La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS a sostegno di chi perde il lavoro. In questa guida trovi una spiegazione semplice della prestazione: cos’è, chi può ottenerla, come si determinano durata e importo, e quali eventi possono sospenderla o farla cessare.

Parleremo di questa indennità di disoccupazione in modo chiaro e sintetico, con esempi e casi ricorrenti. L’obiettivo è aiutarti a orientarti: per istruzioni ufficiali e aggiornate, fai sempre riferimento all’INPS.

La NASpI è il sostegno al reddito dell’INPS in caso di disoccupazione involontaria. Requisiti contributivi e amministrativi determinano l’accesso; durata e importo dipendono dalla storia assicurativa e possono ridursi nel tempo. La prestazione può sospendersi o interrompersi in presenza di redditi o nuova occupazione.

Quali sono i requisiti NASpI?

La NASpI è pensata per chi ha una perdita involontaria del lavoro e possiede determinati requisiti contributivi e amministrativi. Conta la storia assicurativa recente, la disponibilità attiva al lavoro e l’assenza di cause di decadenza.

Introdotta dal Decreto legislativo 22/2015, la NASpI definisce criteri generali e finalità, inquadrandosi nelle tutele attive del lavoro.

  • Stato di disoccupazione: devi trovarti senza lavoro per cause non imputabili al lavoratore (es. fine contratto o licenziamento). Le dimissioni volontarie, in via generale, non danno diritto.
  • Requisiti contributivi: è richiesto un minimo di contribuzione e periodi di lavoro in un intervallo temporale recente, secondo le regole INPS vigenti.
  • Disponibilità al lavoro: occorre rendersi disponibili a politiche attive e formazione, rispondere alle convocazioni e rispettare gli obblighi di aggiornamento.
  • Assenza di cause ostative: non devi percepire trattamenti incompatibili o redditi non comunicati che possano comportare sospensione o decadenza.

Casi di accesso frequenti

Rientrano di norma nella disoccupazione involontaria la scadenza di un contratto a termine o il licenziamento. Situazioni particolari (come le dimissioni per giusta causa) possono essere valutate secondo le regole INPS e le eventuali prove documentali.

Quanto dura e quando si riduce l'importo?

La durata dipende dalla contribuzione maturata in un periodo di riferimento, calcolata in proporzione alle settimane lavorate. L’importo non è fisso nel tempo: può subire riduzioni progressive dopo i primi mesi di erogazione, secondo i criteri aggiornati di anno in anno.

Quando può terminare prima

  • Nuova occupazione: l’avvio di un lavoro dipendente a tempo indeterminato comporta, di norma, la cessazione. Per rapporti brevi o part-time possono valere regole diverse.
  • Pensione: se sopraggiunge un trattamento pensionistico incompatibile, la prestazione cessa. Verifica sempre l’eventuale cumulabilità con altre entrate.
  • Mancato rispetto degli obblighi: la mancata partecipazione a politiche attive o la mancata comunicazione di redditi può determinare sospensione o decadenza.
  • Trasferimenti all’estero: il trasferimento e l’eventuale lavoro all’estero richiedono comunicazioni tempestive; in assenza, possono scattare sospensioni.

Riduzioni progressive

L’indennità è parametrata alla retribuzione media di riferimento e tende a ridursi progressivamente dopo un certo numero di settimane. Le modalità di riduzione e gli importi soglia sono aggiornati periodicamente dall’INPS.

Punti chiave NASpI

  • La NASpI è erogata dall’INPS a chi perde il lavoro involontariamente.
  • La durata dipende dai contributi: circa metà delle settimane versate.
  • L’importo si calcola sulla retribuzione media recente e decresce nel tempo.
  • Compatibile con lavori a basso reddito; obbligo di comunicare i redditi.
  • Si sospende o si interrompe in caso di nuova occupazione o pensione.

Come si calcola l’importo?

La NASpI si basa sulla retribuzione media assoggettata a contribuzione in un periodo di osservazione.

Scrivania con laptop, calcolatrice, taccuino e accessori per lavoro
Una scrivania mostra laptop, calcolatrice e un taccuino. · Anonymous Unknown author · CC0 1.0 · Desktop with laptop and calculator (Unsplash).jpg - Wikimedia Commons

Il calcolo dell'importo NASpI segue parametri fissati dalla normativa e soglie che l’INPS aggiorna periodicamente, con meccanismi di riduzione nel tempo.

In pratica, si determina una retribuzione media mensile e si applicano percentuali previste dalla disciplina vigente. L’importo riconosciuto non può superare determinati massimali e può essere ridotto in presenza di redditi da lavoro comunicati.

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) è un’indennità mensile di disoccupazione erogata dall’INPS a sostegno dei lavoratori che hanno perso involontariamente l’occupazione.

INPS — NASpI – Indennità di disoccupazione, s.d.

Esempio illustrativo

Se la retribuzione media recente è più alta, l’importo iniziale tende a essere maggiore, nel rispetto dei massimali annuali; viceversa, retribuzioni più basse portano a importi inferiori. Dopo i primi mesi, l’indennità diminuisce progressivamente secondo i criteri vigenti.

Quando la NASpI si sospende o si interrompe?

