La saldatura dell’alluminio ti permette di riparare arredi, serre, cancelli leggeri e telai esposti agli agenti atmosferici. Saldare l’alluminio richiede un approccio diverso dall’acciaio: arco stabile, bagno pulito e controllo accurato del calore.

In questa guida pratica scoprirai processi TIG/MIG/elettrodo, preparazione, scelta delle leghe, parametri di base e trucchi per ottenere un cordone regolare anche su pezzi sottili.

Vuoi riparare arredi o strutture da esterno in alluminio? Qui trovi strumenti essenziali, preparazione, differenze tra MIG/TIG/MMA, parametri di base, errori comuni e una checklist di passi rapidi per lavori puliti e sicuri.

Perché l’alluminio è difficile da saldare?

L’alluminio si salda in modo diverso perché forma uno strato di ossido durissimo che fonde a temperatura molto più alta del metallo base. Inoltre, la sua elevata conducibilità termica dissipa rapidamente il calore, rendendo facile bucarsi o deformare il pezzo.

Quale lega è più adatta in giardino?

Le leghe tipiche da esterno (es. lega 6061 o 6082) uniscono resistenza e buona saldabilità. Se devi riparare profili estrusi di pergole o telai di serre, verifica sigle e spessori: guida la scelta di processo, filo/bacchetta e parametri.

Il codice definisce requisiti e buone pratiche per la saldatura dell’alluminio nelle strutture, includendo materiali d’apporto, preparazione dei giunti, ispezioni e criteri di accettazione.

American Welding Society (AWS) — AWS D1.2/D1.2M Structural Welding Code—Aluminum, 2021. Traduzione dall’inglese.
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This code provides requirements for welding aluminum structures, including design, workmanship, inspection, and acceptance criteria.

Un’altra particolarità: l’alluminio non cambia colore vicino alla fusione. Per questo il controllo visivo del bagno e del cordone è cruciale. Lavora con impostazioni progressive e fai prove su scarti per tarare velocità e corrente.

Quali attrezzi servono davvero?

Per lavori all’aperto conviene attrezzarsi con strumenti robusti, facili da regolare e protetti dal vento. Per il gas di protezione, usa gas argon puro che schermi bene il bagno fusorio; lavora al riparo da correnti d’aria e usa paraventi quando serve.

  • Saldatrice adeguata. Una MIG con trainafilo stabile o una TIG AC sono le scelte più versatili per arredi e profili. Un inverter MMA può servire per emergenze.
  • Torcia e trainafilo. Con MIG su alluminio aiuta la spool gun o trainafilo vicino alla torcia per evitare inceppamenti, specie con fili teneri e sottili.
  • Materiale d’apporto. Bacchette 4043 o 5356 e fili compatibili con la lega base; scegli il diametro in base allo spessore e alla posizione del giunto.
  • Gas di protezione. Argon (puro) per TIG/MIG; su spessori grossi, miscela con elio può migliorare la penetrazione. Evita CO₂ pura: ossida e sporca il cordone.
  • Preparazione superfici. Spazzola inox dedicata, raschietto, lime e acetone per sgrassare. La pulizia elimina ossidi e contaminanti, chiave per la qualità.
  • DPI e sicurezza. Maschera a oscuramento, guanti, maniche ignifughe, scarpe chiuse, aspirazione o esterno arieggiato. Proteggi legno e piante dal calore.
  • Fissaggi e banco. Morsetti, squadrette, magneti per tenere in posizione i pezzi. Un banco piano aiuta a evitare tensioni e deformazioni.
  • Controllo del calore. Martello e spazzola, martellatura leggera per rilassare il cordone; panni umidi e tempi morti per dissipare senza shock termici.

Come impostare MIG, TIG e MMA?

La scelta del processo dipende da forma, spessore e finitura richiesta. In giardino contano velocità, protezione dal vento e pulizia. Ecco come orientarti in modo semplice e progressivo, con esempi concreti.

Quando usare MIG

La MIG è veloce per telai, profili e riparazioni dove conta la produttività. Serve un trainafilo preciso, ugello pulito e filo adatto: spesso è usato il filo 5356 per resistenza meccanica e colore più simile all’alluminio anodizzato.

Usa rulli “U” per evitare schiacciamento del filo, stick-out corto e spinta “push” per favorire la pulizia. Su spessori 2–3 mm parti con velocità media, incrementando solo quando il bagno resta stabile e omogeneo.

Quando usare TIG

La TIG dà il miglior controllo estetico: ideale per arredi a vista e punti delicati. Usa AC per la “pulizia” dell’ossido e tazza adeguata. Come materiale d’apporto, la bacchetta 4043 facilita il bagno e limita le cricche su molte leghe.

Lavora con tungsteno idoneo, punta leggermente arrotondata e avvio dolce. Per spessori sottili, preferisci cordoni brevi intervallati e pedale o controllo a torcia per modulare la corrente senza surriscaldare.

