Molte case hanno termosifoni che potrebbero rendere di più con piccole cure. Radiatori puliti, sfiatati e ben regolati migliorano l’impianto di riscaldamento riducendo sprechi, rumori e zone fredde. Con pochi attrezzi e attenzione all’aria intrappolata puoi ottenere un calore più uniforme e confortevole.
Prima dell’inverno, fai un test di accensione, spurga l’aria, spolvera le lamelle e bilancia i flussi. Con una chiave di sfiato, panni e un termometro controlli resa e rumorosità. Regola detentore e valvole in modo coerente: pochi minuti migliorano comfort e consumi.
Quando conviene riattivare i termosifoni?
Conviene riattivare l’impianto in autunno, con un ciclo di prova di 15–30 minuti, così identifichi per tempo eventuali zone fredde, rumori o perdite. Farlo prima dei primi freddi permette di programmare interventi semplici come lo sfiato o la pulizia senza fretta.
Se alcuni elementi scaldano lentamente o restano freddi in alto, è probabile la presenza di aria nel circuito. In caso di riattivazioni successive a lunghi periodi di stop, controlla anche la pressione di caldaia indicata dal manometro (di norma nel range consigliato dal costruttore).
Quali strumenti servono per spurgare e pulire?
Per una manutenzione ordinaria bastano pochi strumenti e un po’ di metodo. La regola d’oro è proteggere pavimenti e pareti, lavorare con calma e annotare ciò che cambi per poterlo ripristinare.
- Chiave di sfiato o cacciavite. Serve ad aprire la valvolina di sfiato del radiatore. Tienila salda ma senza forzare: una rotazione minima basta a far uscire l’aria.
- Bacinella e panni assorbenti. Raccogli l’acqua di spurgo ed evita schizzi. Un vassoio basso entra sotto la valvola anche con spazio ridotto.
- Guanti e protezioni. L’acqua può essere calda; i guanti riducono rischi e migliorano presa. Se l’ambiente è stretto, usa tappetini o teli di protezione.
- Spazzole morbide e panno in microfibra. La polvere tra le lamelle isola il calore: una pulizia regolare migliora resa e igiene.
- Termometro a infrarossi. Utile per mappare zone fredde e confrontare temperature tra ingresso e uscita del radiatore senza contatto.
- Taccuino o note sul telefono. Segna regolazioni di valvole e detentori, così puoi tornare sui tuoi passi se il risultato non convince.
Come si spurga un radiatore passo passo
Lo sfiato elimina l’aria che ostacola la circolazione dell’acqua calda. Prima di iniziare, chiudi la mandata dell’elemento se necessario e proteggi l’area di lavoro: poche gocce possono sporcare.
- Spegnere o abbassare la caldaia. Attendi qualche minuto perché la temperatura scenda e la circolazione si fermi.
- Posizionare bacinella e panni. Prepara tutto sotto la valvolina di sfiato: evita spruzzi e recupera l’acqua in eccesso.
- Aprire lentamente lo sfiato. Gira di poco la vite: sentirai uscire aria accompagnata da gorgoglii, poi un filo d’acqua.
- Chiudere quando l’acqua è costante. Quando non escono più bolle, richiudi con delicatezza: evita di stringere troppo.
- Riaccendere e controllare. Riporta la caldaia a regime e verifica che il radiatore scaldi in modo uniforme dalla parte alta verso il basso.
- Verificare la pressione di impianto. Se scende sotto il valore raccomandato dal costruttore, ripristinala con il rubinetto di carico.
- Ripetere dove serve. Procedi con altri elementi che mostrano rumori o zone tiepide; non è sempre necessario sfiatare tutta la casa.
Precauzioni di sicurezza
L’acqua può essere calda: usa guanti e apri la valvolina con micro-rotazioni. Evita di piegare la valvola; se è bloccata non forzare. Tieni sempre panni assorbenti a portata per non bagnare pareti o pavimenti.
Dopo lo spurgo
Controlla che l’acqua sia uscita limpida e senza bolle, verifica la pressione di sistema e tieni d’occhio l’eventuale presenza di nuove sacche d’aria nelle ore successive (capita dopo la prima accensione prolungata). Un termometro a infrarossi aiuta a confermare la distribuzione omogenea del calore. Molte guide autorevoli raccomandano questo semplice intervento come primo passo contro zone fredde e rumori.
Se lo spurgo dei termosifoni non risolve, potrebbe servire una regolazione dei flussi o un bilanciamento dell’impianto, soprattutto negli edifici multipiano.