La prestazione può essere sospesa o cessare in presenza di lavoro, altri trattamenti o omissioni nelle comunicazioni. Una circolare INPS chiarisce condizioni, tempistiche e obblighi informativi, inclusi i casi di cumulo parziale per rapporti di lavoro di entità limitata.

Comunicare tempestivamente i redditi è essenziale per evitare indebiti. In caso di nuova occupazione o avvio di attività autonoma, si applicano regole diverse: talvolta è prevista la sospensione, talvolta la decadenza.

  • Lavoro a tempo determinato: per rapporti di breve durata o part-time può operare la sospensione con eventuale ripresa al termine. Occorre comunicare il reddito previsto nei tempi stabiliti.
  • Lavoro a tempo indeterminato: l’instaurazione di un rapporto stabile comporta generalmente la cessazione della NASpI. Se il rapporto si risolve, può esserci un nuovo diritto da valutare.
  • Attività autonoma o parasubordinata: è possibile il cumulo parziale entro limiti di reddito e comunicazioni. In mancanza, possono scattare riduzioni o decadenza della prestazione.
  • Pensione o trattamenti incompatibili: il sopraggiungere di prestazioni non cumulabili determina la cessazione. Verifica sempre le compatibilità previste.
  • Redditi non comunicati: l’omissione delle comunicazioni obbligatorie può portare a sospensione, sanzioni e recupero degli importi indebitamente corrisposti.
  • Trasferimento all’estero: per periodi all’estero valgono regole specifiche su reperibilità e attività lavorativa. È necessario aggiornare la propria posizione.
  • Politiche attive: la mancata partecipazione senza giustificato motivo può comportare sospensioni o decadenza, secondo i percorsi concordati con i servizi per l’impiego.
  • Variazioni familiari e fiscali: cambiamenti che incidono sulla posizione possono richiedere aggiornamenti. Meglio verificare subito eventuali impatti sull’indennità.

Domanda e tempi: cosa sapere

La domanda si presenta con procedure indicate dall’INPS, in via telematica o con l’assistenza di intermediari abilitati. È opportuno rispettare la finestra temporale prevista, perché la decorrenza e gli importi possono dipendere dalla tempestività della richiesta.

Dopo la presentazione, l’INPS effettua le verifiche e comunica l’esito. Il primo pagamento arriva dopo l’istruttoria: i tempi possono variare in base al carico amministrativo e alla completezza dei dati forniti.

Documenti e autodichiarazioni

Servono in genere dati anagrafici, lavorativi e contributivi, oltre alle autodichiarazioni su disponibilità al lavoro e redditi. Conserva contratti, buste paga e comunicazioni utili: potranno essere richiesti per verifiche o per eventuali aggiornamenti della posizione.

Domande frequenti

Qui trovi chiarimenti sintetici su dubbi ricorrenti. Le risposte sono informative e non sostituiscono le indicazioni ufficiali dell’INPS.

Domande frequenti

Posso avere la NASpI dopo dimissioni?

In via generale no, perché non si tratta di disoccupazione involontaria. Fanno eccezione specifiche ipotesi (es. giusta causa) valutate secondo la disciplina e le prassi INPS.

La NASpI è compatibile con un part-time?

Può esserlo entro determinati limiti di reddito, con obbligo di comunicazione. In funzione dell’importo previsto, l’indennità può ridursi o sospendersi secondo le regole INPS.

Che cosa succede se trovo lavoro a tempo determinato?

In molti casi la NASpI si sospende per la durata del contratto, riprendendo alla fine se ne ricorrono i presupposti. Occorrono le comunicazioni dei redditi nei termini previsti.

Devo pagare tasse sulla NASpI?

Sì: l’indennità è generalmente soggetta a imposizione fiscale come reddito. L’INPS applica le ritenute e rilascia la certificazione annuale per la dichiarazione dei redditi.

Quando arriva il primo pagamento?

Dopo l’istruttoria della domanda. Le tempistiche dipendono dai controlli e dalla completezza dei dati; eventuali integrazioni possono allungare i tempi di erogazione.

Si può prorogare la NASpI?

La durata è definita in base ai contributi del periodo di riferimento e non si proroga liberamente. Alcune misure per il reimpiego possono interagire con la prestazione secondo regole specifiche.

In sintesi cosa sapere

  • NASpI: indennità INPS per disoccupazione involontaria.
  • Durata legata ai contributi maturati; decurtazioni progressive.
  • Calcolo basato sulla retribuzione media recente.
  • Obbligo di comunicare redditi e variazioni lavorative.
  • Regole soggette ad aggiornamenti: verifica sempre sul sito INPS.

La NASpI è uno strumento di tutela importante nei periodi di transizione occupazionale. Per ottenere il meglio da questa prestazione, mantieni aggiornata la tua posizione, comunica tempestivamente eventuali redditi e partecipa attivamente alle politiche di inserimento e formazione proposte dai servizi per l’impiego.

Le regole evolvono e vengono aggiornate. Per decisioni informate, consulta le istruzioni INPS e, se necessario, chiedi supporto a enti qualificati. Questa è una panoramica informativa pensata per aiutarti a orientarti, non una consulenza personalizzata.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
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