Capire l’esposizione di un’abitazione significa leggere come orientamento, luce naturale e sole entrano negli ambienti durante il giorno. Questa analisi guida scelte d’arredo, colori e illuminazione. Conoscere orientamento e irraggiamento aiuta a ottenere comfort visivo, benessere termico e una casa più efficiente.

Mappa come la luce cambia nell’arco della giornata, stanza per stanza. In base alla direzione (Nord, Est, Sud, Ovest), scegli colori di fondo, materiali e illuminazione. Riduci abbagliamenti con schermature e posiziona i mobili evitando riflessi. Misura la luce con app o un luxmetro e ottimizza.

Che cos’è l’esposizione della casa?

L’esposizione indica come una casa è orientata rispetto ai punti cardinali e, quindi, quanto e quando riceve luce naturale. In pratica, descrive il percorso del sole negli ambienti e come questo si combina con cielo, ostruzioni esterne e superfici riflettenti.

Il termine “daylight” (luce diurna) comprende la luce proveniente dal sole, dal cielo e dai riflessi esterni; è la base per valutare comfort visivo, resa dei colori e abbagliamento. Comprendere questa componente permette di scegliere in modo più consapevole colori, tessuti, finiture e luce artificiale.

Un’esposizione ben letta evita problemi frequenti: locali bui che richiedono lampade sempre accese, zone surriscaldate nel pomeriggio, oppure riflessi fastidiosi su monitor e TV. Con poche osservazioni sistematiche è possibile ottenere spazi più equilibrati: più luce naturale dove serve, meno abbagliamento dove disturba.

Qual è l’esposizione migliore per ogni stanza?

Non esiste una sola “migliore” esposizione: dipende da funzione e orari d’uso. La chiave è far coincidere la luce con le attività. Di seguito, alcune linee guida per stanze tipiche.

Soggiorno: se vissuto nel pomeriggio/sera, beneficia di Ovest per luce calda e scenografica. In climi caldi, prevedi schermature per contenere il guadagno solare. Nord garantisce uniformità, ideale per lettura e relax con luci di supporto.

Cucina: Est regala luce fresca al mattino, perfetta per colazione e preparazioni diurne. Sud è ottimo in inverno per scaldare, ma richiede tende filtranti nelle ore centrali.

Camera da letto: Nord offre luce costante e pacata, comoda per riposo e trucco senza dominanti calde. Ovest può scaldare troppo la sera: usa tende oscuranti e materiali leggeri per pareti e tessili.

Studio/home office: Est e Nord riducono abbagliamenti su monitor. Posiziona la scrivania in modo da ricevere luce laterale, mai frontale; integra lampade da task con diffusori opalini per ridurre riflessi.

Passi pratici iniziali

  • Osserva la luce in ogni stanza per 7 giorni.
  • Annota orari di abbagliamento e zone d’ombra.
  • Scegli colori di fondo coerenti con l’orientamento.
  • Abbassa schermature al pomeriggio su pareti ovest.
  • Posiziona il lavoro lontano dai riflessi diretti.
  • Integra luce calda serale con lampade dimmerabili.

Quali colori e materiali scegliere?

I colori interagiscono direttamente con la luce: la riflettono, la assorbono o ne cambiano la percezione. Per non sbagliare, testa campioni grandi su due pareti e osserva come cambiano da mattina a sera.

Nord

Luce morbida e diffusa, con dominante più fredda. Funzionano bene tinte calde e desaturate (sabbia, tortora caldi, avorio) e legni chiari. Evita grigi troppo freddi che possono apparire piatti. Tessuti con trama evidente aggiungono profondità visiva.

Est

Luce brillante al mattino, più neutra. Colori freschi e puliti (verde salvia chiaro, azzurri polverosi) mantengono vitalità senza eccessi. Superfici leggermente opache riducono riflessi; metalli satinati anziché lucidi.

Sud

Luce intensa per gran parte del giorno. Tinte neutre bilanciate (beige, greige, bianchi caldi) contengono l’abbagliamento. Materiali con bassa lucidità (matt) evitano bagliori; se desideri accenti scuri, usali su pareti non direttamente irradiate.

Ovest

Luce calda e radente nel pomeriggio/sera. Colori più freschi (blu-grigi soft, salvia media) contrastano il tono caldo. Tende a rullo filtranti, frangisole o veneziane permettono di dosare la luce senza oscurare del tutto.

Dove posizionare mobili e illuminazione?

Il posizionamento riduce abbagliamenti, riflessi e surriscaldamenti. Lavora per “strati” di luce: ambientale, funzionale (task) e d’accento. Scegli lampade dimmerabili per variare intensità e temperatura colore in base all’ora.

