Quando devi contattare un'azienda per candidarti o chiedere informazioni su una posizione, contano metodo, tono e tempi. Mettersi in contatto nel modo giusto — via email, telefonicamente o su una piattaforma professionale — può fare la differenza. Qui trovi strategie pratiche, esempi e check-list per rendere il tuo messaggio chiaro, rispettoso e facile da leggere.

Scegli il canale in base all’obiettivo, scrivi messaggi brevi e personalizzati, fai una sola telefonata quando serve e un unico follow-up. Tieni traccia dei contatti, valuta le risposte e adatta il tuo approccio in modo misurato e professionale per aumentare le probabilità di risposta senza risultare invadente.

Qual è il canale giusto per contattare un'azienda?

Non esiste un canale “migliore” in assoluto: dipende da obiettivo, interlocutore e contesto. Per candidature spontanee o risposte a un annuncio, l’email resta il canale più ordinato. Per dubbi brevi e operativi, un messaggio su una piattaforma professionale può bastare. La telefonata funziona se la richiesta è urgente o complessa.

Prima di scrivere o chiamare, chiarisci chi è il destinatario (HR, recruiter, responsabile di funzione) e adegua tono e contenuti. Assicurati anche di avere un curriculum mirato e aggiornato, pronto da allegare o da riassumere in poche righe; evita invii multipli alla cieca e privilegia un contatto calibrato.

Come scrivere un'email efficace?

Un’email ben fatta è chiara, breve e utile per chi la legge. Spiega subito perché scrivi, che cosa chiedi e quale valore puoi dare. Se hai bisogno di una traccia, ecco un modello di email di candidatura che puoi adattare al tuo caso, ricordando di personalizzare ruolo, risultati e motivazioni.

Oggetto

Scrivi un oggetto informativo e specifico, evitando formule generiche. Esempio: “Candidatura — Data Analyst junior — Ref. 1234”. Evita punti esclamativi e maiuscole eccessive: distraggono e possono essere interpretati come pressanti.

Corpo

In 4–6 frasi, presenta il ruolo a cui ti riferisci, due risultati misurabili, un link a portfolio o profilo professionale (se richiesto dall’annuncio) e la tua disponibilità. Usa frasi semplici, verbi attivi e paragrafi brevi. Personalizza almeno una riga sulla realtà dell’azienda per mostrare che sai a chi ti rivolgi.

Chiusura e firma

Chiudi con una call to action gentile (per esempio, la richiesta di un breve confronto), ringrazia per il tempo e firma con nome, telefono e città. Aggiungi una firma ordinata con ruolo, competenze chiave e, se pertinente, link al profilo professionale.

Passi essenziali

  • Chiarisci obiettivo e interlocutore.
  • Scegli il canale più adatto.
  • Prepara un messaggio sintetico e personalizzato.
  • Invia, segnati la data e attendi.
  • Fai follow-up con tatto, una sola volta.
  • Archivia esiti e aggiorna l’approccio.

Quando e come chiamare telefonicamente?

La chiamata è utile quando devi sciogliere nodi specifici o quando un annuncio invita esplicitamente a farlo. Prepara uno script telefonico di 3–4 frasi: saluto, motivo della chiamata, valore che offri, richiesta concreta. Se non risponde nessuno, lascia un messaggio vocale breve e riprova in un momento differente.

Prima della chiamata

Definisci il tuo obiettivo in una frase e scrivi due punti chiave da dire. Trova un orario tranquillo, verifica il nome del destinatario e tieni a portata di mano penna e calendario.

Durante la chiamata

Presentati con nome e ruolo, spiega in 10–15 secondi il motivo della chiamata e fai una domanda chiara. Ascolta attivamente, prendi appunti e chiedi quale canale preferiscano per ricevere il tuo profilo. Mantieni un tono cortese, fermo ma non insistente.

Dopo la chiamata

Invia una breve email di riepilogo entro la giornata, allegando il materiale promesso. Segnati la data in agenda e, se non ricevi risposte, valuta un follow-up una tantum dopo alcuni giorni lavorativi.

Quanto aspettare e come fare follow-up?

Il follow-up è una cortesia professionale, non una pressione. Serve a ricordare con gentilezza la tua richiesta e a semplificare la risposta. Ecco un percorso sostenibile per farlo bene senza diventare invadente.

