La spianatoia è la classica tavola in legno per impastare pane, pizza e pasta fresca. Chiamata anche asse da pasta o piano di lavoro, offre una superficie ampia, stabile e calda al tatto. In questa guida scopri come sceglierla, usarla e mantenerla al meglio.
Ti serve un colpo d’occhio? Scegli dimensioni adatte al tavolo, legno massello non trattato e spessore 2–3 cm. Infarina poco, fissa la tavola, pulisci a secco, asciuga subito e nutri con olio minerale alimentare. Evita ammollo, calore diretto e lavastoviglie.
Che cos’è una spianatoia e perché usarla?
È una tavola ampia e liscia, spesso con bordo di battuta, pensata per impastare e stendere. A differenza di un semplice tagliere in legno, privilegia superficie e stabilità per dare spazio a movimenti lunghi e regolari.
Il legno assorbe leggermente l’umidità, creando una micro-aderenza utile a lavorare impasti elastici; al tempo stesso è gentile con coltelli e mattarello. Per chi fa pasta fresca, la sensazione “calda” del legno aiuta a controllare farine e idratazione senza far incollare tutto.
Quali misure e materiali scegliere?
Per un tavolo standard (70–80 cm di profondità), una spianatoia di 60×40 cm è già versatile; se cucini spesso, considera 80×50 cm. Lo spessore ideale va da 2 a 3 cm per rigidità senza eccesso di peso.
Tra i legni più diffusi spicca il legno di faggio per durezza e porosità equilibrate; validi anche acero e betulla. Il bambù è diffuso, ma può prevedere colle; la noce è stabile ma più costosa: scegli in base al budget e alla manutenzione che sei disposto a fare.
Quali criteri contano davvero?
- Dimensioni utili: se impasti pagnotte o sfoglie grandi, punta ad almeno 70–80 cm di larghezza. Verifica che l’area libera sul tavolo consenta movimenti di braccia e mattarello senza urtare oggetti.
- Bordo di battuta: trattiene la tavola e protegge il bordo del tavolo. Se lavorerai energicamente, un bordo alto 2–3 cm offre presa stabile senza dare fastidio ai polsi.
- Peso e spessore: una tavola più pesante vibra meno. Uno spessore di 2–3 cm equilibra solidità e maneggevolezza; oltre i 3 cm aumenta la stabilità ma anche l’ingombro.
- Tipo di legno e venatura: faggio, acero e betulla sono ottimi per impasti. Evita legni troppo teneri o con nodi evidenti; una venatura regolare favorisce scorrimento uniforme e pulizia rapida.
- Giunzioni e colle: le tavole lamellari sono stabili, ma verifica giunti stretti e colle idonee. Se vedi microfessure, l’impasto può entrarvi rendendo più difficile l’igiene.
- Finitura superficiale: preferisci finiture a olio minerale o cera alimentare; rendono il legno meno assorbente e più facile da pulire. Evita vernici spesse che possono screpolarsi con i colpi.
- Stabilità e antiscivolo: cerca piedini in gomma o una base che “morda” il tavolo. In alternativa, un tappetino antiscivolo o due canovacci umidi creano attrito senza rovinare la superficie.
- Manutenzione e ricondizionamento: una tavola in legno massello può essere carteggiata leggermente per rinnovare la superficie. Programma oliatura periodica per mantenerla liscia e resistente all’acqua.
Come preparare il piano di lavoro
Appoggia la tavola su un piano pulito e asciutto, con il bordo di battuta verso di te, e verifica che non scivoli. Spolvera pochissima farina e distribuiscila con il palmo: evitare accumuli migliora elasticità e chiusura dell’impasto.
Quanta farina usare sul piano?
Inizia con un velo sottile: l’obiettivo è creare scorrimento, non asciugare l’impasto. Aggiungi piccole spolverate solo quando senti che aderisce troppo: è una strategia di economia di farina che preserva morbidezza e idratazione.
Come fissare la spianatoia al tavolo?
Se la superficie è lucida, un tappetino antiscivolo sotto la tavola risolve quasi sempre. In alternativa, due canovacci leggermente umidi oppure piedini in gomma aiutano l’attrito senza rovinare il tavolo.
