I millepiedi sono artropodi detritivori (diplopodi) che riciclano materia organica e migliorano il suolo. In certe condizioni, però, possono rosicchiare piantine appena nate, creando dubbi su come intervenire. In questa guida impari a distinguerli da limacce e centopiedi, capire quando sono utili decompositori e quando richiedono qualche misura preventiva.
I millepiedi sono per lo più utili detritivori. Riconoscili (corpo cilindrico, movimento lento, si arrotolano), distinguendoli da limacce e centopiedi. Riduci umidità e rifugi, proteggi le piantine giovani e intervieni solo se i danni si ripetono: è sufficiente una gestione mirata, non aggressiva.
Che cos'è un millepiedi?
I millepiedi sono diplopodi dal corpo cilindrico, composto da numerosi segmenti, ciascuno con due paia di zampe. Hanno antenne corte e si muovono lentamente; se disturbati, tendono ad arrotolarsi a spirale come difesa. La maggior parte delle specie vive di sostanza organica in decomposizione, contribuendo alla struttura del terreno.
I millepiedi sono principalmente detritivori; possono talvolta danneggiare piantine tenere o fragole a contatto con il suolo.
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Millipedes are mostly scavengers feeding on decaying matter; occasionally they may damage tender seedlings or strawberries that touch the soil.
Preferiscono zone ombrose e umide, lettiere di foglie e pacciamature compatte. Nel terreno aerato e con residui ben equilibrati, restano alleati preziosi del suolo, accelerando la formazione di humus senza toccare piante sane.
Ciclo di vita e habitat
Le uova vengono deposte nel suolo o sotto detriti; lo sviluppo è graduale e la longevità può superare più stagioni. Periodi piovosi o irrigazioni serali prolungate aumentano le loro uscite in superficie. In estati calde e secche, restano nascosti negli strati più umidi del terreno.
Come distinguerli da limacce e centopiedi
A differenza delle limacce, i millepiedi hanno un esoscheletro duro e non lasciano scie di muco. Sono più lenti dei centopiedi e si arrotolano su sé stessi quando toccati; i centopiedi invece scattano velocemente e non si arrotolano.
- Limacce: corpo molle, lucido, senza zampe; lasciano traccia di muco e rosure a macchia su foglie e frutti a contatto con il suolo.
- Millepiedi: molti segmenti con due paia di zampe per segmento, movimento ondulato e lento; prediligono residui vegetali e solo talvolta piantine tenerissime.
- Centopiedi: corpo appiattito, un paio di zampe per segmento, velocissimi; sono predatori utili di piccoli invertebrati del suolo.
- Tracce: dai millepiedi poche tracce visibili; dalle limacce restano colature argentate su superfici e terreno.
Un’altra confusione comune riguarda gallerie e radici troncate: spesso la causa non sono i millepiedi, ma il grillotalpa europeo, un ortottero scavatrice che danneggia direttamente radici e colli delle piantine.
Confusioni comuni nell'orto
Rosure su cotiledoni dopo piogge intense possono essere attribuite ai millepiedi, ma verifica di notte con una torcia: limacce e chiocciole sono più probabili responsabili in condizioni molto umide. L’osservazione diretta evita interventi inutili e mantiene intatto l’equilibrio biologico del tuo orto.
Cosa fare ed evitare
- Riconosci i millepiedi: corpo cilindrico, molte paia di zampe, movimento lento, si arrotolano se disturbati.
- Mantieni il suolo asciutto in superficie con pacciamatura grossolana e irrigazioni al mattino.
- Proteggi l'orto con bordure e solleva vasi e cassette dal suolo.
- Rimuovi rifugi: foglie fradice, tavole, vasi capovolti, erba troppo fitta.
- Evita insetticidi indiscriminati: i millepiedi sono spesso utili detritivori.
- Non confondere millepiedi con centopiedi: questi sono predatori e più veloci.
Come prevenire i danni alle piantine
Applica i principi della gestione integrata dei parassiti: osserva, identifica con cura, intervieni in modo proporzionato. L’obiettivo non è eliminare i millepiedi, ma ridurre gli impatti sulle piantine più delicate mantenendo il suolo vivo.
- Irrigazioni al mattino: bagnare presto consente alle superfici di asciugarsi entro sera, rendendo meno invitante l’ambiente. Evita sesti troppo fitti che trattengono umidità.
- Pacciamatura adeguata: preferisci pacciamatura grossolana (ramaglia cippata, gusci di nocciola, ghiaietto) che drena e asciuga in superficie, evitando tappeti di foglie fradice.
- Sollevare contenitori: vasi e cassette su piedini o griglie riducono il contatto con suolo umido. Pulisci periodicamente i sottovasi, che diventano rifugi ideali.
- Rimuovi rifugi: togli tavole, pietre lisce, vasi capovolti e residui zuppi vicino alle aiuole. Un giro rapido dopo la pioggia elimina i nascondigli più invitanti.
