Nel linguaggio di cantiere e di officina, le chiusure doppie indicano soluzioni in cui la porta o il serramento si blocca con due azioni o due punti distinti. A volte coincidono con la doppia mandata, altre con sistemi a più punti, talvolta con un cilindro europeo e scrocchi ausiliari. Capire termini, differenze e regole aiuta a scegliere con criterio e a dialogare meglio con il proprio serramentista.

In breve: per “chiusure doppie” si intende una famiglia di meccanismi (doppia mandata, scrocco + catenaccio, multipunto) con finalità di sicurezza e tenuta. Le norme europee chiariscono linguaggio, prove e prestazioni; in alcuni casi si applica la marcatura CE. Qui trovi definizioni, differenze e casi d’uso.

Che cosa rientra nelle “chiusure doppie”?

Con questa espressione si descrivono soluzioni in cui la porta si assicura con due elementi attivi: per esempio scrocco + catenaccio, oppure due mandate dello stesso meccanismo. In ambito residenziale si trovano serrature a doppia mandata, multipunto con aste, e varianti con chiave a mappa o cilindro europeo.

Il concetto non è un marchio o un modello unico: è un’area funzionale. Per chiarezza, conviene distinguere fra: componenti (serratura, cilindro, aste), azioni (mandate), e prestazioni attese (tenuta al vento, resistenza all’effrazione). Questa distinzione aiuta a leggere le schede tecniche e a non confondere il numero di mandate con la classe di sicurezza.

Quali norme europee si applicano?

Le norme tecniche descrivono prove e prestazioni dei componenti, così da usare lo stesso vocabolario fra cliente, produttore e installatore. I riferimenti più frequenti riguardano serrature, cilindri e, a livello di porta, la resistenza all’effrazione.

Serrature e chiavistelli – serrature azionate meccanicamente – requisiti e metodi di prova.

CEN — EN 12209:2016, 2016. Tradotto dall'inglese.
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Locks and latches – Mechanically operated locks and latches – Requirements and test methods.

Standard principali

UNI EN 12209: definisce requisiti e prove per serrature meccaniche (durabilità, forza operativa, sicurezza). Non assegna di per sé una “classe antieffrazione”, ma caratterizza il componente. Spesso è citata insieme alle schede di serrature per porte interne ed esterne.

UNI EN 1303: interessa i cilindri (spesso chiamati “cilindri europei”), con classificazioni per resistenza alla foratura, alla manipolazione e durabilità. È rilevante se si sceglie fra cilindri a profilo europeo o soluzioni con chiave a mappa.

EN 1627–1630: riguarda la porta (sistema) e ne valuta la resistenza all’effrazione in classi RC. Importante: la classe RC non dipende dalla sola serratura; conta l’insieme (anta, telaio, fissaggi, vetri, ferramenta).

EN 1125 ed EN 179: si applicano ai dispositivi antipanico e di emergenza. Per tali prodotti esistono requisiti di prestazione e, in contesti previsti, obblighi di marcatura CE legati al quadro dei prodotti da costruzione.

Qual è la differenza tra doppia mandata e multipunto?

La doppia mandata indica l’azione di girare la chiave due volte per estendere completamente il catenaccio della stessa serratura. Il multipunto, invece, attiva più punti di chiusura lungo il lato della porta (per esempio, perno centrale e aste superiori/inferiori). Entrambe possono colloquialmente rientrare nelle “chiusure doppie”, ma non sono la stessa cosa.

Un sistema a doppia mandata aumenta la profondità del catenaccio principale, utile per gioco porta e stabilità. Un multipunto distribuisce lo sforzo su più punti, migliorando tenuta e antideformazione. La resistenza all’effrazione dipende comunque dalla qualità di serratura e cilindro, dall’installazione e dalla porta nel suo insieme; due mandate non equivalgono automaticamente a un livello RC superiore.

Requisiti di conformità e marcature

Le “chiusure doppie” non sono una categoria normativa autonoma: a essere classificati sono i componenti (serrature, cilindri, accessori) e, soprattutto, il serramento completo. In alcuni ambiti la marcatura CE è obbligatoria (ad esempio per barre antipanico secondo EN 1125/EN 179), poiché rientrano nel quadro del Regolamento Prodotti da Costruzione.

Per orientarsi, può aiutare una checklist pratica di conformità e scelta.

