La domotica funziona davvero quando la rete non è un collo di bottiglia. Se vuoi integrare nuovi dispositivi smart o migliorare streaming e lavoro da casa, capire come espandere la rete domestica è il primo passo. In questa guida vediamo soluzioni cablate e wireless, con esempi chiari e un piano in passi semplici.
Scegli il mezzo giusto stanza per stanza (Ethernet, Wi‑Fi o powerline), posiziona switch e access point in modo strategico, pianifica i cavi, segmenta per sicurezza e testa. Segui i 7 passi proposti per evitare sprechi e ottenere copertura stabile in tutta la casa.
Quale soluzione scegliere: Ethernet, Wi‑Fi o powerline?
Non esiste un’unica risposta valida per tutti: dipende da stanze, pareti e usi. In generale, Ethernet garantisce massima stabilità e latenza minima; il Wi‑Fi è flessibile ma sensibile a ostacoli e interferenze; il powerline sfrutta l’impianto elettrico ed è utile dove passare cavi è complesso.
Per i collegamenti powerline, cerca dispositivi compatibili con HomePlug AV2, che abilita MIMO elettrico e throughput più elevato in condizioni favorevoli. Ricorda però che prese filtrate, ciabatte o impianti datati possono ridurre le prestazioni. Valuta sempre un breve test prima di acquistare più adattatori.
Dove posizionare switch e access point in casa?
Il cuore della rete dovrebbe essere in posizione centrale e ventilata, con alimentazione stabile e spazio per il cablaggio. Gli access point (AP) vanno messi lontano da ostacoli e fonti di interferenza (forni a microonde, pareti portanti, specchi).
- Preferisci posizioni alte per gli AP e corridoi centrali per una copertura più uniforme.
- Se possibile, alimenta gli AP via PoE (Power over Ethernet) per ridurre cavi e alimentatori sparsi.
- Evita di “nascondere” switch e AP in armadi metallici: schermano il segnale e scaldano.
Piano in 7 passi
- Mappa la rete attuale e la copertura Wi‑Fi, segnando prese, switch e aree lente.
- Definisci requisiti: dispositivi, velocità, latenza, budget, crescita futura.
- Scegli i mezzi: Ethernet per stabilità, Wi‑Fi per mobilità, powerline per punti difficili.
- Progetta il cablaggio: tratte, canaline, PoE dove utile; pre‑termina e etichetta.
- Segmenta la rete con VLAN e rete ospiti; attiva WPA3 e QoS essenziali.
- Installa switch e access point nei punti ottimali; riduci sovrapposizioni di canale.
- Verifica con test di velocità e ping; ottimizza canali, cavi e firmware.
Pianificare cablaggio e topologia
Una topologia a stella semplifica la gestione: le tratte Ethernet partono dal quadro rete verso le stanze, convergendo su uno switch centrale.

Pianifica canaline e passaggi evitando curve strette e interferenze con cavi di potenza.
Quali cavi Ethernet scegliere?
Per il nuovo cablaggio domestico, Cat6A è un’ottima scelta per futuro e lunghezza: lo standard TIA‑568.2‑D indica che la Categoria 6A supporta 10GBASE‑T fino a 100 metri. Se il budget è stretto e le distanze sono brevi, Cat6 resta valido per 1 Gb (e 2.5/5 Gb su tratte adeguate). Evita cavi non schermati in tratte parallele a cavi elettrici.
Usa prese a muro keystone e etichetta i cavi: in futuro ti ringrazierai. Scegli patch panel e connettori di qualità, e tieni uno switch con porte in esubero per crescere senza rimpiazzarlo subito.
Ottimizzare il Wi‑Fi
Se hai molti dispositivi, un router o AP compatibile con Wi‑Fi 6 aiuta la gestione del traffico. Lo standard IEEE 802.11ax introduce OFDMA e TWT per servire più client in parallelo, opera nelle bande 2.4/5 GHz ed è stato ratificato nel 2019.
Imposta canali non sovrapposti (1, 6, 11 in 2.4 GHz) e larghezze di canale adeguate: 20 MHz in ambienti affollati, ampiezze maggiori dove lo spettro è libero. Se hai più AP, usa canali alternati e potenze moderate per ridurre la co‑canal interference. Un unico SSID per piano aiuta il roaming; verifica che il controller supporti band steering e fast roaming.
