Se gli irrigatori zampillano poco o i gocciolatori faticano, la colpa è spesso della pressione dell'impianto di irrigazione insufficiente. Una bassa portata, una caduta di pressione nelle linee o ugelli intasati riducono l’efficienza. Con controlli mirati e, solo se serve, un’autoclave ben dimensionata, puoi ripristinare un’erogazione regolare.

Misura la pressione con un manometro, pulisci filtri e ugelli, prova una zona alla volta e cerca perdite. Se necessario, bilancia lunghezze e diametri delle linee, installa un regolatore di pressione o valuta una pompa autoclave. Obiettivo tipico: 2–3 bar per irrigatori, ~1 bar per il goccia.

Qual è la pressione ideale per l’irrigazione?

La maggior parte degli irrigatori a spruzzo o rotatori lavora bene tra 2,0–3,5 bar; il goccia a goccia opera in genere intorno a 0,8–1,2 bar con regolatore dedicato. Misura con un manometro all’attacco o a valle della valvola per confrontare i valori e capire se stai dentro l’intervallo.

Perché la pressione è bassa?

Cause frequenti: perdite, filtro intasato, curve eccessive, valvole parzialmente chiuse, dislivello tra fonte e zona irrigata. Ricorda che circa 10 m di dislivello ≈ 1 bar di differenza di pressione: un’aiuola in alto riceverà meno pressione di una in basso.

Passi essenziali e rapidi

  • Misura la pressione all’attacco con un manometro.
  • Controlla filtri e prefiltri e puliscili.
  • Chiudi tutte le utenze, poi prova una sola zona.
  • Ispeziona perdite visibili e ripara raccordi o gocciolamenti.
  • Verifica regolatori, valvole e ugelli per intasamenti.
  • Se serve, valuta autoclave o ridisegna le zone.

Diagnosi dettagliata passo per passo

Inizia dai controlli più semplici, poi approfondisci. Procedi da monte a valle per isolare rapidamente dove si disperde pressione o si riduce la portata.

Prima di iniziare: sicurezza e strumenti

Chiudi l’acqua prima di smontare filtri o raccordi e scarica lentamente la pressione residua. Indossa guanti e occhiali. Tieni a portata un manometro, cacciavite, teflon, spazzolino per filtri e un secchio per sciacquare i pezzi.

  1. Verifica la fonte. Apri il rubinetto principale al massimo e misura. Se il valore è basso già a monte, l’impianto non potrà andare oltre: contatta il gestore o valuta soluzioni interne. Un rubinetto principale parzialmente chiuso è spesso il colpevole.
  2. Pulisci i filtri. Smonta il filtro a Y o il bicchiere trasparente, lava la cartuccia sotto acqua corrente e rimonta. Filtri sporchi creano una strozzatura che abbatte la pressione e sporca gli ugelli.
  3. Prova una zona alla volta. Attiva una sola elettrovalvola per volta. Se la pressione è buona su una zona e scarsa su un’altra, il problema è locale: restringi la ricerca lungo quella linea.
  4. Cerca perdite. Passa visivamente lungo le linee: pozzette allagate, terra umida a chiazze, erba più verde indicano acqua che scappa. Stringi i raccordi, sostituisci i pezzi fessurati, ripara tagli nel tubo.
  5. Valvole e regolatori. Una valvola parzialmente chiusa o un regolatore starato limita la pressione. Verifica le ghiere di regolazione e che le elettrovalvole aprano completamente.
  6. Diametri e lunghezze. Linee troppo lunghe o con diametro piccolo causano perdite di carico. Riduci le curve a 90°, accorcia tratti non necessari o valuta tubi di diametro maggiore nelle dorsali.
  7. Ugelli e gocciolatori. Gli ugelli intasati alterano la distribuzione e fanno sembrare bassa la pressione. Smontali, sciacquali, e sostituiscili se usurati. Per il goccia usa sempre un filtro fine.
  8. Dislivelli e spurghi. Se la linea sale, considera il dislivello: poche altezze possono “mangiare” bar utili. Spurga l’aria intrappolata aprendo tappi di fine linea per pochi secondi.

Come aumentare la pressione in modo sicuro

Prima di “spingere” la rete, elimina gli sprechi e stabilizza l’impianto. Un regolatore di pressione a valle del rubinetto o sulla singola zona livella i bar e protegge gli ugelli più sensibili.

