Un studio ben progettato trasforma l’ufficio in uno spazio fluido, accogliente e funzionale. Che si tratti di studio medico, dentistico o psicologico, l’arredo orienta i flussi, rassicura i pazienti e sostiene il lavoro quotidiano. In questa guida trovi criteri pratici, esempi concreti e una metodologia semplice per passare dalle idee al progetto.
Progetta per funzioni, non solo estetica: definisci flussi, misure, luci e acustica; scegli arredi modulari ed ergonomici; cura reception e sala d’attesa; usa materiali durevoli e facili da pulire; pianifica budget e tempi con una checklist misurabile.
Prima di progettare
Parti dalle persone e dagli obiettivi: chi entra, cosa fa, dove attende, quanto permane. Da qui derivano layout, palette, arredi e priorità.
Quali colori funzionano in uno studio professionale?
Scegli una palette calma (neutri caldi o freddi morbidi) con un accento per segnalare zone e percorsi. Evita saturazioni estreme nelle aree cliniche; nei colloqui preferisci tinte rassicuranti e texture tattili. Integra materiali naturali per calore visivo senza sacrificare igiene e manutenzione.
Come organizzare la sala d’attesa per i pazienti?
Pensa a sedute comode distanziate, segnaletica chiara e percorsi separati per ingressi/uscite se possibile. Offri luce naturale, suoni discreti, un punto acqua e piani d’appoggio. Prevedi spazio per passeggini o ausili e un angolo lettura per ridurre la percezione dell’attesa.
Piano in 6 passi
- Definisci funzioni e target
- Rileva misure e ostacoli
- Traccia i flussi d’ingresso e uscita
- Progetta luci, acustica, prese
- Scegli arredi modulari e ergonomici
- Pianifica budget, tempi e fornitori
Pianifica layout e flussi
Prima disegna il piano funzionale: reception e attesa vicino all’ingresso, servizi in zona centrale, operatività protetta. Riduci incroci e ottimizza i percorsi a U o ad anello.

- Reception e accoglienza. Il banco deve essere visibile già dall’ingresso, con un chiaro punto focale (logo, pannello in legno o luce). Prevedi privacy visiva per dati sensibili e spazio per archivio rapido.
- Sala d’attesa. Alterna sedute singole e panche, lasciando passaggi liberi. Scegli materiali lavabili e resistenti; aggiungi tavolini per documenti e un coat rack vicino alla porta.
- Studio operativo. Scrivania orientata all’ingresso per accoglienza visiva, luce laterale e parete libera per librerie. In un contesto clinico, mantieni superfici continue e facili da igienizzare.
- Magazzino e back office. Prevedi armadi a tutta altezza per ridurre il disordine. Usa moduli chiusi per dispositivi e scorte; etichetta ripiani per velocizzare i processi.
- Servizi e spogliatoi. Valuta un bagno accessibile. Inserisci ganci, panca e armadietti per il cambio, in finiture antiscivolo e con illuminazione uniforme.
- Segnaletica e orientamento. Numeri/nomi chiari per stanze, frecce minimal e pittogrammi. Contrasti cromatici leggeri aiutano senza “ospedalizzare” l’ambiente.
- Uscita e pagamento. Se la cassa è alla reception, garantisci privacy acustica. In alternativa, zona pagamento separata con posto per POS e documenti.
Quando il percorso è tracciato, verifica tempi e responsabilità con una checklist di progetto: rilievi, ordini, consegne, montaggi, test impianti, pulizie, collaudo arredi.
Illuminazione e acustica
I livelli di luce vanno progettati secondo la norma UNI EN 12464-1 e stratificati in tre livelli (ambiente, compito, accento). Per la scrivania punta a 500 lux sul piano di lavoro. Gestisci dimmer e sensori per comfort ed efficienza.
Preferisci luce calda‑neutra (3000–4000 K) con resa cromatica elevata (CRI 90) in aree di valutazione. Mantieni abbagliamento basso con ottiche schermate o microprismatiche. Usa lampade da tavolo orientabili per compiti di precisione e linee a soffitto per uniformità.
Per il suono, combina materiali assorbenti su soffitto e pareti: ceiling tiles, pannelli in feltro o legno microforato, tende pesanti e tappeti in zone non cliniche. I pannelli fonoassorbenti dietro la reception e nelle sale colloquio riducono l’eco, migliorando comfort e intelligibilità.
