I reati informatici spaziano dalle truffe online agli accessi abusivi ai sistemi. Riconoscerli e reagire in tempo riduce danni economici, reputazionali e psicologici. Questa guida spiega, con esempi concreti, come orientarsi tra cybercrime, frodi digitali e phishing, e quando segnalare o presentare denuncia.
Hai subìto un episodio di cybercrime? Identifica il tipo di fatto, raccogli prove integre (screenshot, messaggi, orari), interrompi i contatti con l’autore, segnala alla Polizia Postale e valuta se sporgere denuncia. Prevenzione, calma e documentazione chiara fanno la differenza.
Che cos’è un reato informatico in Italia?
Con reato informatico si intende un fatto penalmente rilevante commesso tramite o contro un sistema informatico o telematico. Può colpire persone, professionisti, aziende e Pubbliche Amministrazioni, con danni che vanno oltre il solo denaro.
- Phishing e smishing: messaggi ingannevoli che imitano enti o aziende per carpire credenziali o denaro. Spesso puntano su urgenza o paura per indurre azioni impulsive.
- Furto di identità: uso non autorizzato dei tuoi dati (nome, documenti, account) per aprire servizi, chiedere prestiti o fare acquisti. I segnali includono notifiche inattese o accessi insoliti.
- Accesso abusivo a sistema: intrusione in un account, dispositivo o rete senza diritto. Si manifesta con modifiche non autorizzate, log accessi anomali o nuovi profili amministratore.
- Frode informatica: manipolazione di dati o sistemi per ottenere un profitto con altrui danno. Esempi: alterazione di bonifici, pagine di pagamento clonate, ordini truffaldini.
- Ransomware: malware che cifra i file e chiede un riscatto. Spesso si diffonde tramite allegati o siti compromessi; il ripristino da backup affidabili è essenziale.
- Truffe su marketplace: vendite inesistenti o pagamenti deviati con scuse plausibili. Attenzione a profili appena creati e richieste di metodi di pagamento non tracciabili.
- Estorsione online: minacce per ottenere denaro o informazioni sensibili. Conserva i messaggi, evita pagamenti e non condividere ulteriori dettagli personali.
- Diffusione di malware: installazione o invio di software malevoli per spiare, rubare dati o danneggiare sistemi. Aggiornamenti e antivirus riducono drasticamente il rischio.
Il quadro internazionale di riferimento è la Convenzione di Budapest (Convention on Cybercrime), che ha definito reati chiave come l’accesso illecito e la frode informatica.
Ogni Parte adotta misure legislative per criminalizzare l’accesso, intenzionale e senza diritto, a tutto o parte di un sistema informatico.
Vedi testo originale
Each Party shall adopt such legislative and other measures as may be necessary to establish as criminal offences under its domestic law, when committed intentionally, the access to the whole or any part of a computer system without right.
Quando segnalare e quando denunciare?
“Segnalare” significa informare l’autorità di un fatto sospetto o di un possibile reato; “denunciare” (o presentare querela quando richiesta) avvia formalmente il procedimento penale. La scelta dipende dalla gravità, dall’urgenza e dalle conseguenze subite.
Segnalazione: scopo e tempi
La segnalazione aiuta le autorità a mappare trend, bloccare campagne in corso e prevenire nuovi danni. È utile quando hai dubbi su un episodio, sei stato bersaglio senza danni o vuoi contribuire alla prevenzione.
Denuncia/querela: scopo e tempi
La denuncia documenta un fatto già avvenuto e chiede di individuarne l’autore. La querela, in determinati casi, richiede l’iniziativa della persona offesa entro termini stabiliti dalla legge. Se ci sono perdite economiche o intrusioni, valuta seriamente questa strada.
In ogni caso, evita l’autotutela tecnica o investigativa: rischia di aggravare i danni o di compromettere le prove. Meglio privilegiare canali ufficiali, spiegazioni chiare e documentazione completa.
Come raccogliere prove utili
Una documentazione ordinata accelera la valutazione del caso. Punta su prove integre, verificabili e pertinenti. Pensa come farebbe un investigatore: che cosa serve per ricostruire i fatti con chiarezza?
- Salva screenshot completi di messaggi, email e pagine; includi data, ora, mittente e oggetto.
- Conserva i file originali (allegati .eml/.msg, log, foto) senza modificarli; crea copie per lavorare senza toccare gli originali.
- Annota una cronologia: quando hai ricevuto il messaggio, che cosa è accaduto dopo, come hai reagito.
- Raccogli dati tecnici disponibili: header email, URL visualizzati, indirizzi IP mostrati, nomi file, hash se già generati.
- Non contattare né minacciare chi ti ha colpito; interrompi i contatti per non alterare le evidenze.
- Se coinvolge account o pagamenti, avvisa banca o piattaforme: bloccare subito può ridurre le perdite.
Quando descrivi i fatti, preferisci frasi brevi, dati oggettivi e numeri. Evita valutazioni personali: saranno le autorità a qualificare giuridicamente l’accaduto.
Passi rapidi per segnalare
- Raccogli prove di base: screenshot, email, orari.
- Non interagire più con l’autore del contatto.
