La marcatura CE è il simbolo che attesta la conformità di un prodotto alla normativa europea applicabile. Spesso chiamata “marchio CE”, non indica qualità commerciale ma conformità e sicurezza. In questa guida chiara e pratica spieghiamo cos’è, quando è necessaria e quali documenti dimostrano la valutazione di conformità.

La marcatura CE si applica solo ai prodotti coperti da specifiche norme UE. Serve una valutazione di conformità, documentazione tecnica e una dichiarazione UE. Il fabbricante è responsabile; importatori e distributori verificano e tracciano. Non è un marchio di qualità o di origine.

Quando è obbligatoria la marcatura CE per prodotti e macchinari?

La marcatura CE è obbligatoria solo quando un prodotto rientra nell’ambito di una normativa di armonizzazione dell’Unione europea (ad esempio giocattoli, apparecchi elettrici, macchine, dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici, ascensori e molto altro). La Guida Blu dell’UE offre una definizione chiara del suo significato e delle responsabilità connesse.

Se il tuo prodotto non è coperto da un atto di armonizzazione dell’UE, non devi (e non puoi) apporre il simbolo CE. Se invece è coperto, la marcatura è uno dei requisiti per immetterlo legalmente sul mercato dello Spazio economico europeo. In pratica, la marcatura CE funziona come un “passaporto” regolatorio che facilita la libera circolazione dei prodotti nel mercato interno.

Quali sono i passaggi per ottenere la marcatura CE?

Il percorso varia in base al prodotto e alla normativa applicabile, ma lo schema logico è simile.

Targa di certificazione CE su scafo di vela Beneteau Oceanis 46
Targa CE applicata su uno yacht a vela. · PaterMcFly · CC0 1.0 Public Domain Dedication · File:CE-Zertifizierungsplakette.jpg

Ecco una traccia operativa utile per orientarsi.

  1. Identifica la normativa applicabile. Verifica quali direttive o regolamenti UE coprono il prodotto. Attenzione alle definizioni: piccole differenze tecniche possono cambiare l’atto applicabile e gli allegati pertinenti.
  2. Mappa i requisiti essenziali. Leggi gli allegati tecnici e gli obblighi. Le norme armonizzate offrono presunzione di conformità: adottarle semplifica la dimostrazione, ma non è sempre l’unica via percorribile.
  3. Scegli i moduli di valutazione della conformità. A seconda del rischio e della normativa, potresti fare autocertificazione o coinvolgere un organismo notificato. La scelta del modulo incide su tempi e costi.
  4. Prepara la documentazione tecnica. Raccogli disegni, analisi dei rischi, risultati dei test, manuali, etichettatura e ogni evidenza che dimostri la conformità. Mantieni tracciabilità di modifiche e versioni.
  5. Redigi la dichiarazione UE di conformità. È una dichiarazione legale del fabbricante. Deve riportare riferimenti normativi esatti, dati del prodotto e dell’operatore economico responsabile.
  6. Apponi la marcatura CE in modo visibile, leggibile e indelebile. Segui le regole dimensionali e di proporzioni indicate dagli atti applicabili e dagli allegati tecnici.
  7. Organizza sorveglianza post‑immissione e aggiornamenti. Monitora feedback, reclami, incidenti, aggiornamenti normativi e revisioni di norme. La conformità è un processo continuo, non un evento unico.

Punti chiave essenziali

  • La marcatura CE indica conformità alle norme UE applicabili.
  • È obbligatoria solo per prodotti coperti da normativa armonizzata.
  • Il fabbricante resta responsabile della conformità e della dichiarazione UE.
  • Non è un marchio di origine o di qualità commerciale.
  • Importatori e distributori hanno obblighi di verifica e tracciabilità.
  • La documentazione tecnica va conservata secondo i termini di legge.

Quali prodotti non richiedono la marcatura CE?

Molti beni non rientrano in atti di armonizzazione e quindi non devono riportare il simbolo CE. Esempi tipici sono alimenti e bevande, cosmetici, prodotti farmaceutici, prodotti chimici in quanto tali (disciplinati da regole diverse), opere d’arte e beni d’antiquariato. Anche prodotti su misura privi di commercializzazione generalizzata possono ricadere in casi particolari.

Se un prodotto non è coperto da una normativa che prevede la marcatura CE, apporla sarebbe improprio e potenzialmente fuorviante. In questi casi si applicano comunque le leggi nazionali generali (per esempio su sicurezza dei prodotti, etichettatura o responsabilità), ma non si usa il simbolo CE come prova di conformità.

  • Alimenti e bevande: seguono regole di sicurezza alimentare, non la marcatura CE.
  • Cosmetici: hanno requisiti propri (dossier cosmetico, etichettatura specifica).
  • Prodotti chimici: rientrano in regimi come REACH/CLP, non nel CE come marcatura.
  • Arredi semplici privi di componenti elettrici: nessun atto CE tipico, salvo casi speciali.
  • Opere uniche d’arte/antiquariato: non esiste un “CE” per l’unicità del pezzo.

Quali documenti servono e chi è responsabile?

Per i prodotti coperti da normativa, la colonna portante è la dichiarazione UE di conformità affiancata dal fascicolo tecnico. La scelta dei moduli di valutazione della conformità, l’uso di norme armonizzate e l’eventuale coinvolgimento di un organismo notificato completano il quadro.

