Per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica coppia di credenziali, esiste un sistema dedicato. Il SPID è la identità digitale che consente un’autenticazione sicura e riconosciuta presso molte piattaforme pubbliche e, in parte, private. In questa guida scopri come funziona, i livelli di sicurezza e l’attivazione con PosteID.

Cos’è, come ottenerlo e dove usarlo: questa guida spiega SPID in modo semplice, dai livelli di sicurezza ai passaggi con PosteID, fino all’aggiornamento delle credenziali e alla gestione dei dispositivi, con esempi pratici e indicazioni imparziali.

Quali sono i livelli di sicurezza di SPID?

SPID prevede tre livelli di sicurezza pensati per graduare il rischio e l’affidabilità dell’accesso. La definizione dei livelli e delle modalità di autenticazione deriva dalle Linee guida nazionali e dallo schema normativo che disciplina l’identità digitale in Italia.

Il livello 1 richiede utente e password ed è adatto a servizi informativi o a basso rischio. Il livello 2 aggiunge la autenticazione a due fattori (per esempio un codice OTP via app o SMS) ed è quello più usato per la maggior parte dei servizi. Il livello 3 prevede dispositivi o certificati qualificati e si applica a operazioni con requisiti di protezione elevati.

Che cosa cambia tra i livelli

I livelli non cambiano il contenuto del servizio, ma il modo con cui dimostri di essere tu. Aumentando il livello, aumentano i controlli: dalla sola password, alla verifica a due fattori, fino a strumenti qualificati. Questo approccio si allinea al quadro europeo di fiducia digitale definito dal Regolamento eIDAS.

Esempio pratico

Per consultare una pratica, può bastare il livello 1. Per presentare una domanda a un ente, di solito serve il livello 2. Per firmare un atto con valore legale, alcuni servizi richiedono il livello 3. Il quadro giuridico alla base di SPID è stato introdotto dal DPCM 24 ottobre 2014, che ne ha stabilito finalità e attori.

Come si richiede SPID con PosteID?

La procedura è simile tra i diversi fornitori accreditati; cambia soprattutto il metodo di riconoscimento e gli strumenti messi a disposizione. Con PosteID (servizio di Poste Italiane) l’attivazione è in genere guidata via app o web, con controlli graduali per sicurezza e accuratezza.

Documenti necessari

Prepara un documento d’identità valido, la tessera sanitaria (o codice fiscale), un numero di cellulare personale e una casella e‑mail attiva. Potrebbero servirti anche fotocamera o microfono per il riconoscimento da remoto.

  1. Registrazione dell’account. Crei le credenziali e accetti l’informativa sul trattamento dei dati. Verifica subito e‑mail e cellulare per assicurare che i contatti siano effettivamente tuoi.

  2. Scelta del riconoscimento. Puoi selezionare opzioni online (video, CIE, passaporto elettronico) o in presenza presso sportelli abilitati. Scegli quella più comoda in base a tempi e strumenti disponibili.

  3. Caricamento dei documenti. L’app guida nella cattura di foto nitide e nell’inquadratura del volto. Se l’immagine non è leggibile, la piattaforma richiede nuovo invio per evitare errori di trascrizione.

  4. Verifica e controlli. I dati vengono confrontati con le informazioni riportate nei documenti. In caso di incongruenze, ti viene chiesto un aggiornamento; questa fase evita attivazioni con dati non corretti.

  5. Abilitazione dei fattori di sicurezza. Attivi l’app e scegli il metodo di secondo fattore, di solito un codice OTP o una notifica push. Questo passaggio rende l’accesso più robusto senza complicare troppo l’esperienza.

  6. Conferma e rilascio. Ricevi notifica dell’esito e puoi accedere ai primi servizi. In genere, ti viene consigliato un test di accesso a un portale pubblico per verificare che tutto funzioni.

  7. Conservazione e aggiornamenti. Salva i codici di recupero e tieni l’app aggiornata. È buona norma rivedere periodicamente le impostazioni di sicurezza, soprattutto se cambi smartphone.

Alternative ai tempi di attesa

Se hai la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), alcuni provider consentono un riconoscimento più rapido. In alternativa, è possibile effettuare il riconoscimento in ufficio abilitato; tempi e modalità variano secondo il fornitore.

Dove si usa SPID e per quali servizi?

SPID serve per accedere a moltissimi servizi della Pubblica Amministrazione e ad alcuni servizi privati che hanno scelto di integrarlo. In ambito europeo, l’identità digitale si inserisce nel quadro di interoperabilità definito dal Regolamento eIDAS, facilitando l’accesso transfrontaliero quando supportato.

Servizi pubblici più comuni

  • Tributi e pagamenti. Puoi consultare posizioni debitorie, scaricare avvisi e pagare nei portali abilitati. L’uso di SPID riduce errori di identificazione e semplifica la storia delle operazioni.

