Il libro mastro è il registro contabile che organizza i movimenti per conto e rende leggibile la logica della partita doppia. Aiuta a collegare la registrazione iniziale alla struttura del piano dei conti e a ricostruire il saldo di ogni voce nel tempo, con ordine e tracciabilità.
Panoramica rapida: il libro mastro raccoglie le scritture della prima nota e le ordina per conto, in Dare/Avere. Così controlli saldi, verifichi errori, concili estratti conto e prepari report. In questa guida trovi struttura, esempi pratici, controlli essenziali ed errori da evitare.
Che differenza c’è con la prima nota?
La prima nota è il diario cronologico dei movimenti; il mastro è il sistema che li raggruppa per conto. In pratica, dalla registrazione in prima nota si “posta” al mastro, così ogni conto mostra progressivi Dare/Avere e saldo aggiornato.
Se pensi alla contabilità come a una biblioteca, la prima nota è il registro d’ingresso dei libri, mentre il mastro sono gli scaffali ordinati per argomento: stessa informazione, ma classificata per ricostruire ogni storia contabile senza confusione.
Come si struttura il libro mastro?
Ogni conto del mastro ha due sezioni: Dare e Avere, con date, descrizioni essenziali, riferimenti al documento e importi.

Una progettazione coerente del piano dei conti rende il mastro leggibile e riduce gli errori di riclassificazione.
Conti e codici
Definisci conti con un codice chiaro (ad esempio 1000 Cassa, 1200 Banca, 3000 Ricavi). La coerenza dei codici consente ricerche rapide e report stabili nel tempo, anche quando l’azienda cresce.
Sezioni Dare e Avere
In partita doppia, ogni registrazione genera almeno un Dare e un Avere di pari importo. Nei conti attivi (cassa, banca, crediti) l’aumento è tipicamente in Dare; nei passivi e ricavi l’aumento è in Avere. Il mastro espone questi movimenti in modo simmetrico e verificabile.
Saldi e periodi
Ciascun conto riporta saldo iniziale, movimenti del periodo e saldo finale. Imposta chiaramente il periodo di riferimento (mensile, trimestrale, annuale) per garantire comparabilità tra report.
Passaggi essenziali
- Definisci il piano dei conti prima di registrare.
- Raccogli i documenti e verifica le date.
- Registra in prima nota con descrizioni chiare.
- Posta i movimenti nel libro mastro per conto.
- Concilia saldi con estratti conto periodici.
- Archivia e conserva le pezze giustificative.
- Rivedi errori e rettifiche con note.
Come si compila: esempi pratici
Qui trovi esempi tipici che mostrano come un movimento passa dalla prima nota al mastro e aggiorna Dare/Avere dei conti coinvolti. Usa descrizioni sintetiche ma significative, evitando testi vaghi:
saranno utili in caso di controlli interni o esterni.
- Vendita con incasso immediato: emetti scontrino o fattura e incassi in cassa. In mastro: Cassa (Dare), Ricavi (Avere). Se c’è imposta (IVA), crea la riga IVA a parte secondo il tuo regime.
- Vendita a credito: registri Ricavi (Avere) e Crediti verso clienti (Dare). All’incasso, chiudi il credito spostando da Crediti (Avere) a Banca o Cassa (Dare). Mantieni chiara la causale per raccordare documento e incasso.
- Acquisto di merci con pagamento differito: Merci c/acquisti (Dare) e Debiti verso fornitori (Avere). Al pagamento, giri Debiti (Dare) e riduci Banca o Cassa (Avere). Specifica la scadenza per una gestione ordinata.
- Pagamento fornitore con sconto: al saldo, rilevi Debiti (Dare), Banca (Avere) e lo sconto ottenuto (Avere) su un conto rettificativo. Indica lo sconto commerciale separato per analisi future.
- Stipendi: al netto, Debiti retribuzioni (Avere) e Costo del personale (Dare). Al pagamento: Debiti retribuzioni (Dare) e Banca (Avere). Contributi e ritenute hanno conti dedicati per tracciabilità.
- Interessi bancari: in addebito, Interessi passivi (Dare) e Banca (Avere). Se hai anche commissioni, usa conti separati per valutare il costo del servizio bancario nel tempo.
- Ammortamento cespite: Ammortamento (Dare) e Fondo ammortamento (Avere). Il valore contabile del bene si riduce nel tempo, con impatto su margine operativo e patrimonio.
- Rettifica errore: se una scrittura è errata, non sovrascrivere; registra una correzione che annulla il movimento e poi la scrittura corretta. Così preservi un audit trail affidabile.
