Un uso consapevole dell’antialghe mantiene l’acqua chiara e impedisce la formazione del caratteristico velo verde. Questa guida pratica ti aiuta a scegliere il prodotto giusto, impostare dosi corrette e integrare il trattamento con test dell’acqua, spazzolatura e filtrazione.
L’alghicida non sostituisce il cloro: lavora in sinergia con disinfezione, pH bilanciato e buona circolazione. Scoprirai quando applicarlo, dove versarlo (skimmer o vasca) e come evitare gli errori più frequenti per una manutenzione davvero efficace.
Per eliminare e prevenire le alghe: scegli l’antialghe adatto alla tua piscina, correggi pH e cloro, spazzola pareti e fondo, filtra a lungo, dosa secondo etichetta e distribuisci bene il prodotto. Mantieni una routine settimanale di test e pulizia.
Quale antialghe scegliere per la piscina?
Non tutti gli antialghe sono uguali: alcuni sono pensati per la prevenzione, altri per attacchi già visibili. Valuta il tipo di rivestimento (liner, cemento, vetroresina) e il sistema di filtrazione.
Tipologie di antialghe
Gli antialghe “quat” (ad esempio un alghicida poliquaternario) sono efficaci in prevenzione, spesso senza rame, e risultano generalmente non schiumogeni alle dosi corrette. Sono ideali per uso regolare e per piscine familiari.
Gli antialghe a base di rame agiscono bene contro fioriture persistenti, ma vanno dosati con attenzione per evitare macchie su superfici chiare o capelli biondi. Preferisci formulazioni con rame chelato se il produttore le consiglia per ridurre effetti collaterali.
Come leggere l’etichetta
Controlla compatibilità con rivestimento e filtro, compatibilità con il filtro, indicazioni su schiuma, eventuali limitazioni d’uso e il dosaggio iniziale versus quello di mantenimento. Segui sempre le avvertenze di sicurezza e i dispositivi di protezione indicati.
Quando usare l’antialghe e quanto tempo serve?
In prevenzione, applica dosi di mantenimento all’inizio della stagione, dopo piogge intense o ondate di caldo, e quando l’acqua ristagna (coperture chiuse, scarsa circolazione). In cura, intervieni appena noti le prime velature.
I tempi di contatto variano da poche ore a 24 ore: leggi l’etichetta. Più l’acqua è torbida o le pareti sono scivolose, più serviranno spazzolature energiche, filtrazione continua e aspirazione per rimuovere sedimenti dopo il trattamento.
Segnali da osservare
- Lieve colorazione verde o marrone su angoli e gradini: intervieni in prevenzione.
- Patine scivolose su pareti e linea d’acqua: intensifica spazzolatura e circolazione.
- Acqua lattiginosa dopo pioggia e caldo: controlla pH e cloro prima dell’antialghe.
- Zone d’ombra e punti morti: direziona le bocchette per migliorare il flusso.
Come dosare l’antialghe in sicurezza
Prima dell’antialghe, testa pH e disinfettante. Se l’acqua è molto verde, valuta uno shock di cloro seguendo le indicazioni del produttore, poi attendi i tempi di sicurezza prima di entrare in vasca.
- Correggi pH in fascia consigliata; un pH sbilanciato riduce l’efficacia di cloro e antialghe.
- Spazzola con energia pareti, fondo e scalette per rompere i biofilm che proteggono le alghe.
- Avvia la filtrazione in continuo e svuota i cestelli di skimmer e prefiltro della pompa.
- Dosa l’antialghe in base al volume della piscina e secondo l’etichetta (dose d’urto o mantenimento).
- Distribuisci lentamente lungo il perimetro e in corrispondenza dei punti meno circolati.
- Lascia circolare; aspira e controlava il filtro per rimuovere i residui intrappolati.
Passaggi fondamentali
- Misura pH e cloro e riportali nei range consigliati.
- Spazzola pareti e fondo per staccare i biofilm.
- Avvia filtrazione continua e pulisci cestelli di skimmer e pompa.
- Esegui, se necessario, uno shock di cloro prima dell’antialghe.
- Dosa l’antialghe secondo etichetta e distribuiscilo lungo il perimetro.
- Lascia circolare, aspira i sedimenti e contro-lava il filtro.
Dove versarlo: skimmer o vasca?
Pericolare versare il prodotto direttamente davanti alle bocchette: meglio una distribuzione lenta lungo il bordo o nello skimmer, dove la corrente lo trascina in filtro e lo miscela rapidamente.
Nelle piscine con presa di fondo, una parte di prodotto può essere versata in punti di scarsa circolazione. Evita di versare vicino a accessori metallici e verifica la presa di fondo chiusa se il produttore sconsiglia il passaggio diretto nel circuito.
