Se commerci con controparti UE, avrai sentito parlare di Intrastat: gli elenchi riepilogativi sugli scambi intracomunitari. Questo adempimento ha finalità statistiche e di controllo e aiuta le autorità a monitorare flussi di beni e, in molti Paesi, di servizi.

In questa guida trovi una panoramica chiara su cosa coprono gli elenchi, quando si presentano, quali dati statistici servono e come regolarizzare eventuali ritardi senza allarmismi, mantenendo un approccio pratico e rispettoso delle norme.

Intrastat riepiloga scambi intra-UE. L’obbligo e la frequenza dipendono dalle regole nazionali e dai volumi. Servono dati identificativi e statistici. In caso di errori o ritardi, si può regolarizzare con il ravvedimento operoso secondo le istruzioni ufficiali.

Che cos'è l'Intrastat e a cosa serve?

Intrastat è un sistema di raccolta informativa sugli scambi di beni, e in molti ordinamenti anche di servizi B2B, tra soggetti IVA stabiliti in Stati membri diversi. Per finalità statistiche, è coordinato a livello UE (ad esempio da Eurostat), mentre le modalità operative sono fissate a livello nazionale.

Intrastat raccoglie statistiche sul commercio di beni tra Stati membri dell’UE.

Eurostat — Glossary: Intrastat, 2024. Traduzione dall'inglese.
Vedi testo originale

Intrastat collects statistics on the trade in goods between EU Member States.

Beni vs servizi

Per i beni, gli elenchi servono a qualificare la natura dell’operazione (spedizione/arrivo), i codici merceologici e il valore statistico. Per i servizi, dove richiesto, contano la tipologia della prestazione e i valori fatturati.

Soggetti obbligati, in breve

Di norma sono coinvolti i soggetti passivi IVA che effettuano cessioni/acquisti intracomunitari. Dettagli, soglie ed esenzioni possono cambiare in base al Paese e ai volumi; conviene verificare periodicamente le istruzioni nazionali.

Quando si deve presentare l'Intrastat?

La frequenza (mensile, talvolta periodi diversi) e le scadenze dipendono dalle norme del singolo Stato. In Italia, calendario e modalità sono definiti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e possono prevedere obblighi diversi per beni e servizi in funzione dei volumi annui.

Un esempio pratico: un’azienda che supera certe soglie per le cessioni di beni potrebbe dover inviare con cadenza mensile, mentre sotto determinate soglie la frequenza può ridursi. Le regole cambiano nel tempo: mantieni un controllo ricorrente delle tue fatture intra-UE.

Punti essenziali Intrastat

  • Intrastat riepiloga scambi intra-UE B2B di beni e servizi.
  • Obblighi, soglie e frequenza sono stabiliti dalle norme nazionali.
  • I dati statistici sui beni sono spesso richiesti; per i servizi dipende.
  • Presentazione tramite portali doganali o sistemi telematici nazionali.
  • Ritardi ed errori si possono regolarizzare con ravvedimento operoso.
  • Conservare documenti a supporto per controlli e verifiche.

Quali dati statistici servono?

I dati richiesti variano per finalità e soglie. Per i beni sono tipici i codici merceologici (Nomenclatura Combinata), la quantità/massa, il valore statistico e Paese di origine/destinazione. Per i servizi, le informazioni si focalizzano sulla natura della prestazione e sugli importi.

  • Dati identificativi: partita IVA tua e del partner, Paese di stabilimento.
  • Natura dell’operazione: cessione, acquisto, reso, lavorazione, triangolazione, se previsto.
  • Classificazione: codice merce (beni) o categoria della prestazione (servizi, ove richiesto).
  • Quantità e unità di misura: massa netta o unità supplementari quando applicabili.
  • Valori: imponibile fattura e, per i beni, valore statistico secondo le istruzioni.

Esempio semplice

Se vendi macchinari a un cliente UE, dovrai indicare il codice merce, la quantità, il Paese di destinazione e il valore. Per un servizio di consulenza B2B, potresti dover classificare la prestazione e riportare l’importo fatturato.

Come funziona il ravvedimento operoso?

Se ti accorgi di un invio tardivo o di un errore, il ravvedimento operoso, previsto dall’articolo 13 del D.Lgs. 472/1997, consente di regolarizzare spontaneamente, di norma con riduzioni sanzionatorie che dipendono dal tempo trascorso e dal tipo di irregolarità.

In pratica, si predispone un invio corretto (sostitutivo o integrativo secondo le istruzioni) e si calcolano le somme dovute, applicando le riduzioni per chi regolarizza tempestivamente. La disciplina può aggiornarsi: attenersi sempre alle indicazioni ufficiali e conservare la documentazione a supporto.

