La ristampa dello scontrino POS serve quando il cliente chiede una copia o quando il duplicato può aiutare a chiarire un addebito. In questa guida impari cosa comporta un duplicato, come evitare equivoci con l’originale, e quali limiti pratici rispettare.
Ristampare uno scontrino dal POS significa produrre una copia tracciabile: usi il menù del terminale, selezioni la transazione giusta e stampi la copia per cliente ed esercente. Rispetta tempi, mascheramento dei dati carta e annota che è un duplicato per una gestione chiara e ordinata.
Come funziona la ristampa dello scontrino POS?
La ristampa è una copia della ricevuta di pagamento già registrata. Di solito si avvia dal menù operazioni del terminale e consente la ristampa dell’ultima transazione o la ricerca per data/importo. In ricevuta compaiono dati come numero di riferimento (RRN) e codice di autorizzazione, utili per ogni verifica.
Qual è la differenza tra originale e copia?
L’originale è la prima stampa contestuale al pagamento; la ristampa è una copia di cortesia che non modifica l’operazione né genera addebiti. La copia dovrebbe riportare una chiara dicitura del tipo “copia” o “duplicato” e, come l’originale, mostrare solo porzioni del PAN (numero carta) per proteggere la privacy. Se lavori con il documento commerciale, ricordati che la copia non sostituisce contabilità o adempimenti fiscali.
Le ricevute devono mascherare il PAN, mostrando solo una parte delle cifre.
Mostra il testo originale
Display of PAN must be masked when shown; the maximum number of digits to be displayed is the first six and last four.
In pratica, la ristampa serve per la gestione clienti o per eventuali contestazioni: è utile per fornire un duplicato da allegare a resi, richieste di rimborso o per ricostruire le fasi di cassa. Non altera la contabilità: l’operazione è già avvenuta e registrata nel sistema del tuo acquirer.
Ristampa in 6 passaggi
- Verifica tempi e limiti del tuo terminale.
- Accedi al menù e apri la sezione transazioni.
- Seleziona ristampa e scegli l’ultima operazione o per data.
- Conferma i dettagli e avvia la stampa.
- Stampa copia cliente ed esercente, se previsto.
- Annota che è un duplicato e archivia.
Cosa fare se smarrisci lo scontrino?
Se il cliente ha perso l’originale, la ristampa fornisce una copia informativa con importo, data e identificativi dell’operazione. È buona norma aggiungere la dicitura “duplicato” e firmare/timbrare se le tue procedure interne lo prevedono, così da rendere la copia riconoscibile e facilmente verificabile.
- Controlla se il terminale consente la ristampa dell’ultima operazione: molti POS mantengono la cronologia recente prima della chiusura giornaliera.
- Se non disponibile, verifica il portale del tuo fornitore o il gestionale di cassa: diversi sistemi permettono di ristampare la copia o un dettaglio di transazione.
- In alternativa, offri una prova d’acquisto come l’estratto del documento commerciale o un riepilogo ordini; per gli addebiti su carta, l’estratto conto del cliente è spesso risolutivo.
- Annota l’evento in cassa (p.es. “ristampa su richiesta cliente”) per mantenere tracciabilità e facilitare controlli interni.
- Se il POS è guasto, rimanda la ristampa quando torna operativo e, nel frattempo, rilascia una ricevuta alternativa del gestionale o un riepilogo manuale.
Se non puoi ristampare
Alcuni dispositivi non consentono ristampe dopo specifici eventi (p.es. chiusura giornaliera). In questi casi, fornisci al cliente una prova sostitutiva: dettaglio ordine, documento commerciale ristampato dal gestionale, e riferimenti dell’operazione (RRN/codice). Spiega chiaramente che la copia non modifica il pagamento già registrato.