Passaggi essenziali di manutenzione
- Controlla pressione e accensione caldaia.
- Apri lo sfiato finché esce acqua regolare.
- Pulisci polvere e lamelle esterne.
- Regola la valvola detentore per bilanciare.
- Verifica dispersioni e rumorosità.
- Imposta valvole termostatiche in modo coerente.
Come bilanciare e regolare i flussi
Il bilanciamento serve a distribuire l’acqua in modo equo tra i vari elementi: i radiatori vicini alla caldaia tendono a “rubare” portata. Un semplice bilanciamento dei radiatori migliora comfort e può ridurre i cicli on/off inutili della caldaia.
Che cos’è il detentore?
È la valvola di ritorno, spesso in basso sul lato opposto alla mandata. Agendo sulla valvola detentore si limita la portata del radiatore, obbligando più acqua a raggiungere gli elementi lontani. Si gira di solito con una brugola o un cacciavite, a piccoli incrementi, annotando le posizioni.
Segnali di sbilanciamento
- Prime stanze molto calde, ultime fredde.
- Elemento con ingresso rovente e uscita quasi fredda.
- Gorgoglii o fruscii persistenti nonostante lo sfiato.
- Caldaia che cicla spesso pur con ambiente non a temperatura.
- Valvole termostatiche che chiudono troppo presto in alcune stanze.
Checklist di bilanciamento
- Parti dall’ultimo radiatore. Riduci meno la portata sui terminali lontani, così ricevono acqua a sufficienza e si scaldano in tempo.
- Procedi verso la caldaia. Aumenta gradualmente la strozzatura dei primi radiatori, fino a ottenere tempi di riscaldamento simili tra i diversi ambienti.
- Misura differenze di temperatura. Con un termometro a infrarossi confronta ingresso/uscita: una differenza moderata suggerisce buon scambio termico.
- Attendi la stabilizzazione. Dopo ogni micro-regolazione attendi 20–30 minuti: il sistema ha inerzia termica e reagisce con ritardo.
- Osserva comfort e cicli. Se alcune stanze eccedono la temperatura desiderata, riduci un poco la portata; se restano indietro, aumenta leggermente.
- Allinea la programmazione. Imposta le valvole termostatiche su valori coerenti tra stanze simili, evitando over-shoot e continue correzioni manuali.
- Annota le posizioni. Segna giri o quarti di giro del detentore per ogni elemento: sarà più facile perfezionare o tornare indietro.
Quando chiamare un tecnico
Se dopo bilanciamento e sfiato persistono rumorosità intense, differenze marcate o cadute di pressione, potrebbero servire controlli professionali (fanghi, valvole bloccate, pompe o circolatori). In presenza di perdite, fermati e valuta l’intervento di un esperto.
Perché i termosifoni fanno rumore?
I rumori più comuni sono gorgoglii (aria), fruscii (portata eccessiva), toc e scricchiolii (dilatazioni e supporti). Lo sfiato riduce l’aria, mentre la regolazione della portata e dei supporti limita i rumori meccanici. Le valvole termostatiche aiutano a stabilizzare la temperatura ambiente se usate correttamente.
Controlla che i radiatori siano ben fissati, con distanziatori e feltrini se necessario. Evita di chiudere troppo le valvole per “zittire” il flusso: meglio regolare con piccoli incrementi e verificare dopo qualche ora. In ambienti polverosi, una pulizia regolare delle lamelle riduce odori e fruscii all’accensione.
In sintesi operativa
- Sfiata l’aria e ripristina la pressione corretta.
- Pulisci lamelle e superfici per migliorare lo scambio.
- Bilancia i flussi agendo sul detentore.
- Ascolta i rumori: aria, portata o dilatazioni.
- Usa strumenti semplici: chiave, panni, termometro.
Mantenere i radiatori non richiede attrezzature costose né competenze avanzate: bastano attenzione, metodo e qualche prova. Parti dallo sfiato, verifica la pressione e osserva come reagisce il sistema. Se necessario, intervieni sul detentore con micro-regolazioni e valuta l’allineamento delle impostazioni nelle varie stanze.
La manutenzione periodica porta benefici concreti: comfort più stabile, meno rumori e consumi più prevedibili. Se incontri ostacoli o anomalie persistenti, fermati e chiedi un parere qualificato: intervenire bene una volta evita tentativi ripetuti e migliora la sicurezza dell’impianto.