Passi orientativi

  1. Individua l’errore o il ritardo, ricostruendo fatture e documenti collegati.
  2. Prepara il file corretto (sostitutivo/integrativo) secondo le specifiche tecniche vigenti.
  3. Stima gli importi dovuti per sanzioni e interessi, se previsti.
  4. Invia e archivia le evidenze: ricevute, protocolli, calcoli e giustificativi.

Quali errori evitare con l'Intrastat?

Molti problemi nascono da regole trascurate o da controlli interni deboli. Un set di buone pratiche limita richieste di chiarimenti e riduce il rischio di sanzioni.

  • Classificazione imprecisa dei beni. Un codice merce errato altera le statistiche e può generare rilievi. Mantieni un catalogo aggiornato e allinea i sistemi ERP con i codici vigenti.
  • Trascurare la natura dell’operazione. Resi, lavorazioni, triangolazioni possono richiedere codifiche specifiche. Documenta i flussi in modo chiaro e condiviso tra amministrazione e logistica.
  • Valori e quantità incongruenti. Differenze tra fatture e elenchi causano scarti. Esegui riconciliazioni mensili e prevedi controlli automatici su arrotondamenti e valute.
  • Ignorare soglie e frequenza. Cambi di volume possono far scattare obblighi diversi. Monitora gli importi intra-UE con cruscotti periodici e aggiorna le procedure.
  • Invii oltre la scadenza. L’uso di calendari condivisi e promemoria riduce i ritardi. Se accade, valuta il ravvedimento operoso per regolarizzare.
  • Documentazione non tracciata. Senza prove, è difficile rispondere a verifiche. Archivia contratti, CMR, ordini e corrispondenza a supporto delle operazioni.
  • Deleghe non presidiate. Anche con un intermediario, il responsabile resta il soggetto obbligato. Definisci SLA, controlla ricevute e verifica i file prima dell’invio.

Domande frequenti

Chi deve presentare l'Intrastat?

Di regola i soggetti passivi IVA che effettuano cessioni o acquisti intracomunitari. Soglie, esoneri e periodicità variano per Paese e nel tempo: consulta sempre le istruzioni nazionali correnti.

Intrastat riguarda anche i servizi?

In molti ordinamenti sì, per prestazioni B2B. Alcuni Paesi richiedono elenchi per i servizi con regole diverse dai beni. Verifica soglie, esenzioni e contenuti specifici nel tuo Stato.

Qual è la scadenza per l'Intrastat?

Dipende dalla normativa nazionale e dalle soglie. In Italia, storicamente è prevista una scadenza entro il mese successivo, secondo calendario ufficiale. Controlla sempre date e istruzioni aggiornate.

Cosa succede se invio in ritardo?

Possono applicarsi sanzioni amministrative. Il ravvedimento operoso, se ammesso, consente una regolarizzazione spontanea con riduzioni legate al tempo trascorso e alla tipologia di irregolarità.

Come si corregge un errore in Intrastat?

In base alle istruzioni nazionali, si effettua un invio sostitutivo o integrativo. Occorre conservare ricevute e calcoli a supporto. Segui le specifiche tecniche e le indicazioni dell’autorità competente.

Serve indicare il valore statistico?

Per i beni spesso sì, secondo regole definite (ad esempio, consegna, spese incluse/escluse). Le istruzioni spiegano quando è necessario e come calcolarlo correttamente.

In sintesi operativa

  • Intrastat ha finalità statistiche e di controllo sugli scambi intra-UE.
  • Obblighi e scadenze variano: verifica sempre le istruzioni nazionali.
  • Dati richiesti: identificativi, natura operazione, codici merceologici e valori.
  • Ritardi: possibile regolarizzare con ravvedimento operoso, secondo le regole vigenti.
  • Organizza processi e controlli per ridurre errori e richieste di chiarimenti.

Conoscere struttura, soglie e tempistiche degli elenchi Intrastat ti aiuta a prevenire errori e a rispondere rapidamente a eventuali rilievi. Mantieni un calendario condiviso, presidia i dati statistici e prevedi riconciliazioni periodiche tra fatture e riepiloghi, così da ridurre i rischi e migliorare la qualità informativa.

Quando emergono dubbi o cambi normativi, consulta le istruzioni ufficiali e valuta un confronto con il tuo consulente. Una gestione ordinata dei documenti e dei processi interni rende più semplice ogni verifica e ti permette di dedicare tempo allo sviluppo del business, senza sorprese.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
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