Una buona pressione dell’acqua rende fluido l’uso quotidiano di docce, lavatrici e rubinetti. Se la pressione idrica oscilla o cala, conviene capire se il problema è nella portata, nel riduttore, o in componenti dell’impianto idraulico. In questa guida trovi metodi semplici, esempi concreti e controlli passo-passo.

Riconosci i sintomi, misura con un manometro, confronta il valore con quello confortevole (di solito 2–3 bar), poi intervieni: pulisci filtri, regola il riduttore, verifica perdite e, se serve, valuta autoclave e pressostato. Procedi per esclusione, un cambiamento alla volta.

Quali sono i segnali di bassa pressione?

Prima di toccare regolazioni, osserva i sintomi. Getti lenti, docce che alternano caldo e freddo, elettrodomestici che impiegano più tempo per riempirsi: sono indizi tipici. Spesso la causa è locale (es. aeratore sporco) e si risolve senza interventi sull’impianto.

Confronta rubinetti diversi e piani differenti della casa. Se il problema riguarda solo il piano alto, la causa può essere la perdita di carico sulle colonne; se interessa tutta l’abitazione, indaga a partire dal contatore. Un controllo metodico evita interventi inutili.

Valuta anche le variazioni nell’arco della giornata. Se la pressione cala nelle ore di punta, il limite potrebbe essere a monte, sulla rete. In tal caso, migliorano le cose usando serbatoio e pompa di rilancio, oppure pianificando i prelievi in orari meno affollati.

Come misurare la pressione in casa

La misura è la base della diagnosi. Usa un manometro collegato a un rubinetto vicino al contatore o a un attacco lavatrice. Effettua due letture: statica (rubinetti chiusi) e dinamica (con un rubinetto aperto). Annota i valori e ripeti in punti diversi.

Strumenti necessari

  • Un manometro a quadrante (0–6 bar) con raccordo adatto; meglio se con valvola di spurgo per togliere l’aria.
  • Nastro sigillante per filetti e una chiave regolabile per un serraggio senza perdite.
  • Un secchio e un panno per raccogliere l’acqua residua durante i collegamenti.

Per misurare: collega il manometro, apri il rubinetto e attendi che l’indice si stabilizzi; poi registra la pressione. Ripeti durante un prelievo normale (doccia o lavatrice in funzione). La differenza tra pressione statica e dinamica indica l’impatto delle perdite di carico.

Valori di riferimento

In molte case è confortevole restare tra 2–3 bar, con picchi superiori smorzati da un riduttore di pressione ben tarato. Ricorda: ogni impianto è diverso; usa questi numeri come guida pratica, non come vincolo assoluto, e valuta l’esperienza d’uso reale.

Passaggi essenziali per la pressione

  • Verifica i sintomi ai rubinetti.
  • Misura con un manometro a valle del contatore.
  • Confronta il valore con 2–3 bar consigliati.
  • Isola e testa singole linee per diagnosticare.
  • Regola il riduttore di pressione con piccoli scatti.
  • Valuta autoclave e pressostato se serve portata.

Perché la pressione dell’acqua oscilla?

Le fluttuazioni hanno più cause: componenti sporchi, valvole regolate male, o domanda elevata sulla rete. Prima di agire, verifica se esistono dispositivi come la valvola di non ritorno e un riduttore a monte: il loro stato influisce su stabilità e comfort.

  • Aeratori e filtri intasati. Gli aeratori miscelano aria e acqua, ma accumulano sedimenti. Smontali e puliscili con aceto o sostituiscili. Un componente nuovo spesso ridà vigore al getto.
  • Cartucce delle rubinetterie. Nei miscelatori monocomando, una cartuccia usurata crea strozzature. Se il problema è su un solo punto, controlla e, se serve, cambia la cartuccia.
  • Filtri a monte e addolcitore. I filtri di sicurezza e le resine dell’addolcitore si sporcano. Una manutenzione periodica impedisce cali progressivi e ripristina la regolarità della portata.
  • Orari di punta sulla rete. Quando molti utenti prelevano insieme, la pressione scende. Programma lavaggi e docce fuori punta, oppure crea una riserva con serbatoio e pompa di rilancio.
  • Riduttore di pressione mal tarato. Se la regolazione è eccessiva o la molla è stanca, avrai getti irregolari. Segna la posizione iniziale e regola a piccoli scatti, verificando ogni volta.
  • Perdite occulte. Un gocciolamento continuo dietro un muro o in giardino sottrae portata. Monitora il contatore a rubinetti chiusi: se avanza, indaga con un idraulico.
  • Autoclave sottodimensionata. Se la pompa o il vaso di espansione non bastano, la pressione cala durante prelievi lunghi. Valuta potenza, litraggi e taratura in base ai consumi reali.
  • Valvole parzialmente chiuse. Una saracinesca non completamente aperta crea strozzature. Segui il percorso dell’acqua e verifica ogni intercettazione, dal contatore fino ai punti d’uso.