Come segmentare la rete per l’IoT?
Dispositivi come sensori, videocamere e smart speaker beneficiano di una rete separata. Crea una VLAN (Virtual LAN) o una rete ospiti con regole essenziali di isolamento, e abilita WPA3 dove disponibile. Imposta QoS (Quality of Service) con priorità minima per l’IoT “chiacchierone” e priorità alta per voce/video.
Scenari e soluzioni pratiche
- Monolocale o bilocale. Un buon AP centrale può bastare; valuta un canale a 20 MHz per ridurre interferenze. Se serve una presa LAN, un piccolo switch a 5 porte è più che sufficiente.
- Appartamento grande. Pianifica 2 AP cablati su canali diversi; collega TV e console via Ethernet per evitare bufferizzazione. Usa un armadietto tecnico per ordinare cavi e alimentatori.
- Casa su più piani. Un AP per piano cablato allo switch centrale garantisce stabilità. Se non puoi stendere cavi, prova powerline su prese dirette a muro ed evita ciabatte filtrate.
- Pareti spesse o pietra. Riduci ostacoli: posiziona gli AP in corridoi o scale. Se il Wi‑Fi fatica, porta Ethernet vicino alle stanze critiche e usa un AP locale a bassa potenza.
- Nessuna canalina disponibile. I powerline sono un compromesso rapido; con HomePlug AV2 i risultati migliorano su impianti recenti. Testa su più prese per trovare la migliore coppia.
- Ufficio domestico. Priorità a cavo e switch gigabit; abilita QoS su traffico voce. Tieni un AP vicino alla scrivania per dispositivi mobili, con SSID separato dal resto.
- Giardino o terrazzo. Usa un AP outdoor con alimentazione PoE, orientato verso l’area esterna. Riduci la potenza per non invadere i vicini e scegli canali poco affollati.
Domande frequenti
Posso usare powerline come alternativa al Wi‑Fi?
Sì, è utile quando non puoi passare cavi e il Wi‑Fi è debole. Funziona meglio su prese a muro della stessa linea elettrica; ciabatte filtrate o impianti datati riducono le prestazioni.
Quanti switch servono in una casa media?
Di solito uno switch centrale è sufficiente. In stanze con molti apparecchi (TV, console, NAS) aggiungi un piccolo switch locale collegato al principale, mantenendo una topologia a stella ordinata.
Che differenza c’è tra access point e router?
Il router instrada il traffico tra rete interna e Internet e spesso integra Wi‑Fi e switch. L’access point fornisce solo la rete Wi‑Fi, collegandosi via cavo allo switch o al router.
Quali cavi Ethernet dovrei acquistare?
Per nuove tratte scegli Cat6A per 10 Gb e futuro; se hai tratte brevi e budget ridotto, Cat6 va bene per 1 Gb. Evita cavi economici non certificati e preferisci connettori di qualità.
Conviene un unico SSID per tutta la casa?
Con più AP conviene usare lo stesso SSID e password per il roaming, impostando canali diversi e potenze moderate. In case complesse, un controller con band steering aiuta i passaggi tra AP.
Gli extender Wi‑Fi peggiorano le prestazioni?
Gli extender ripetono il segnale e spesso dimezzano la banda su singola radio. Se puoi, preferisci un secondo AP collegato via cavo o powerline per una copertura più stabile ed efficiente.
In sintesi operativa
- Scegli il mezzo stanza per stanza: Ethernet quando puoi, Wi‑Fi o powerline dove serve.
- Posiziona switch e AP in punti centrali e liberi da ostacoli.
- Pianifica il cablaggio, etichetta cavi e prevedi porte in più.
- Isola l’IoT con VLAN o rete ospiti e proteggi con WPA3.
- Testa periodicamente velocità e latenza e aggiorna firmware.
Espandere bene la rete di casa non richiede soluzioni costose: serve un progetto semplice, coerenza tra cavi e Wi‑Fi e qualche test. Procedi per passi, iniziando dalle stanze più critiche e consolidando i risultati prima di allargarti.
Con scelte ponderate e posizionamenti attenti, la tua rete reggerà senza problemi streaming, lavoro ibrido e decine di dispositivi smart. Ogni miglioramento riduce gli intoppi quotidiani e aumenta l’affidabilità: investi tempo nella pianificazione, ne guadagnerai in tranquillità.