- Collari e barriere localizzate: collari di cartone o plastica attorno alle piantine creano uno spazio asciutto. Rimuovili quando le piante superano la fase più tenera.
- Ispezioni serali: controlla a vista con una torcia; se trovi individui in eccesso su una fila, spostali nella compostiera o lontano dalle piantine.
- Igiene dell’orto: igiene dell’orto significa compostare lontano dalle giovani aiuole, areare bene e ridurre ristagni. Meno residui fradici, meno visite indesiderate.
- Favorisci i predatori naturali: carabidi, scolopendre (centopiedi), ricci e uccelli insettivori mantengono gli equilibri. Evita interventi che riducano la biodiversità del suolo.
Per proteggere file appena trapiantate puoi usare carta pacciamante sopra un letto ben drenato: riduce il contatto tra foglie e suolo, limitando rosure su tessuti molto teneri e favorendo asciugatura rapida.
Dove il problema sono soprattutto le limacce, le fasce di rame intorno a cassette o bordure possono aiutare. I millepiedi vengono scoraggiati più dall’asciutto superficiale che da barriere: mantieni prioritarie le misure di prevenzione sopra elencate.
Quando intervenire nell'orto
Un minimo di attività dei millepiedi è normale e persino utile. Intervieni quando osservi rosure ripetute su cotiledoni o prime foglie di colture sensibili (lattughino, basilico, fagiolini), soprattutto dopo piogge prolungate, e quando la perdita supera una soglia ragionevole per la tua aiuola.
Parti sempre da azioni non distruttive: asciugatura superficiale, rimozione di rifugi e protezioni localizzate per 7–10 giorni. Se il danno cessa, mantieni le pratiche di prevenzione; se persiste, intensifica la protezione fisica solo sulle file colpite, evitando trattamenti generalizzati.
Segnali d'allarme da non ignorare
- Rosure fresche su più notti consecutive e piantine reclinate al suolo. Verifica di notte per confermare i responsabili.
- Alta umidità persistente: terreno lucido la sera, condensa su pacciamatura, ristagni nei sottovasi. Rimodula irrigazione e drenaggio.
- Concentrazione locale di individui sotto tavole o vasi vicini alle file: sposta i rifugi e proteggi temporaneamente le piantine.
Domande frequenti
I millepiedi sono davvero dannosi per l’orto?
Nella maggior parte dei casi no: sono detritivori che riciclano residui e migliorano il suolo. Possono rosicchiare piantine neonate o frutti a contatto con il terreno, soprattutto in periodi molto umidi, ma raramente attaccano piante sviluppate.
Come distinguo millepiedi e centopiedi a colpo d’occhio?
Millepiedi: corpo cilindrico, lenti, due paia di zampe per segmento, tendono ad arrotolarsi. Centopiedi: corpo appiattito, rapidissimi, un paio di zampe per segmento, predatori utili. Le limacce invece sono molli, senza zampe, e lasciano scie di muco.
Posso usare il piretro contro i millepiedi?
Meglio evitare trattamenti indiscriminati: i millepiedi sono per lo più utili. Focalizzati su prevenzione, asciugatura superficiale, rimozione dei rifugi e protezioni localizzate alle piantine. Solo se confermi danni ripetuti, intensifica barriere fisiche e gestione mirata.
Perché compaiono in casa dopo piogge intense?
Cercano ambienti temporaneamente più asciutti. Sigilla fessure, riduci umidità vicino a soglie e muri esterni, spazza via foglie e residui aderenti. In genere la presenza è passeggera e si risolve con condizioni più asciutte.
Come proteggere le fragole dai millepiedi?
Mantieni i frutti sollevati dalla terra, usa pacciamatura che asciuga in superficie e irriga al mattino. Elimina frutti caduti e residui fradici: riducono l’attrattiva per detritivori come i millepiedi e per limacce e chiocciole.
In quali periodi è più facile vederli attivi?
Dopo piogge persistenti e in autunno-primavera, quando il suolo resta umido in superficie. In estate siccitosa si rifugiano negli strati più profondi e l’attività in superficie diminuisce sensibilmente.
Sintesi rapida e prossimi passi
- I millepiedi sono soprattutto detritivori utili: osserva prima di intervenire.
- Riduci umidità superficiale: irrigazioni al mattino e pacciamatura grossolana.
- Proteggi le piantine con barriere locali e rimozione dei rifugi.
- Distingui i responsabili: limacce e grillotalpa causano danni diversi.
- Intervieni solo se i danni si ripetono, privilegiando metodi non aggressivi.
Gestire i millepiedi in orto significa valorizzarne il ruolo ecologico e limitare i rari inconvenienti. Con osservazione serale, piccole protezioni locali e pratiche che asciugano la superficie del terreno, proteggi le piantine senza impoverire la vita del suolo.
Adotta un approccio graduale: prova una misura per volta, valuta il risultato e mantieni solo ciò che funziona. Così eviti sprechi, riduci rischi per gli organismi utili e costruisci un orto più resiliente, fertile e sano nel tempo.