  • Scuola e università. Iscrizioni, graduatorie e servizi didattici spesso richiedono accesso forte. Questo limita accessi indebiti e tutela i dati degli studenti e delle famiglie.

  • Previdenza e lavoro. Portali per contributi, domande e comunicazioni permettono procedure a distanza. La verifica dell’identità garantisce che solo il titolare gestisca pratiche personali.

  • Sanità. Referti, prenotazioni e fascicolo sanitario elettronico utilizzano livelli adeguati di sicurezza. L’accesso controllato tutela informazioni particolarmente sensibili.

  • Servizi comunali. Cambio di residenza, anagrafe e certificati online diventano più rapidi. Con SPID eviti file allo sportello e mantieni una traccia delle richieste inviate.

  • Imprese e professionisti. Sportelli unici, pratiche SUAP e registri sono spesso accessibili con SPID. L’identità digitale abilita deleghe e accessi controllati secondo ruoli e profili.

Privati aderenti

Alcune banche, utility, assicurazioni e piattaforme digitali permettono l’accesso con SPID. La scelta è volontaria e i livelli di autenticazione sono stabiliti in base al rischio del servizio offerto.

Fatti rapidi su SPID

  • SPID è l’identità digitale pubblica italiana per l’accesso ai servizi online.
  • Tre livelli di sicurezza, con autenticazioni via password, OTP e dispositivi qualificati.
  • Provider accreditati dall’AgID, tra cui PosteID di Poste Italiane.
  • Utilizzabile su servizi pubblici e su alcuni privati aderenti.
  • Rilascio base gratuito; possibili costi per metodi di riconoscimento facoltativi.
  • Credenziali e dispositivi si gestiscono dall’area personale del provider.

Come aggiornare SPID e gestire i dispositivi?

Nel tempo potresti cambiare telefono, perdere l’accesso all’e‑mail o voler aumentare la protezione dell’account. Queste operazioni si fanno nell’area riservata del provider, con controlli che evitano modifiche non autorizzate e mantengono coerenti i dati personali.

Recupero credenziali

Se dimentichi la password, segui la procedura guidata di recupero e imposta un codice forte. In caso di cambio numero, aggiorna il secondo fattore per continuare a ricevere codici OTP o notifiche.

Revoca e sospensione

Se sospetti un uso improprio, revoca temporaneamente l’accesso dai dispositivi associati. In seguito, esegui una verifica completa dei log e reimposta le chiavi di sicurezza: è una buona norma per ridurre rischi futuri.

Domande frequenti

Posso avere più SPID con provider diversi?

Sì, puoi attivare più identità digitali con fornitori differenti. Ricorda però di gestire con cura ogni set di credenziali e di mantenere aggiornati i dispositivi associati.

SPID è gratuito?

Il rilascio e l’uso dell’identità sono in genere gratuiti. Alcuni metodi di riconoscimento facoltativi o servizi aggiuntivi possono prevedere costi a discrezione del fornitore.

CIE o SPID: quale usare?

Dipende dal servizio e dagli strumenti che possiedi. SPID è molto diffuso; la CIE è ottima se hai il PIN e uno smartphone o lettore NFC compatibile.

Cosa fare se cambio smartphone?

Accedi all’area personale del provider e associa il nuovo dispositivo prima di disattivare il vecchio. Aggiorna subito il metodo OTP e verifica le notifiche push.

Posso delegare qualcuno a operare per me?

Molti servizi prevedono deleghe o procure digitali. La gestione e i limiti delle deleghe dipendono dal singolo servizio: verifica le regole sul portale interessato.

SPID funziona anche all’estero?

Alcuni servizi transfrontalieri possono riconoscere identità nazionali in base al quadro eIDAS. La disponibilità pratica dipende dall’ente erogatore e dal supporto implementato.

In sintesi operativa

  • Tre livelli graduano la sicurezza: password, 2FA e dispositivi qualificati.
  • PosteID guida l’attivazione con passaggi chiari e verifica dei documenti.
  • SPID sblocca l’accesso a molti servizi pubblici e a privati aderenti.
  • Gestisci password, OTP e dispositivi dall’area riservata del provider.
  • In caso di dubbi, sospendi l’accesso e aggiorna subito le credenziali.

SPID nasce per semplificare l’accesso a molti servizi, mantenendo un equilibrio fra praticità e protezione dei dati. Conoscere i livelli di sicurezza e impostare correttamente i fattori di verifica ti aiuta a usare l’identità digitale in modo consapevole e proporzionato al rischio.

Evita di riutilizzare password, conserva i codici di recupero in un luogo sicuro e controlla periodicamente i dispositivi associati. Se noti attività insolite, intervieni subito: la tempestività è una misura di difesa tanto importante quanto qualsiasi tecnologia.

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