Come aumentare la pressione in sicurezza

Procedi per gradi e testa un cambiamento alla volta. Inizia da pulizia dei filtri e degli aeratori, poi passa al riduttore di pressione. Se il valore al manometro è basso già a monte, considera serbatoio e pompa (autoclave) per compensare i cali della rete.

Quando regoli il riduttore, lavora con piccoli scatti, annota il numero di giri e misura di nuovo. Non superare il livello confortevole per evitare rumori, colpi d’ariete e usura delle rubinetterie. Se la pressione varia molto tra giorno e notte, integra con un vaso d’espansione.

  1. Pulisci aeratori e filtri di protezione, quindi misurare la pressione statica e dinamica per avere un punto di partenza chiaro.
  2. Regola il riduttore con micro-regolazioni finché i getti risultano regolari e silenziosi, controllando più punti e piani.
  3. Se manca portata in prelievi lunghi, dimensiona un’autoclave: pompa, vaso, pressostato o presscontrol, valvole e protezioni.
  4. Controlla eventuali perdite con il contatore e, se necessario, esegui prove di tenuta sull’impianto sezionando le linee.
  5. Reimposta le temperature di caldaia e miscelatori termostatici, che soffrono se la pressione varia troppo rapidamente.

Quando la pressione statica in edificio supera 5 bar, installare un riduttore di pressione a protezione dell’impianto.

CEN — EN 806-2, 2005. Tradotto dall’inglese.
Mostra testo originale

Where static pressure in buildings exceeds 5 bar, a pressure reducing valve shall be installed.

Molti riduttori domestici hanno una taratura di fabbrica di circa 3 bar e un campo di regolazione che va tipicamente da 1,5 a 6 bar; verifica sempre la scheda tecnica del tuo modello.

Manutenzione preventiva e controlli

Stabilizza la pressione con una routine semplice. Ogni pochi mesi pulisci filtri e aeratori, misura con il manometro e ascolta eventuali rumori di colpo d’ariete. Una piccola manutenzione regolare previene problemi più costosi.

Controlla anche la pressione del vaso di espansione dell’autoclave, la tenuta della valvola di non ritorno e lo stato del pressostato. Se la regolazione risulta imprecisa o salta spesso, valuta la sostituzione del componente con uno di qualità.

Domande frequenti

Serve sempre un riduttore di pressione?

No. Se la pressione è stabile e confortevole, puoi non installarlo. Tuttavia, sopra valori elevati o con oscillazioni marcate, un riduttore protegge impianto e rubinetterie e riduce rumori e usura.

Qual è un valore confortevole per l’uso domestico?

Molte abitazioni trovano comfort tra 2 e 3 bar, ma dipende dall’impianto. Usa questi valori come guida pratica e conferma con prove d’uso su docce ed elettrodomestici.

Misuro bene al rubinetto ma la doccia resta debole: perché?

Il tratto doccia può avere perdite di carico maggiori, filtri intasati o cartuccia usurata. Verifica aeratore, flessibili e miscelatore; se il problema persiste, isola la linea e misura lì.

Autoclave o presscontrol: cosa scegliere?

Un pressostato regolabile offre flessibilità su attacco/stacco; il presscontrol semplifica ma ha meno regolazioni. La scelta dipende da consumi, numero di utenti e stabilità richiesta.

Come capisco se c’è una perdita occulta?

Chiudi tutti i punti d’uso e monitora il contatore per 15–30 minuti. Se avanza, c’è una dispersione. Sezionando linee e verificandole a step individui il tratto sospetto.

Regolare troppo la pressione può danneggiare l’impianto?

Sì. Pressioni eccessive amplificano colpi d’ariete e usura di guarnizioni e cartucce. Procedi con micro-regolazioni, misura ogni volta e non superare il livello che garantisce comfort e silenziosità.

In sintesi pratica

  • Controlla i sintomi prima di intervenire.
  • Misura la pressione con manometro in punti diversi.
  • Tieni 2–3 bar per comfort e sicurezza.
  • Regola o sostituisci il riduttore se instabile.
  • Considera autoclave e filtri adeguati.

Stabilizzare la pressione significa risparmiare acqua, tempo e componenti. Parti da misure accurate, applica un metodo per esclusione e registra i risultati: noterai subito cosa funziona davvero. Quando la diagnosi è complessa, chiedi una verifica a un professionista portando i tuoi appunti e le letture effettuate.

Con una manutenzione leggera ma costante, regolazioni prudenti del riduttore e controlli periodici su filtri e autoclave, l’impianto resterà silenzioso e affidabile. Piccoli interventi oggi evitano guasti domani, garantendo comfort e sicurezza a tutta la casa.

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