  1. Divano lontano da riflessi: non fronteggiare finestre basse se c’è TV. Se necessario, ruota leggermente l’impianto o usa tappeti e superfici opache per spegnere i bagliori.
  2. Scrivania con luce laterale: evita luce frontale o alle spalle. Una lampada con braccio orientabile e diffusore opalino stabilizza la luminosità sul piano di lavoro.
  3. Tavolo da pranzo sotto luce centrata: sospensione ampia e schermata, 60–80 cm sopra il piano. Aggiungi una luce d’ambiente per evitare forte contrasto con il resto della stanza.
  4. Testiera non su pareti surriscaldate: in camere Ovest, evita pareti irradiate nel tardo pomeriggio. Usa tende oscuranti e biancheria traspirante per migliorare il comfort.
  5. Corridoi come guide luminose: applique diffuse a 1,9–2,1 m alleggeriscono i passaggi. Una striscia LED sul battiscopa crea orientamento notturno senza abbagliare.
  6. Cucina: luci sottopensile continue su piani di lavoro. Scegli finiture satinate su top e piastrelle per limitare riflessi, soprattutto con finestre a Sud.
  7. Angoli lettura: poltrona con luce a stelo regolabile e piccolo tavolino. Un pannello fonoassorbente o una libreria riducono riverberi e aumentano il comfort acustico.
  8. Specchi e opere d’arte: evita luce diretta. Prediligi binari con proiettori orientabili e filtri antiriflesso per non affaticare la vista e preservare le superfici.

Come misurare e migliorare la luce?

Per una verifica rapida, usa un’app luxmetro su smartphone o un luxmetro dedicato: misura al centro del piano di lavoro, in vari orari. Integra i dati con osservazioni su abbagliamenti e riflessi. Riferimento utile: UNI EN 17037, la norma europea sulla luce diurna negli edifici.

La norma EN 17037 stabilisce requisiti per l’accesso alla luce diurna, vista verso l’esterno, esposizione alla luce solare e abbagliamento.

CEN/UNI — EN 17037:2018 Daylight in buildings, 2018. Tradotto dall’inglese.
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This European Standard specifies requirements for daylight in buildings, including daylight provision, view out, access to sunlight, and glare.

Un altro indicatore utile è il fattore di luce diurna (DF): percentuale di luce interna rispetto a quella esterna in condizioni standard. Valori più alti indicano ambienti meglio illuminati in modo naturale; è un numero semplice per confrontare stanze e scelte di finitura.

Per ridurre l’abbagliamento: usa schermature regolabili (veneziane, frangisole, tende filtranti), scegli vernici opache o satin e riduci superfici lucide in zone molto esposte. Sposta postazioni di lavoro in modo da ricevere luce laterale. Se il pomeriggio è molto caldo, abbassa le schermature nelle ore critiche e valuta piante a foglia larga su balconi o davanzali.

Nella luce artificiale, lavora per scenari: una luce ambientale diffusa, una task mirata su scrivania, piani o comodino, e una luce d’accento per atmosfera. Mantieni coerenza cromatica tra lampade (CRI alto) e temperatura di colore: calda (2700–3000 K) per relax, neutra (3500–4000 K) per lavoro leggero.

Domande frequenti

Qual è l’orario migliore per analizzare la luce?

Osserva mattina, mezzogiorno e tardo pomeriggio per almeno una settimana. Nel weekend verifica l’uso reale degli spazi: potresti notare abbagliamenti che nei giorni feriali non emergono.

Come evitare l’abbagliamento al computer?

Posiziona lo schermo perpendicolare alla finestra, usa tende filtranti o veneziane e una lampada da task con diffusore opalino. Se serve, applica pellicole antiriflesso sui vetri.

Quali lampadine scegliere per stanze esposte a Nord?

Prediligi 2700–3000 K (calde) con CRI ≥90 per restituire colori naturali. Aggiungi più punti luce indiretta per ampliare la sensazione di luminosità senza abbagliare.

Come arredare un soggiorno esposto a Ovest?

Scegli colori freschi e materiali opachi, predispone schermature regolabili per il tardo pomeriggio e organizza sedute lontano dai raggi diretti. Integra lampade dimmerabili per la sera.

Posso misurare la luce con lo smartphone?

Sì, come stima indicativa. Le app non sono sempre calibrate: confronta i risultati con un luxmetro se possibile, oppure ripeti le misure in diversi orari e giorni.

Sintesi operativa

  • Mappa luce e ombre per 7 giorni.
  • Allinea colori di fondo all’orientamento.
  • Gestisci schermature per tagliare abbagliamenti.
  • Progetta illuminazione a strati con dimmer.
  • Verifica con DF e lux, poi ottimizza.

Leggere l’esposizione non richiede strumenti complessi: occhio allenato, qualche misura e prove con campioni portano già lontano. Parti dai punti critici, come riflessi su schermi o finestre che scaldano troppo, e agisci con schermature, finiture opache e una disposizione dei mobili più ragionata.

Ogni casa è diversa: osserva, testa e regola in iterazioni brevi. Con colori di fondo coerenti, posizioni furbe e luci ben calibrate, otterrai ambienti equilibrati, più confortevoli e con consumi ridotti. Se il dubbio persiste, coinvolgi un professionista della luce per una valutazione mirata.

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