La norma definisce le prove per qualificare i saldatori nella saldatura di alluminio e sue leghe, indicando metodi e campi di validità delle abilitazioni.

ISO — EN ISO 9606-2, 2004. Traduzione dall’inglese.
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This part of ISO 9606 specifies tests for the qualification of welders for fusion welding of aluminium and aluminium alloys.

E l’elettrodo (MMA)?

La MMA su alluminio è meno comune: esistono elettrodi specifici, ma il controllo del bagno è più difficile e la finitura più grezza. Usala solo per riparazioni rapide non estetiche o dove MIG/TIG non sono disponibili.

In ogni caso, cura al massimo la preparazione del giunto e la pulizia tra passate. Valuta una leggera pre-vaschetta di calore sulle parti grosse per stabilizzare l’arco senza deformare.

Come evitare gli errori più comuni?

Molti difetti nascono da preparazione insufficiente, calore eccessivo o scelta errata di filo/bacchetta. Ecco un elenco di errori frequenti e come prevenirli, con accorgimenti pratici facili da applicare.

  1. Pulizia insufficiente. L’ossido ostacola la fusione: spazzola inox dedicata e acetone prima di ogni passata. Evita contaminazioni incrociate con utensili usati sull’acciaio.
  2. Protezione inadeguata. Vento e turbolenze rovinano il cordone. Lavora al riparo, aumenta leggermente il flusso gas e usa diffusori più ampi quando serve.
  3. Troppa corrente. Deforma profili sottili e genera crateri. Procedi per “punti collegati” o cordoni brevi con raffreddamenti controllati tra una passata e l’altra.
  4. Scelta errata del materiale d’apporto. Abbina 4043/5356 alla lega base e all’uso finale. Un apporto sbagliato può favorire cricche o differenze di colore.
  5. Velocità irregolare. La mano “strappa” il bagno: allenati su scarti, tieni costante distanza e angolo, e guida lo sguardo sul bordo anteriore del bagno.
  6. Preparazione del giunto scarsa. Smussi e giochi corretti aiutano la penetrazione. Nei T-joint aperti, una piccola radice migliora fusione e stabilità.
  7. Nessun controllo finale. Ispeziona il cordone: continuità, profilo, porosità, fusione ai bordi. Se serve, rifinisci con passate leggere e pulizia finale.

Passi chiave per iniziare

  • Identifica lega e spessore del pezzo.
  • Rimuovi ossidi e sporco con spazzola inox.
  • Scegli MIG, TIG o MMA adatti all’alluminio.
  • Imposta corrente, gas argon e avanzamento.
  • Esegui cordoni brevi, lasciando raffreddare.
  • Controlla il giunto e rifinisci le bave.

Domande frequenti

Posso saldare all’aperto anche con vento?

Sì, ma schermando l’arco: paraventi, flusso gas leggermente maggiore e diffusori ampi. Se il vento è forte, sposta l’area di lavoro o rimanda per evitare porosità.

Meglio 4043 o 5356 per arredi da esterno?

4043 facilita la saldabilità e riduce il rischio di cricche; 5356 offre maggiore resistenza meccanica. Scegli in base alla lega base e all’estetica richiesta (anodizzazione).

Serve la pre-riscaldatura dell’alluminio?

Solo su pezzi massicci o in climi freddi: 80–120 °C aiutano la stabilità dell’arco. Evita temperature eccessive che possono indebolire il giunto o deformare il profilo.

Come verifico la qualità del cordone?

Controlla aspetto, continuità, fusione ai bordi e assenza di porosità. Piccole irregolarità si sistemano con passate leggere e pulizia; per strutture critiche, valuta controlli non distruttivi.

Posso verniciare subito dopo la saldatura?

Attendi che il pezzo sia freddo e asciutto. Carteggia leggero, sgrassando bene. Usa primer e finitura compatibili per alluminio, seguendo i tempi indicati dal produttore.

Sintesi e prossimi passi

  • Pulisci bene e proteggi il bagno dal vento.
  • Abbina lega base e materiale d’apporto.
  • Preferisci TIG per finitura, MIG per velocità.
  • Lavora a cordoni brevi e controllati.
  • Ispeziona il giunto e rifinisci.

Con i giusti attrezzi, un po’ di pratica su scarti e un’impostazione progressiva, puoi ottenere risultati solidi e puliti su arredi e strutture da esterno in alluminio. Mantieni sempre alta l’attenzione su preparazione, schermatura e controllo del calore: sono i tre pilastri del successo.

Comincia da riparazioni semplici, prendi nota di parametri e risultati, e incrementa gradualmente complessità e lunghezza dei cordoni. Con pazienza e metodo, la qualità cresce in fretta e i tuoi lavori in giardino saranno più duraturi e più gradevoli alla vista.

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