La donazione è un contratto con cui un soggetto arricchisce un altro senza corrispettivo, per spirito di liberalità. In questa panoramica spieghiamo definizione, forma dell’atto pubblico, effetti, cause di revoca e interazioni con l’eredità, usando esempi semplici e un linguaggio accessibile.
In Italia la donazione è un trasferimento gratuito che richiede regole formali stringenti. Di norma serve atto pubblico con due testimoni; esistono eccezioni per beni di modico valore. La revoca è possibile solo in casi tipici e può incidere sulle quote degli eredi legittimari.
Quali requisiti servono per la donazione?
La donazione presuppone capacità delle parti, animus donandi (intenzione di liberalità), oggetto determinato e accettazione del donatario. La regola generale impone atto pubblico con due testimoni; in difetto il contratto è nullo.
La donazione è il contratto col quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l'altra disponendo in suo favore di un diritto o assumendo un'obbligazione.
Elementi essenziali e soggetti
- Donante: dispone del proprio patrimonio per liberalità e deve avere capacità di agire.
- Donatario: accetta l’attribuzione; l’accettazione può essere contestuale o separata ma deve risultare da atto idoneo.
- Oggetto: beni o diritti presenti e determinati; non sono ammissibili beni futuri.
- Causa: liberalità; non c’è corrispettivo, ma è possibile un onere (donazione modale).
Quando è nulla o annullabile la donazione?
È nulla la donazione priva della forma richiesta, con oggetto illecito o impossibile, o che coinvolge beni futuri. È annullabile per vizi del consenso (errore, violenza, dolo) o incapacità naturale del donante al momento dell’atto, nei limiti previsti dalla legge.
Casi tipici di invalidità
- Difetto di forma: mancanza di atto pubblico e testimoni quando richiesti comporta nullità.
- Condizione illecita: apporre un onere contrario a norme imperative rende nulla la clausola e, in casi gravi, l’intera donazione.
- Errore essenziale: su identità del bene o persona può portare ad annullamento se provato nei termini.
Quali sono le forme e le eccezioni?
La forma ordinaria è l’atto pubblico. Esistono eccezioni e varianti che il diritto riconosce per ragioni pratiche, purché rispettino limiti e finalità della liberalità.
Tipi frequenti e particolarità
- Donazione di modico valore: per beni mobili di valore modesto rispetto alle condizioni del donante, è valida senza atto pubblico se c’è consegna effettiva.
- Donazione manuale: trasferimento immediato di un bene mobile mediante traditio; richiede effettiva consegna e proporzione al patrimonio del donante.
- Donazione modale: è possibile imporre un onere al donatario (es. manutenzione di un bene comune) purché l’onere non snaturi la gratuità.
- Donazione indiretta: liberalità realizzata con schemi diversi (es. pagamento del prezzo di un immobile a favore di un terzo), soggetta a limiti e tracciabilità dell’intento liberale.
- Riserva di usufrutto: il donante trattiene l’usufrutto e trasferisce la nuda proprietà; strumento diffuso nella pianificazione patrimoniale.
- Trust e vincoli di destinazione: possono perseguire finalità di tutela o segregazione; in Italia sono riconosciuti se conformi a leggi applicabili e convenzioni internazionali.
- Accettazione separata: la donazione produce effetti solo quando l’accettazione del donatario perviene al donante o è comunque conoscibile.
- Donazione remuneratoria: mossa da riconoscenza o meriti del beneficiario; resta una liberalità se manca il sinallagma.
Come funziona la revoca della donazione?
La donazione può essere revocata nei casi previsti dalla legge, principalmente per ingratitudine o per sopravvenienza di figli. La revoca per ingratitudine riguarda comportamenti gravemente offensivi del donante; la sopravvenienza tutela la nuova genitorialità.
Effetti, termini e limiti
- Termini: le azioni di revoca hanno scadenze precise; trascorsi, il diritto si estingue.
- Effetti restitutori: la revoca tende a ripristinare la situazione precedente, con tutele per terzi di buona fede.