Errori comuni e buone pratiche
Evitare fraintendimenti è semplice se applichi poche regole. Dai priorità a chiarezza, coerenza e sicurezza dei dati. Quando possibile, standardizza le procedure nel manuale interno del punto vendita per ridurre errori e velocizzare l’assistenza al cliente durante la chiusura del lotto o controlli successivi.
- Dimenticare la dicitura “copia”. Una ristampa senza etichetta può creare ambiguità. Apponi “duplicato/copia” e, se utile, indica data e iniziali dell’operatore.
- Selezionare la transazione sbagliata. Ristampare l’operazione errata confonde cliente e contabilità. Verifica importo, ora e ultime quattro cifre della carta prima di confermare.
- Non rispettare i limiti temporali. Alcuni POS mantengono poche operazioni in memoria locale. Se non trovi la transazione, cerca su portale/gestionale o usa riferimenti (RRN/codice).
- Archiviazione disordinata. Conserva copie in modo coerente: cartelle tematiche o scansioni PDF con nome file standard (data_importo_ultime4), così le ritrovi subito.
- Dati carta esposti. Evita di annotare numeri completi o foto non oscurate. Il PAN deve essere mascherato; limita ogni informazione sensibile al minimo necessario.
- Ignorare le policy di reso. Se la copia serve per un reso, allega anche il documento commerciale e la causale: riduce contestazioni e velocizza la gestione.
- Ristampe multiple non annotate. Se effettui più duplicati, registra il motivo e a chi li hai consegnati. Migliora tracciabilità e riduce richieste ripetute.
- Confondere copia e nuova operazione. La ristampa non avvia un nuovo pagamento. Se il cliente non vede l’addebito, verifica con RRN e codice di autorizzazione prima di ripetere.
Domande frequenti
Quante ristampe posso fare dal POS?
Dipende da modello e fornitore: spesso è disponibile l’ultima operazione e, in alcuni casi, la ricerca per data/importo. Verifica nel manuale del terminale o nel portale dell’acquirer.
La ristampa ha valore fiscale come l’originale?
In generale è una copia informativa e non sostituisce l’originale né gli adempimenti. Per dubbi fiscali, evita decisioni basate su questa guida e chiedi al tuo consulente.
Posso ristampare uno scontrino il giorno dopo?
Spesso dopo la chiusura del lotto non è più possibile dal terminale. In tal caso, usa il portale dell’acquirer/gestionale o fornisci un documento alternativo con i riferimenti dell’operazione.
Cosa mostra la copia rispetto all’originale?
Importo, data/ora, riferimenti dell’operazione e dicitura “copia/duplicato”. I dati carta sono mascherati per sicurezza; il pagamento resta invariato e già registrato.
Come faccio a ristampare se il POS è offline o guasto?
Riprova quando torna operativo o usa portale/gestionale, se disponibile. In caso contrario, rilascia un riepilogo alternativo e conserva i riferimenti per una ristampa successiva.
Come devo conservare le ristampe?
Organizza copie e scansioni in modo coerente (data, importo, ultime quattro cifre). Proteggi i dati, limita le informazioni sensibili e definisci un tempo di conservazione ragionevole.
In sintesi operativa
- La ristampa è una copia: etichettala come duplicato.
- Usa il menù del terminale e rispetta tempi e limiti.
- Se manca, usa documento commerciale o estratto conto.
- Proteggi i dati: PAN mascherato e archiviazione ordinata.
- Evita errori: chiusura del lotto, passaggi incompleti, scarsa tracciabilità.
La ristampa aiuta a servire meglio i clienti e a chiarire rapidamente eventuali dubbi sul pagamento. Se standardizzi la procedura e mantieni una buona tracciabilità, riduci tempi e fraintendimenti. Per casi particolari o esigenze contabili specifiche, confrontati con il tuo fornitore POS o il consulente di fiducia.
Adotta poche regole pratiche: distinguere copia e originale, proteggere i dati e documentare le operazioni. In questo modo la tua gestione cassa resta ordinata, sicura e pronta a rispondere a eventuali verifiche senza stress.