  • Definisci l’uso previsto. Per una porta d’appartamento servirà comfort e praticità; per un accesso condominiale, robustezza e facilità di esodo. Una scelta mirata evita sovra- o sotto-specifiche.
  • Verifica la norma del componente. Una serratura conforme a UNI EN 12209 o un cilindro a UNI EN 1303 offrono parametri comparabili (durabilità, sicurezza, corrosione). Non è un bollino “antifurto”, ma un linguaggio comune.
  • Valuta il sistema porta. La classe di resistenza all’effrazione (EN 1627–1630) si ottiene testando il pacchetto completo. Una buona serratura non compensa un fissaggio debole o un vetro non adeguato.
  • Controlla il cilindro. Anti-bumping, anti-trapano, anti-picking sono funzioni comuni nei cilindri europei; chiedi la classe secondo UNI EN 1303 e la disponibilità di duplicazione controllata delle chiavi.
  • Accertati della marcatura CE quando prevista. I dispositivi antipanico (EN 1125) e di emergenza (EN 179) richiedono marcatura e documentazione di prestazione. La presenza del marchio non sostituisce l’installazione corretta.
  • Documenti e tracciabilità. Schede tecniche, dichiarazioni del produttore e certificati aiutano manutenzione e responsabilità. Conservali con il libretto dell’edificio.
  • Installazione e manutenzione. Una serratura a regola d’arte richiede scassi precisi, viti adeguate e registrazioni periodiche. Parti usurate riducono prestazioni e sicurezza; prevedi controlli programmati.
  • Coinvolgi un serramentista qualificato. Può valutare tolleranze, flessioni del telaio e proporre soluzioni (doppia mandata, multipunto, contropiastre) coerenti con normative e uso reale.

Quando richiederle: casi pratici

La richiesta di “chiusure doppie” nasce da esigenze diverse. In abitazioni, la doppia mandata con cilindro europeo offre un equilibrio fra praticità e protezione; in portoni di ingresso, un multipunto limita le deformazioni in stagioni ventose. In locali aperti al pubblico, i dispositivi antipanico abbinano sicurezza all’uscita rapida.

Nelle porte tecniche (locali impianti, vani scala, accessi a coperture), la scelta dipende anche da requisiti aggiuntivi: resistenza al fuoco, controllo accessi, ambiente salino. In un condominio, per esempio, un portone con UNI EN 12209 e cilindro a profilo europeo di buona classe, coordinato con chiudiporta e controplacca, offre coerenza fra uso intensivo e affidabilità.

Punti normativi essenziali

  • Le chiusure doppie non equivalgono sempre a serrature multipunto.
  • UNI EN 12209 definisce i requisiti meccanici delle serrature.
  • UNI EN 1303 copre i cilindri europei e le prove di sicurezza.
  • EN 1627–1630 valutano la resistenza all’effrazione della porta.
  • La marcatura CE è obbligatoria per dispositivi antipanico EN 179/1125.
  • Consulta un serramentista qualificato per casi particolari o dubbi.

Domande frequenti

Le chiusure doppie sono obbligatorie per legge?

No: non esiste un obbligo generale legato al nome “chiusure doppie”. Gli obblighi riguardano categorie e contesti specifici (per esempio dispositivi antipanico) e le prestazioni richieste alla porta di insieme.

La doppia mandata aumenta la sicurezza rispetto a una sola?

Aumenta la profondità del catenaccio e può migliorare stabilità e tenuta. Tuttavia la resistenza all’effrazione dipende da porta, serratura, cilindro e posa; due mandate non sostituiscono un sistema certificato RC.

Che differenza c’è tra chiave a mappa e cilindro europeo?

La chiave a mappa aziona meccanismi interni tradizionali; il cilindro europeo usa un profilo standardizzato con perni. Quest’ultimo consente funzioni come duplicazione controllata e varie classi secondo UNI EN 1303.

Che cosa indicano le classi EN 1627–1630 (RC)?

Sono livelli di resistenza all’effrazione della porta completa, da RC1 a RC6. Il test considera attrezzi, tempi e procedure. La classe RC non si ricava dalla sola serratura o dal solo cilindro.

Quando serve la marcatura CE?

Per categorie specifiche previste dal quadro dei prodotti da costruzione, ad esempio per dispositivi antipanico (EN 1125) e di emergenza (EN 179). Per altri componenti occorre verificare la relativa normativa di prodotto.

A chi posso rivolgermi per una scelta corretta?

Coinvolgi un serramentista qualificato e, per cantieri complessi, un progettista. Valutare insieme uso, norme pertinenti e documenti di conformità riduce errori e future manutenzioni non previste.

Riepilogo e prossimi passi

  • Chiusure doppie: definizione e varianti (doppia mandata, multipunto).
  • Standard principali: UNI EN 12209, EN 1303, EN 1627–1630.
  • CE obbligatoria solo per categorie specifiche (es. antipanico).
  • Scelta guidata da destinazione d’uso e requisito antieffrazione.
  • Verifica con progettista o serramentista e documenta la conformità.

Se stai valutando una porta nuova o la sostituzione della ferramenta, chiarisci obiettivi (comodità, resistenza, tenuta) e chiedi prove e norme dichiarate. Un professionista potrà proporre una doppia mandata oppure un multipunto in base alla destinazione d’uso, curando i dettagli di posa e allineando il sistema alle esigenze reali.

Questa guida offre informazioni generali e non sostituisce verifiche tecniche o progettuali. Per casi specifici, confronta le esigenze con un serramentista e con il progettista dell’edificio, conservando schede, dichiarazioni e manuali. Una scelta consapevole oggi riduce interventi domani e rende più affidabile l’intero serramento.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
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