Ergonomia e arredi essenziali
L’obiettivo è sostenere il corpo senza fatica. Lavora su seduta, scrivania, monitor e illuminazione di compito, con regolazioni semplici e chiare.
Come scegliere la sedia?
Preferisci una sedia a 5 razze con braccioli regolabili, supporto lombare e tessuti traspiranti. Mantieni il bordo superiore del monitor allineato agli occhi e la seduta regolabile 38–55 cm, con angolo busto‑cosce di 90–110°.

Una sedia ergonomica riduce affaticamento e micro‑dolori.
La scrivania dovrebbe offrire profondità utile (70–80 cm) e passacavi per ordine visivo. Valuta piani ad altezza regolabile per alternare lavoro seduti/in piedi, bracci monitor VESA e lampada con dimmer. Integra prese a filo piano e canaline per eliminare grovigli.
Per archiviazione e ordine, usa colonne chiuse per documenti sensibili e cassetti con serratura per strumenti. Sfrutta scaffali a giorno per libri e materiali informativi, lasciando libera la linea visiva.
Differenze tra studio medico, dentistico e psicologico
Le funzioni cambiano, e con esse materiali, privacy e attrezzature. Progetta la base comune (flussi, ergonomia, luce) e poi specializza per esigenze specifiche.
Medico e dentistico
Servono superfici continue e materiali igienizzabili (HPL, PVC omogeneo, resina), con giunzioni curate. In area clinica privilegia luci omogenee e CRI alto. Separa sterilizzazione e sporco/pulito, prevedi contenitori a pedale e percorsi chiari per pazienti. In sala d’attesa, scegli sedute facili da pulire e tavolini con riviste protette.
Psicologico
Priorità al comfort acustico e alla privacy visiva. Usa tessuti fonoassorbenti, tappeti e illuminazione calda con accenti soffusi (piantane, applique). Prevedi sedute morbide, tavolino discreto e una libreria o quadro come punto di messa a fuoco. Evita rumori di corridoio con guarnizioni porte e pannelli a parete.
Domande frequenti
Quanto spazio serve per la sala d’attesa?
Stima almeno 1 m² per seduta più passaggi liberi; aggiungi area per carrozzine/passeggini e un piano d’appoggio vicino all’ingresso per documenti.
Qual è l’altezza giusta del bancone reception?
Di norma 110–115 cm per l’utenza in piedi, con una porzione ribassata 75–80 cm per accessibilità e compilazione documenti seduti.
Meglio pavimento in legno, resina o PVC?
In aree cliniche prediligi PVC omogeneo o resina per continuità e igiene; in sale colloquio il legno scalda l’ambiente se protetto e con tappeti per acustica.
Quante prese elettriche servono in studio?
Prevedi almeno 4 prese a postazione (corrente/dati/USB) più punti pulizia e stampanti; aggiungi portatramezzi e canaline per evitare cavi a vista.
Come scegliere le tende per la privacy?
Usa tende a rullo filtranti per controllo luce nei clinici e tessuti pesanti fonoassorbenti nelle sale colloquio; abbinale a pellicole opaline su vetri interni.
Qual è il numero ideale di sedute in attesa?
Calcola sulle presenze di picco: in genere 0,6–0,8 posti per ogni slot operativo, variando con durata media appuntamenti e tasso di puntualità.
Cosa ricordare in sintesi
- Progetta partendo da funzioni e flussi reali.
- Illuminazione stratificata e 500 lux sul desk.
- Arredi ergonomici e modulari per crescere.
- Materiali durevoli e facili da pulire.
- Percorsi e privacy chiari per i pazienti.
Un progetto efficace mette al centro persone e processi: dalla reception alla postazione operativa, ogni scelta deve sostenere comfort, chiarezza e tempi di lavoro. Parti dal rilievo, verifica flussi e luce, poi seleziona arredi coerenti: la forma segue la funzione, e la bellezza emerge dal sistema.
Per avanzare con sicurezza, costruisci un cronoprogramma, verifica forniture e prova il layout in scala reale con nastro a terra. Piccoli mock‑up permettono correzioni rapide e decisioni informate. Con metodo, il tuo studio diventerà un ambiente accogliente, efficiente e semplice da mantenere nel tempo.