Manutenzione preventiva ed equilibrio dell’acqua
Un buon equilibrio inibisce la crescita algale. Mantieni stabile il pH della piscina, spazzola regolarmente e controlla la portata in filtrazione: il flusso costante riduce zone stagnanti in cui le alghe prosperano.
Assicurati che il livello di cloro libero sia adeguato all’uso e alla temperatura. Valori in fascia raccomandata, insieme a pH ottimale, favoriscono disinfezione ed efficacia dell’antialghe.
Perché compaiono le alghe nonostante il cloro?
Alghe e biofilm possono resistere a dosi basse o fluttuanti di disinfettante, specialmente con pH alto e scarsa circolazione. Per questo la prevenzione combina disinfezione, antialghe, spazzolatura e lunga filtrazione.
- Dosaggi a occhio: la piscina non “si vede” a litri. Calcola il volume con misure reali e usa un misurino; sovra- o sotto-dosare rende il trattamento inefficace.
- Saltare la spazzolatura: i biofilm proteggono le colonie. Spazzolare rompe la barriera e permette a cloro e antialghe di agire con più efficacia.
- Filtrazione insufficiente: dopo il trattamento, filtra diverse ore continuative. Le particelle morte devono essere intrappolate nel filtro ed eliminate con controlavaggi.
- pH instabile: oscillazioni rapide riducono la resa. Effettua piccole correzioni e attendi che si omogeneizzi prima di nuovi dosaggi.
- Fissazione sul solo antialghe: è un coadiuvante, non un sostituto della disinfezione. Mantieni cloro e stabilizzante nelle fasce suggerite dal produttore.
- Acqua di rabbocco ricca di nutrienti: fosfati e impurità alimentano le alghe. Valuta pre-filtri o trattamenti mirati se i livelli sono elevati.
- Circolazione scarsa: direziona le bocchette per spingere i flussi negli angoli; usa la spazzola come “pennello” d’acqua per rimescolare zone morte.
- Filtro trascurato: manometri alti e portata bassa abbattono l’efficacia. Pulisci cestelli, controlava e sostituisci il mezzo filtrante secondo manutenzione.
Una disinfezione continua, pH controllato e buona igiene in vasca riducono significativamente il rischio di proliferazione algale e intorbidimento.
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Continuous disinfection, controlled pH, and good pool hygiene significantly reduce the risk of algal growth and water turbidity.
Domande frequenti
L’antialghe sostituisce il cloro?
No. L’antialghe è un coadiuvante che inibisce la crescita, ma la disinfezione spetta al cloro o ad altri ossidanti. Usa entrambi in modo complementare, mantenendo pH e filtrazione adeguati.
Quante volte va usato in stagione?
In prevenzione, di solito una volta a settimana o secondo etichetta. Aumenta la frequenza dopo piogge, ondate di calore o uso intenso della piscina.
Meglio versarlo nello skimmer o in vasca?
Entrambe le opzioni sono valide: lo skimmer facilita la miscelazione; in vasca distribuisci lungo il perimetro e nei punti morti. Evita aree metalliche e rispetta l’etichetta.
Serve l’antialghe se l’acqua è già verde?
Sì, ma va integrato con spazzolatura, filtrazione prolungata e, se indicato, shock ossidante. Aspira i sedimenti e ripeti i test finché parametri e limpidezza tornano stabili.
L’antialghe può fare schiuma?
Alcuni prodotti possono schiumare se sovradosati o con forte turbolenza. Scegli formulazioni non schiumogene per spa o piscine con giochi d’acqua e rispetta le dosi.
Posso usarlo con robot o copertura montati?
Meglio rimuovere il robot durante il dosaggio e tenere la copertura aperta per aerare e favorire la miscelazione. Reinstalla quando i valori tornano nella norma e l’acqua è limpida.
Riepilogo e prossimi passi
- Scegli il prodotto giusto per vasca e filtro.
- Prepara l’acqua: pH e cloro nei range corretti.
- Dosa antialghe come da etichetta, dopo spazzolatura.
- Distribuisci il prodotto e filtra a lungo.
- Mantieni routine: test, pulizia, prevenzione.
Con una routine semplice—test, spazzolatura, filtrazione e antialghe dosato correttamente—l’acqua resta chiara e invitante. Procedi per piccoli passi, osserva la piscina e registra ciò che fai: capire come reagisce ti aiuta a ottimizzare tempi e quantità in sicurezza.
Evita scorciatoie: rispetta le indicazioni in etichetta, cura il filtro e non trascurare pH e disinfettante. Così il trattamento antialghe diventa un tassello di una manutenzione completa, stabile e sostenibile per tutta la stagione.
