La lunga vita della tua pavimentazione passa da scelte quotidiane: pulizia delicata, protezione regolare e piccoli interventi tempestivi. Che tu abbia doghe da esterno in legno o composito, con poche accortezze il decking resta sicuro e gradevole. In questa guida trovi procedure chiare, esempi pratici e una checklist stagionale.

Spazza a secco, lava con detergente neutro, risciacqua e asciuga; ispeziona fissaggi e bordi; ripara o sostituisci le doghe danneggiate; proteggi con olio o finitura idonea; ripeti stagionalmente e dopo eventi meteo intensi. Evita idropulitrici aggressive e prodotti sgrassanti.

Quali rischi rovinano le doghe da esterno?

Sole e acqua sono i principali nemici: i raggi UV degradano la superficie, l’umidità favorisce muffe e imbarcamenti. Lo sporco che resta negli stacchi tra le tavole trattiene umidità, accelera l’usura e rende la pedana scivolosa.

Quando intervenire dopo piogge o sole intenso?

Dopo rovesci prolungati o ondate di calore, una pulizia e un controllo rapido prevengono danni. Se vedi acqua che non scivola ma resta in pozzetti o noti tavole poco allineate, intervieni subito con asciugatura e ispezione dei fissaggi.

Pulire regolarmente il decking e ripristinare i trattamenti protettivi quando l’acqua non forma più perle: questa routine prolunga l’aspetto e le prestazioni.

Wood Protection Association (WPA) — Decking: Care and Maintenance, 2017. Tradotto dall’inglese.
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Clean decking regularly and re-coat when water no longer beads; routine care prolongs appearance and performance.

Come pulire le doghe senza danneggiarle?

La regola d’oro è procedere in modo progressivo: prima la polvere, poi il lavaggio leggero e infine l’asciugatura completa. Per il legno composito WPC bastano detergenti neutri e spazzole morbide; evita solventi e abrasivi.

  1. Rimuovi foglie, sabbia e terriccio con scopa a setole dure seguendo la direzione delle fibre. Così liberi gli stacchi e riduci l’attrito che graffia.

  2. Pre-inumidisci la superficie: aiuta a sciogliere lo sporco senza saturare il legno. Usa acqua tiepida se possibile.

  3. Prepara un detergente neutro in un secchio e applicalo con spazzolone o pennello largo. Lavora a piccoli tratti, senza insistere su un punto solo.

  4. Risciacqua a bassa pressione, mantenendo la lancia oltre 30–40 cm dal piano. Evita getti concentrati che alzano le fibre o lasciano solchi.

  5. Asciuga: favorisci il ricambio d’aria, alza i tappeti e libera gli stacchi. Un’asciugatura completa riduce il rischio di imbarcamenti e aloni.

Passi essenziali di cura

  • Spazza foglie e sabbia a secco.
  • Lava con detergente neutro e acqua tiepida.
  • Risciacqua a bassa pressione e lascia asciugare.
  • Ispeziona viti, stacchi tra le tavole e bordi.
  • Ripara o sostituisci le doghe danneggiate.
  • Proteggi con olio o finitura adatta all’esterno.

Come proteggere le superfici: oli, impregnanti e vernici

Le finiture a olio penetrano e nutrono; quelle filmogene (vernici) creano uno strato più continuo, ma sono meno tolleranti alle microfessure. In ambienti molto esposti, un buon impregnante colorato aiuta la resistenza ai raggi UV.

Se cerchi facile manutenzione, un olio per decking è spesso la scelta più pratica: si rinnova senza carteggiature estese, basta pulire e ri-applicare a strati sottili. Le mani devono essere leggere e uniformi, altrimenti si creano zone appiccicose.

Quante mani applicare?

Di norma sono sufficienti due mani sottili a 12–24 ore l’una dall’altra, su superficie pulita e asciutta. In aree di passaggio intenso, pianifica un ritocco locale extra a fine stagione per mantenere protezione e omogeneità.

Come riparare fessure e allineamenti

Le doghe si rompono spesso vicino a nodi o fissaggi. Piccole fessure si possono stabilizzare con resine per esterno o stucco elastico pigmentato. Se gli stacchi tra tavole sono colmi di sporco, puliscili con raschietto e spazzolino senza forzare sotto la testa delle viti.

Doghe non allineate possono indicare viti allentate o travetti cedevoli: stringi con moderazione, sostituisci fissaggi ossidati con inox e verifica la planarità del supporto. Se una doga è imbarcata in modo permanente, meglio sostituirla per evitare inciampi.