  • Attendi qualche giorno lavorativo prima di riscrivere. Rispetti i tempi interni e dimostri pazienza. Non sollecitare il giorno dopo: rischi l’effetto contrario.
  • Scrivi un oggetto chiaro. Esempio: “Gentile promemoria — candidatura Data Analyst — Ref. 1234”. Mantieni coerenza con l’oggetto originale per aiutare la ricerca in casella.
  • Rendi facile dire sì o no. Offri opzioni come “breve call nei prossimi giorni” o “ulteriori informazioni via email”. Evita domande chiuse del tipo “Ha letto?”
  • Aggiungi valore in una riga. Puoi citare un progetto pertinente o un risultato recente, senza ripetere l’intera candidatura. La chiave è restare concisi.
  • Ringrazia e indica i prossimi passi. Chiedi se e quando puoi ricontattare, oppure se preferiscono aggiornarti loro. Concludi con una formula di cortesia equilibrata.
  • Se non arriva risposta, archivia. Dopo un unico follow-up, evita ulteriori solleciti a breve distanza. Tieni nota e valuta di ripresentarti in futuro con un profilo aggiornato.

Errori comuni da evitare

Piccoli dettagli possono pesare molto sulla percezione professionale. Riconoscere gli errori tipici ti aiuta a prevenirli e ad aumentare il tasso di risposta.

  • Messaggi lunghi e vaghi. È più efficace un testo breve e focalizzato. Taglia aggettivi inutili e ripetizioni.
  • Oggetti generici o clickbait. Comunicazione poco chiara o aggressiva riduce l’interesse. Sii specifico e sobrio.
  • Invii multipli a più destinatari in copia. Rischi di apparire poco rispettoso. Prediligi un contatto mirato e ragionato.
  • Tono troppo insistente. Pressioni o solleciti ripetuti danneggiano la relazione. Mantieni equilibrio e professionalità.
  • Materiali non allineati. CV e profilo non coerenti con la posizione creano frizione. Cura un riepilogo chiaro e un portfolio essenziale.

Esempi di messaggi pronti

Email breve: “Buongiorno [Nome], mi candido per [Ruolo, Ref.]. In 2 righe: ho [risultato 1] e [risultato 2]. Allego CV; disponibile per un breve scambio questa settimana. Grazie per l’attenzione, [Firma]”. Punta su chiarezza e misura.

Messaggio su piattaforma professionale: “Ciao [Nome], ho visto la posizione [Ruolo]. Ho esperienza in [competenza 1–2]. Ti va se ti invio un’email con dettagli e CV? Grazie, [Nome]”. Breve, diretto, con invito all’azione gentile.

Telefonata: “Buongiorno, sono [Nome], ho visto l’annuncio per [Ruolo]. Posso fare una domanda sul profilo ricercato? In 10 secondi: ho [risultato], lavoro con [strumento]. Preferite email o modulo per inviare il CV?”. Segui lo script e ascolta i feedback.

Domande frequenti

Meglio email, piattaforma professionale o telefonata?

Dipende da obiettivo e contesto. Per candidature e richieste strutturate, l’email è preferibile. Per domande rapide, una piattaforma professionale va bene. La telefonata serve per urgenze o chiarimenti complessi.

Quanto deve essere lunga l’email?

Circa 4–6 frasi, massimo 120–150 parole. L’obiettivo è comunicare valore e richiesta in modo chiaro. Usa paragrafi brevi e un oggetto informativo.

Dopo quanto tempo inviare il follow-up?

In genere è ragionevole attendere alcuni giorni lavorativi. Se il contesto è urgente, puoi ridurre l’attesa; in caso contrario, lascia il tempo di una valutazione interna.

Che cosa dire in una telefonata iniziale?

Presentati in una frase, spiega il motivo della chiamata in 10–15 secondi, fai una domanda chiara e chiedi quale canale preferiscono per ricevere il tuo profilo. Chiudi con ringraziamento e prossimi passi.

Quante volte posso sollecitare?

Una sola volta è un buon equilibrio. Ulteriori solleciti ravvicinati rischiano di creare fastidio. Se non arriva risposta, archivia e valuta di ripresentarti in futuro con novità concrete.

Come evitare di essere invadente?

Sii sintetico, educato e orientato al valore. Proponi un’azione semplice (una call breve o un’email), rispetta i tempi e limita i follow-up. Tieni sempre presente il punto di vista di chi legge.

In breve, cosa fare

  • Scegli canale in base all’obiettivo.
  • Personalizza il messaggio, sii sintetico.
  • Usa il telefono solo quando utile.
  • Monitora tempi e fai un unico follow-up.
  • Misura le risposte e adatta l’approccio.

Contattare in modo professionale richiede chiarezza, misura e coerenza. Scegli il canale adatto, prepara messaggi brevi e personalizzati e segui un ritmo sostenibile per richieste e solleciti. Così aumenti le probabilità di risposta e proteggi la relazione, oggi e nel lungo periodo.

Non serve essere perfetti: serve essere costanti. Sperimenta, prendi nota di ciò che funziona e affina il tuo stile. Un contatto ben gestito è un investimento: anche quando la risposta è no, resta la base per un futuro dialogo professionale.

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