- Esclusioni: non si revoca la donazione di modico valore o quando il donante ha perdonato i fatti rilevanti.
Aspetti essenziali
- Contratto a titolo gratuito tra donante e donatario.
- Serve atto pubblico con due testimoni, salvo modico valore.
- Revoca ammessa per ingratitudine o sopravvenienza di figli.
- Beni futuri e condizioni illecite la rendono nulla.
- Incide su legittima: collazione e riduzione possibili.
- Imposte e costi variano per grado di parentela.
Qual è l'impatto su eredità e legittimari?
Le donazioni possono incidere sulla quota di legittima spettante a coniuge e parenti stretti. Due istituti chiave bilanciano gli interessi: la collazione (riunione fittizia delle liberalità ricevute) e l’azione di riduzione, quando la legittima è lesa.
Collazione e dispensa
Gli eredi legittimari che accettano l’eredità possono essere tenuti alla collazione delle donazioni ricevute in vita. La dispensa da collazione può limitare l’obbligo, ma non consente di violare i diritti dei legittimari.
Riduzione e tutela dei terzi
L’azione di riduzione mira a reintegrare la quota di legittima riducendo donazioni e disposizioni lesive. I terzi acquirenti da donatari possono beneficiare di protezioni se ricorrono condizioni di buona fede e trascrizione tempestiva.
Quali costi e imposte considerare?
Oltre alle spese notarili e ai costi di eventuali perizie o volture, la donazione può essere soggetta a imposta sulle donazioni e ad imposte ipotecarie e catastali, con regole che variano in base al valore e al grado di parentela. Le normative fiscali cambiano nel tempo; questa è una sintesi generale non sostitutiva di consulenza.
Domande frequenti
Cos'è una donazione di modico valore?
È una liberalità di beni mobili di valore proporzionato alle condizioni economiche del donante. Può perfezionarsi senza atto pubblico, purché vi sia consegna effettiva del bene.
Si può donare un bene futuro?
No, la donazione di beni futuri è nulla. La legge richiede un oggetto presente e determinato; restano possibili schemi diversi, se leciti, che non richiedono trasferimento immediato di beni inesistenti.
Chi paga le spese dell'atto di donazione?
In prassi, i costi notarili e accessori sono sostenuti dal donatario, salvo diverso accordo. Restano dovute le imposte applicabili e i costi tecnici collegati al tipo di bene trasferito.
Si può revocare una donazione per ingratitudine?
Sì, nei casi previsti dalla legge (atti gravi contro la persona o il patrimonio del donante). L’azione è soggetta a termini e non riguarda le donazioni di modico valore.
La donazione può essere impugnata dai legittimari?
Se la donazione lede la quota di legittima, i legittimari possono esperire l’azione di riduzione, nei tempi e modi stabiliti, per reintegrare i loro diritti successori.
Qual è la differenza tra donazione diretta e indiretta?
La donazione diretta trasferisce il bene con l’atto stesso; quella indiretta realizza l’effetto di liberalità tramite altro negozio (es. pagamento del prezzo). Le regole applicabili possono differire.
In sintesi operativa
- La donazione è un contratto di liberalità con forma solenne.
- L’atto pubblico con testimoni è la regola, con rare eccezioni.
- Revoca possibile solo per ingratitudine o sopravvenienza di figli.
- Può incidere sulla legittima: collazione e riduzione tutelano gli eredi.
- Costi e imposte dipendono da valori e legami familiari.
La donazione è uno strumento utile per organizzare trasferimenti gratuiti, ma richiede attenzione a forma, effetti e limiti. Le regole su revoca e tutela dei legittimari bilanciano libertà del donante e diritti familiari. Per casi concreti, occorre valutare documenti, valori e tempistiche con supporto professionale qualificato.
Questa guida offre informazioni generali per orientarsi tra nozioni, eccezioni e impatti successori della donazione. Verifica sempre il testo di legge vigente e le prassi applicabili al tuo caso, soprattutto quando sono coinvolti immobili, imposte e terzi acquirenti.