Se il limite è la portata, riduci il numero di irrigatori per zona, alterna cicli (programmazione a rotazioni) o crea due zone distinte per dividere il carico. Spesso basta riequilibrare per recuperare uniformità.

Quando la fonte non basta davvero, valuta una pompa autoclave dimensionata su portata richiesta e prevalenza, con vaso di espansione e pressostato ben tarati. Installa una valvola di ritegno e un filtro a monte per proteggere la pompa.

Soluzioni a costo basso

  • Pulizia periodica di filtri e ugelli: pochi minuti possono restituire gran parte della performance perduta.
  • Allineamento degli ugelli: angoli e gittate corretti riducono la richiesta istantanea e migliorano la copertura.
  • Riduzione delle perdite: sostituisci raccordi che trasudano e stringi fascette allentate.
  • Riprogrammazione: cicli più brevi e ravvicinati evitano picchi di assorbimento in una sola zona.
  • Filtri adeguati: scegli la maglia in base agli ugelli/gocciolatori per prevenire intasamenti ricorrenti.

Interventi strutturali

Bilancia le dorsali: tubi principali di diametro maggiore riducono le perdite di carico. Evita tratti molto lunghi o con molte curve serrate; dove possibile crea anelli per alimentare le zone da due lati.

Se usi una pompa, verifica che pressostato e regolatore lavorino insieme: troppa spinta può “aprire” i regolatori e consumare energia. Mantieni una pressione di esercizio stabile invece di inseguire picchi.

Errori da evitare

  • Chiudere troppo i rubinetti per “alzare la pressione”: riduci solo la portata utile e aumenti le perdite localizzate.
  • Aggiungere irrigatori in una zona già al limite: dividerla è più efficace.
  • Trascurare i filtri: si intasano gradualmente e falsano la diagnosi.
  • Curve a 90° in serie: usa curve dolci o meno raccordi.
  • Pompa sovradimensionata: cavitazione, rumorosità e consumi inutili.

Domande frequenti

Quanta pressione serve per il goccia a goccia?

In genere tra 0,8 e 1,2 bar con regolatore, ma verifica le specifiche dei tuoi gocciolatori. Se la linea è lunga o in salita, potresti dover compensare con regolatori per zona.

Come si usa un manometro per misurare la pressione?

Avvita il manometro a un rubinetto o a una presa di prova, apri completamente e leggi i bar a valle e a monte delle valvole. Ripeti con una zona in funzione per valutare la caduta di pressione dinamica.

Meglio aumentare la pressione o dividere le zone?

Se la portata è il limite, dividere le zone è spesso più efficace e sostenibile. Aumentare la pressione ha senso solo dopo aver ridotto perdite, intasamenti e carichi eccessivi su una singola linea.

Quando serve davvero una pompa autoclave?

Serve quando a monte l’acqua non raggiunge i bar minimi richiesti dagli irrigatori, anche dopo manutenzione e bilanciamento. Dimensiona la pompa su portata reale, prevalenza e uso contemporaneo delle zone.

Perché la pressione crolla quando apro una zona?

È tipico di filtri intasati, valvole parzialmente chiuse o eccesso di irrigatori sulla stessa linea. Prova con una sola zona, pulisci i filtri e riduci il carico per ristabilire un equilibrio.

Come prevenire perdite nelle tubazioni in polietilene?

Usa raccordi di qualità, tagli netti del tubo, fascette ben serrate e proteggi la dorsale dal sole diretto. Evita urti e controlla stagionalmente i giunti nelle pozzette.

In sintesi operativa

  • Misura e confronta: 2–3 bar per irrigatori, ~1 bar per goccia.
  • Ripulisci filtri e ugelli per recuperare portata.
  • Isola le zone e ripara le perdite.
  • Bilancia le linee: diametri e lunghezze contano.
  • Se necessario, usa regolatore o autoclave.

Una pressione adeguata non è solo comfort: garantisce una distribuzione uniforme e riduce gli sprechi. Parti sempre dalla diagnosi, perché molte soluzioni sono a costo quasi zero e danno risultati immediati. Quando servi di componenti, scegli prodotti compatibili con i bar e la portata del tuo impianto.

Se dopo pulizie e bilanciamenti la resa resta scarsa, documenta misure e configurazione (lunghezze, diametri, numero di irrigatori) e confrontale con i requisiti dei produttori. Con questi dati puoi valutare con precisione un aggiornamento mirato o una piccola autoclave, evitando sovradimensionamenti e spese inutili.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
Quanto è stato utile questo articolo?0Vota per primo questo articolo!