Marchio CE stilizzato su sfondo neutro in formato vettoriale
Logo ufficiale CE in rappresentazione vettoriale. · MatthiasDD · Public domain (PD-textlogo) · File:Conformité Européenne (logo).svg

Dichiarazione UE di conformità (DoC)

È una dichiarazione legale del fabbricante: riporta gli atti applicabili, le norme tecniche (se adottate), i dati del prodotto e la persona autorizzata a firmare. Deve essere coerente con il prodotto messo in commercio e aggiornata se cambiano progetto o atti normativi.

Fascicolo tecnico

Raccoglie le evidenze della conformità: analisi dei rischi, schemi, prove e rapporti, manuali, etichettatura, disegni e calcoli. La gestione documentale deve garantire tracciabilità e disponibilità alle autorità di vigilanza per il periodo prescritto.

Ruoli degli operatori economici

Il fabbricante progetta e dichiara la conformità; il mandatario può rappresentarlo nell’UE; l’importatore verifica che il prodotto proveniente da paesi terzi sia conforme e correttamente marcato; il distributore controlla che documenti e marcature siano presenti. Il quadro degli obblighi è armonizzato dal Regolamento (UE) 2019/1020, in applicazione dal 16 luglio 2021.

Per i macchinari, la disciplina evolve: il Regolamento (UE) 2023/1230 sostituisce gradualmente la Direttiva 2006/42/CE, con applicazione prevista a partire dal 20 gennaio 2027. È importante monitorare transizioni e requisiti specifici del settore.

Errori comuni e controlli pratici

  • Confondere qualità e conformità. La marcatura CE non è un attestato di “qualità premium”, ma di conformità ai requisiti essenziali previsti dalla legge.
  • Apporre il simbolo su prodotti non coperti. Può indurre in errore e integrare una non conformità. Verifica sempre l’ambito degli atti applicabili prima di marcare.
  • Dichiarazioni vaghe o incoerenti. Evita riferimenti generici; cita atti e versioni corrette. Se usi norme armonizzate, indica i numeri esatti e la data.
  • Trascurare aggiornamenti. Nuovi regolamenti, norme o interpretazioni possono cambiare gli obblighi. Pianifica una sorveglianza normativa periodica.
  • Documentazione incompleta. Il fascicolo tecnico deve “raccontare” come e perché il prodotto è conforme. Mantieni prove, foto, schemi, rapporti di prova.
  • Etichetta non conforme. Marcatura poco visibile o proporzioni errate sono errori frequenti. Prevedi un controllo grafico prima della produzione.

Domande frequenti

La marcatura CE è obbligatoria per tutti i prodotti?

No. È richiesta solo per prodotti rientranti in atti di armonizzazione dell’UE (ad esempio macchine, giocattoli, apparecchi elettrici). Se il prodotto non è coperto da tali atti, non si appone il simbolo CE.

Chi rilascia la marcatura CE?

Nessuno “rilascia” la marcatura. È il fabbricante che la appone sotto la propria responsabilità, dopo la valutazione di conformità. In alcuni casi interviene un organismo notificato per verifiche specifiche.

Quanto dura la validità della marcatura CE?

Non esiste una scadenza prestabilita. La marcatura resta valida finché il prodotto rimane invariato e continua a rispettare gli atti applicabili. Aggiornamenti di progetto o norma possono richiedere revisioni.

La marcatura CE sostituisce certificazioni nazionali?

No. La marcatura CE consente la libera circolazione nel mercato interno ma non sostituisce altri regimi che possono applicarsi (es. metrologia legale, requisiti ambientali o di sicurezza sul lavoro).

Marcatura CE e marchio UKCA sono equivalenti?

No, sono sistemi distinti. Il Regno Unito usa UKCA per il proprio mercato. Le regole di accettazione e transizione possono variare: è opportuno verificare sempre gli aggiornamenti ufficiali prima di esportare.

Come si dimostra la conformità in dogana?

Di solito servono dichiarazione UE di conformità, etichettatura corretta e, se richiesto, prove e rapporti di prova. L’importatore deve assicurare tracciabilità e che la marcatura CE e i documenti siano disponibili su richiesta.

In sintesi operativa

  • La marcatura CE vale solo per prodotti coperti da norme UE.
  • Il fabbricante guida la conformità; altri operatori verificano e tracciano.
  • Serve documentazione tecnica e una dichiarazione UE coerente con gli atti applicabili.
  • Non confondere la marcatura CE con qualità, origine o approvazioni nazionali.

La marcatura CE è un linguaggio comune che rende comprensibili requisiti e responsabilità nell’UE. Concentrati su tre pilastri: identificare l’atto applicabile, dimostrare la conformità con evidenze tecniche credibili, redigere documenti coerenti. Con un sistema di gestione snello e un controllo grafico accurato, ridurrai tempi e rilavorazioni.

Se un passaggio non è chiaro, consulta fonti ufficiali e, quando necessario, il supporto di professionisti qualificati. Evita scorciatoie: una marcatura corretta tutela gli utenti, facilita i controlli e protegge la reputazione del tuo prodotto nel mercato interno.

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