- Conserva i file originali e i metadati quando possibile.
- Descrivi l’episodio in modo conciso e cronologico.
- Invia una segnalazione alla Polizia Postale.
- Valuta con un avvocato se presentare denuncia-querela.
Come presentare la denuncia, passo dopo passo
Per reati digitali con danni o intrusioni, la denuncia formalizza i fatti. Puoi rivolgerti alla Polizia Postale e delle Comunicazioni o ad altri uffici di polizia giudiziaria. Scegli la sede più comoda e porta con te un quadro documentale ordinato.
- Prepara un riepilogo: che cosa è accaduto, quando, dove (online), con quali effetti concreti. Mantienilo chiaro e cronologico per facilitare la lettura.
- Porta documenti e supporti: copia di un documento d’identità, eventuale tessera sanitaria, referti tecnici, stampa di movimenti bancari collegati.
- Consegna i supporti originali solo se richiesti; altrimenti porta copie e indica la disponibilità a fornire gli originali. Conserva una copia di cortesia per te.
- Descrivi come hai scoperto l’episodio, le misure prese (reset password, blocco carta), e se i profili sono protetti da 2FA. Indica testimoni o referenti tecnici.
- Se conosci riferimenti giuridici (es. art. 640-ter del Codice penale per la frode informatica), segnalali come ipotesi utile, senza formulare conclusioni giuridiche.
- Chiedi il numero di protocollo o copia della denuncia. Questo documento sarà la base per eventuali comunicazioni con banche, piattaforme o assicurazioni.
- Dopo il deposito, segui le indicazioni dell’ufficio procedente e aggiorna le password/gestisci i rischi residui. Evita iniziative autonome che possano ostacolare le indagini.
Se l’episodio coinvolge minori, dati sensibili o minacce, esplicitalo subito: può influenzare priorità e competenze. In caso di danni finanziari, informa tempestivamente l’istituto di pagamento.
Prevenzione e supporto: cosa fare dopo
Dopo la segnalazione o la denuncia, ripristina la sicurezza: cambia le password compromesse, attiva l’autenticazione a due fattori, aggiorna software e dispositivi. Valuta un controllo dei principali account collegati.
Per le violazioni di dati personali, il GDPR prevede obblighi specifici per titolari e responsabili del trattamento; è applicabile dal 25 maggio 2018 e disciplina anche le notifiche dei data breach.
- Monitora estratti conto e notifiche dei servizi; attiva alert antifrode ove disponibili.
- In azienda, aggiorna policy interne, piano di risposta agli incidenti e formazione del personale.
- Se necessario, chiedi supporto psicologico: le truffe possono generare stress e senso di colpa immeritato.
Domande frequenti
Come faccio a capire se un messaggio è phishing?
Controlla mittente, url reali dei link, errori di lingua e richieste di urgenza o denaro. Non cliccare; verifica dai canali ufficiali del presunto mittente prima di qualsiasi azione.
Posso segnalare un tentativo senza aver subìto danni?
Sì. Le segnalazioni aiutano a individuare campagne in corso e a prevenirne la diffusione. Descrivi i fatti e allega prove: saranno utili per azioni tempestive di contrasto.
La denuncia è sempre necessaria per i reati informatici?
Dipende dal fatto, dal danno e dal quadro normativo applicabile. In situazioni con perdite o intrusioni, la denuncia è spesso opportuna. Per casi dubbiosi, valuta una segnalazione e chiedi consulenza legale.
Cosa succede dopo la denuncia alla Polizia Postale?
L’ufficio raccoglie dichiarazioni e materiali, li trasmette all’autorità giudiziaria e avvia gli approfondimenti. Ti verrà comunicato un riferimento della pratica; potresti essere ricontattato per integrazioni.
È utile coinvolgere la banca o la piattaforma usata per il pagamento?
Sì. Comunicazioni rapide a banca o piattaforma possono bloccare operazioni sospette, attivare procedure antifrode e conservare log utili. Fornisci il numero di denuncia appena disponibile.
Queste indicazioni sostituiscono il parere di un avvocato?
No. Hanno finalità informativa generale. Ogni caso è diverso: per decisioni giuridiche affidati a un professionista qualificato o alle autorità competenti.
Riepilogo essenziale
- I reati informatici includono truffe, accessi abusivi e frodi digitali.
- Segnalazione e denuncia hanno scopi diversi e tempi distinti.
- Raccogli prove integre: screenshot, messaggi, dati tecnici.
- La Polizia Postale è il canale dedicato per segnalare.
- Prevenzione e supporto psicologico riducono l’impatto.
Agire con metodo rende più efficace la risposta a incidenti digitali. Documenta i fatti, invia una segnalazione accurata e, se ci sono danni o intrusioni, presenta denuncia. Mantieni la calma: una comunicazione completa e verificabile accelera verifiche e interventi.
Queste informazioni hanno carattere generale e non sostituiscono una consulenza legale. Se hai dubbi o urgenze, rivolgiti alle autorità competenti e, quando opportuno, a un avvocato. Intanto rafforza le difese: aggiornamenti, password robuste e prudenza riducono i rischi futuri.