Temperature e umidità
Lavora in un ambiente non troppo freddo e senza correnti d’aria. L’umidità influisce sull’assorbimento della farina: se l’aria è secca, l’impasto “beve” di più; se è umida, potrebbe servire meno farina.
Pulizia e manutenzione quotidiana
Dopo l’uso, rimuovi i residui con una spatola, poi passa un panno umido e asciuga subito. Evita ammollo e lavastoviglie: il legno si gonfia, si macchia e si deforma; meglio una pulizia rapida e frequente che evita ammollo.
Per nutrire il legno usa solo olio minerale per uso alimentare; applicane poche gocce e stendile con un panno, lasciando assorbire per una notte. I prodotti destinati al contatto con alimenti devono essere idonei e non cedere sostanze pericolose per il consumo.
In contesti professionali informati sulle norme HACCP e su protocolli di pulizia, disinfezione e tracciabilità adatti alla tua attività. Se lavori a casa, mantieni buone pratiche: utensili puliti, asciugatura completa e cicli di oliatura regolari.
Le attrezzature che entrano in contatto con gli alimenti devono essere mantenute in condizioni igieniche e in buono stato di manutenzione.
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Equipment should be kept in a good state of repair and maintained in a clean condition.
Passi essenziali per l’uso
- Scegli dimensioni adatte al tuo piano.
- Preferisci legno massello non trattato.
- Spolvera farina e fissa la spianatoia.
- Impasta al centro con movimenti regolari.
- Rimuovi i residui con spatola e panno.
- Pulisci a secco, poi olia periodicamente.
- Conserva in piano, lontano da fonti di calore.
Domande frequenti
Si può usare una spianatoia in bambù?
Sì, è comune e spesso lamellare. Verifica colle idonee al contatto con alimenti e assenza di delaminazioni. Manutenzione con olio minerale; se senti asperità o gonfiori, carteggia leggermente e re-olia.
Quanto deve essere grande una spianatoia per due persone?
60×40 cm copre impasti e pasta per una piccola famiglia. Se prepari sfoglie ampie (lasagne, ravioli), 80×50 cm offre comfort. Con tavoli piccoli, valuta modelli più compatti o pieghevoli.
Posso lavarla con il detersivo?
Usa un panno umido e, se necessario, una goccia di detergente neutro; risciacqua bene e asciuga subito. Evita ammollo e lavastoviglie per non deformare il legno o alterare la finitura.
Perché la spianatoia scivola e come evitarlo?
Superfici molto lisce o umide possono ridurre l’attrito. Usa tappetino antiscivolo, piedini in gomma o due canovacci leggermente umidi sotto la tavola. Evita briciole e polvere sul piano del tavolo.
Quale olio usare per nutrire il legno?
Preferisci olio minerale per uso alimentare, inodore e non irrancidisce. Evita oli da cucina (oliva, semi) che possono lasciare odori e diventare appiccicosi nel tempo.
È normale che il legno si deformi?
Piccole variazioni sono normali se il legno assorbe acqua o subisce calore. Asciuga uniformemente, riponi in piano, olia periodicamente e ruota lato di lavoro per limitare le tensioni.
In sintesi, cosa ricordare
- Scegli misure adeguate al tavolo e allo spazio.
- Prediligi legno massello e finitura a olio.
- Prepara il piano con poca farina e buon attrito.
- Pulisci a secco, asciuga e olia con prodotti idonei.
- Evita ammollo, calore e conservazione in verticale.
Una buona spianatoia non è solo un piano: è una base affidabile che rende l’impasto più controllabile e piacevole. Prenditi cura del legno con piccoli gesti regolari e, quando serve, una leggera carteggiatura per rinnovare la superficie. Così prolunghi la vita della tavola e la qualità delle tue preparazioni.
Prima di acquistare, misura il tavolo, considera gli impasti che fai più spesso e fai una prova pratica con mattarello e farina: ti chiarirà quale formato, finitura e peso funzionano davvero nella tua cucina. Una scelta consapevole evita errori e ti offre risultati costanti nel tempo.