Quali controlli fare e quando?
Il controllo più frequente è il bilancio di verifica, che attesta la quadratura di Dare e Avere e la coerenza dei saldi per conto. Serve anche per intercettare registrazioni mancanti o incongrue prima di chiudere il periodo contabile.
Un mastro ordinato aiuta a garantire la rappresentazione veritiera e corretta di attività, passività e patrimonio netto, perché le registrazioni sono complete, neutrali e prive di errori materiali secondo i principi concettuali di rendicontazione.
Riconciliazioni interne
Confronta Cassa e Banca con estratti conto e valori fisici. Per i crediti e debiti, usa scadenziari e conferme saldi quando disponibili. La riconciliazione tempestiva riduce rettifiche a fine periodo.
Verifiche periodiche
Stabilisci un ritmo di chiusura (mensile o trimestrale) con check-list: documenti mancanti, ratei e risconti, ammortamenti, controlli IVA secondo il tuo regime contabile. Riduci così sorprese in sede di reporting.
Chiusure e riaperture
A fine esercizio, chiudi i conti economici in Conto economico e quelli patrimoniali in Stato patrimoniale, lasciando tracciati i saldi di apertura dell’anno successivo. Mantieni note esplicative per le voci non ricorrenti.
Errori comuni da evitare
Nessun sistema è perfetto, ma alcuni errori si prevengono con metodo. Ecco quelli più frequenti e come limitarli.
- Descrizioni troppo vaghe: sostituisci “pagamento fattura” con numero documento, fornitore e competenza. Aiuta nelle verifiche.
- Conti usati in modo incoerente: definisci regole semplici e condivise per la scelta del conto. La coerenza accelera i controlli.
- Salti di data: la cronologia sbagliata altera saldi e confronti. Verifica sempre periodo e valuta eventuali rettifiche.
- Riconciliazioni tardive: rimandare complica gli accertamenti. Pianifica controlli ricorrenti e traccia esiti e differenze.
- Accorpare oneri diversi: separa interessi, commissioni, spese una tantum. Migliora l’analisi dei costi.
- Correzioni senza traccia: usa scritture di storno e poi la scrittura corretta; evita modifiche dirette ai movimenti.
Domande frequenti
Cos’è il libro mastro?
È il registro che, per ogni conto, riporta movimentazioni in Dare/Avere e saldi nel tempo. Ordina le registrazioni provenienti dalla prima nota, rendendo possibile il controllo e la rendicontazione.
Quante sezioni ha un conto del mastro?
Due: Dare e Avere. Ogni scrittura in partita doppia movimenta almeno un conto in Dare e uno in Avere per importi uguali, garantendo la quadratura complessiva.
Il libro mastro sostituisce la prima nota?
No. La prima nota è il registro cronologico delle operazioni; dal diario si trasferiscono i movimenti nel mastro, che li organizza per conto e rende disponibili saldi e progressivi.
Ogni quanto va riconciliato il mastro con gli estratti conto?
Dipende dal volume di operazioni: spesso la cadenza è mensile. La riconciliazione frequente individua tempestivamente differenze, errori o movimenti mancanti.
Si può tenere il mastro in Excel?
È possibile per volumi ridotti, se impostato con rigore (convalide, codici conto, filtri). Per scenari più complessi, un software contabile riduce errori e semplifica i controlli.
Qual è la differenza tra mastro e bilancio di verifica?
Il mastro contiene i movimenti per conto; il bilancio di verifica è un prospetto di controllo che somma i saldi di tutti i conti per verificarne la quadratura e l’affidabilità.
In breve, cosa ricordare
- Il mastro organizza i movimenti per conto in Dare/Avere.
- Una struttura chiara del piano dei conti facilita i controlli.
- Dal diario si posta al mastro, non si sovrascrive.
- Bilancio di verifica e riconciliazioni riducono errori.
- Documentazione e note rendono tracciabili le rettifiche.
Un libro mastro ordinato è il cuore della contabilità: rende leggibili i movimenti, supporta controlli ricorrenti e agevola report puntuali. Che tu usi fogli di calcolo o un gestionale, stabilisci regole semplici, condividi le convenzioni e salva sempre la documentazione di supporto.
L’obiettivo non è complicare: è creare un sistema coerente, dove ogni movimento ha una posizione chiara e una spiegazione essenziale. Con metodo, i controlli diventano rapidi, gli errori si riducono e la ricostruzione dei saldi è immediata, anche a distanza di tempo.
