi vuoti.

Una routine ordinata e pochi strumenti bastano per mantenere la tua macchina efficiente e sicura. Segui le indicazioni del costruttore e degli enti tecnici, osserva i segnali che la macchina ti invia e intervieni con calma: così riduci i rischi, eviti costi imprevisti e ottieni risultati regolari con meno sforzo.

Se qualcosa non torna, ferma il lavoro, verifica con metodo e riparti dai controlli base: carburante, lubrificazione, affilatura e DPI. La manutenzione è un investimento: pochi minuti oggi valgono ore risparmiate domani e una maggiore sicurezza per te e per chi ti sta vicino.

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