Quando sostituire una doga?

Se la doga presenta crepe passanti, bordi scheggiati che generano rischio di taglio o una flessione evidente al centro, la sostituzione è la soluzione più sicura. Conserva la stessa sezione e il medesimo orientamento delle fibre per coerenza estetica e meccanica.

Quanto spesso fare manutenzione?

La frequenza dipende da esposizione, essenza e uso. Specie con classe di durabilità superiore resistono meglio, ma anche il miglior legno richiede pulizia stagionale e ritocchi protettivi regolari. La durabilità naturale è classificata in 5 livelli per resistenza ai funghi xilofagi; classi 1–2 offrono performance migliori all’esterno.

  1. Primavera: rimuovi depositi invernali e valuta se l’acqua “perla” sulla superficie. Se non lo fa, pianifica il rinnovo della finitura con mani sottili e asciugature complete.

  2. Prima dell’estate: pulizia leggera e controllo viti. In aree ombreggiate, tratta le macchie biologiche con detergenti specifici per esterno, seguendo i tempi indicati sull’etichetta.

  3. Metà stagione: ispezione rapida dei bordi e degli stacchi. Mantieni liberi gli scarichi d’acqua e taglia eventuali rampicanti che toccano il decking.

  4. Fine estate: valuta l’usura nelle zone di passaggio. Un ritocco localizzato della protezione evita differenze cromatiche marcate e prolunga la vita utile.

  5. Autunno: rimozione foglie con scopa o soffiatore, poi lavaggio neutro. Evita prodotti aggressivi: tolgono oli naturali e possono indebolire la fibra.

  6. Dopo eventi meteo intensi: controlla rialzi, viti e appoggi. Asciuga tempestivamente ristagni persistenti per scongiurare imbarcamenti e macchie.

  7. Annualmente: verifica lo stato dei travetti e dell’areazione sotto pedana. Un flusso d’aria costante aiuta a mantenere stabile l’umidità del sistema.

Domande frequenti

Posso usare l’idropulitrice sulle doghe da esterno?

Sì, ma a bassa pressione e con getto largo: mantieni la lancia oltre 30–40 cm e fai una prova in un angolo nascosto. Evita di “scrivere” sul legno: lascia segni permanenti.

Meglio olio o vernice per il decking?

L’olio penetra e si rinnova facilmente, ideale per superfici soggette a micro-movimenti. La vernice offre barriera più continua, ma richiede manutenzione più impegnativa quando si sfoglia o si graffia.

Come rimuovere muffa e alghe senza scolorire?

Usa detergenti specifici per legno esterno o composito e rispettane i tempi d’azione. Spazzola delicatamente e risciacqua a fondo. Evita candeggianti puri: possono macchiare e indebolire la fibra.

Cosa fare se le viti sporgono o le doghe si allentano?

Stringi con moderazione, sostituisci elementi ossidati con inox e valuta tasselli o viti maggiorate se il foro è lasco. Se il supporto cede, coinvolgi un tecnico per ripristinare l’appoggio.

Quanto spesso applicare l’olio per decking?

In genere due volte l’anno nelle aree esposte, una volta in quelle riparate. Se l’acqua non “perla” più o il colore sbiadisce, è il momento di un rinnovo sottile.

Il legno composito WPC richiede manutenzione?

Sì: va pulito regolarmente per rimuovere sporco e biofilm. Non necessita di oli o vernici, ma segui sempre le indicazioni del produttore per detergenti e spazzole compatibili.

In sintesi operativa

  • Prevenire è meglio: pulizia delicata e regolare.
  • Protezioni sottili e ripetute durano di più.
  • Ispezioni stagionali evitano riparazioni costose.
  • Usa prodotti e metodi adatti al materiale.
  • Sostituisci le doghe instabili o spaccate.

Una manutenzione ordinaria, costante e misurata fa la differenza tra una pedana che invecchia male e una superficie che resta stabile, sicura e piacevole sotto i piedi. Procedi con metodo: sporco via a secco, lavaggio neutro, asciugatura completa, protezione sottile e controlli periodici.

Se incontri problemi ricorrenti (pozzetti d’acqua, viti che si allentano, tavole instabili), valuta le condizioni del supporto e l’areazione sotto pedana. Un piccolo intervento oggi può evitare riparazioni costose domani e farti godere a lungo le tue doghe all’aperto.

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