L'ISEE è l'indicatore che descrive la situazione economica del tuo nucleo familiare con criteri uniformi. Serve per accedere a bonus, borse di studio, tariffe agevolate e altre prestazioni sociali. In questa guida trovi che cos'è, come si calcola, quali documenti servono e quando aggiornarlo.
L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) misura redditi e patrimoni della famiglia in rapporto ai componenti. Con documenti alla mano, compili la DSU, attendi l'attestazione e la usi per richiedere agevolazioni. Valido fino a fine anno, si aggiorna in caso di variazioni rilevanti.
Che cos'è l'ISEE e perché è importante?
L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente non è un beneficio, ma un criterio di accesso. Confronta redditi e patrimoni del nucleo, bilanciati da una scala che considera i componenti, per definire la priorità nelle prestazioni sociali agevolate. Si ottiene presentando la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) all'INPS o tramite CAF.
L'ISEE misura la situazione economica della famiglia per accedere, con criteri equi, a prestazioni sociali e servizi; si ottiene presentando la DSU e viene rilasciata un'attestazione.
Quali documenti servono per l'ISEE?
Per fare l'ISEE ti servono dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo.

Molti sono già disponibili nella DSU precompilata, ma è utile raccogliere in anticipo gli elementi principali per velocizzare la pratica.
- Documento di identità e codici fiscali di tutti i componenti. Servono per identificare correttamente il nucleo. Tieni a portata anche eventuali provvedimenti di separazione o affido.
- Composizione del nucleo familiare e residenza. Verifica chi fa parte del nucleo secondo le regole ISEE, che possono differire dal semplice stato di famiglia.
- Redditi dell'anno di riferimento (ad esempio CU, 730 o Redditi). Includi anche indennità e trattamenti imponibili, oltre a eventuali redditi esteri dichiarati.
- Patrimonio mobiliare: saldo e giacenza media dei conti, depositi, titoli, fondi. Servono estratti con data e giacenza media del periodo richiesto.
- Patrimonio immobiliare: visure o rendite catastali degli immobili e mutui residui. Se sei in affitto, servirà anche il contratto registrato.
- Canoni di locazione e relative ricevute. Questi dati incidono sul calcolo in modo specifico e richiedono i riferimenti del contratto.
- Trattamenti assistenziali e prestazioni percepite (ad esempio assegni familiari). Vanno indicati anche gli importi non soggetti a IRPEF quando richiesto.
- Altri elementi particolari, come situazioni di disabilità o spese riconosciute. Alcune voci prevedono franchigie o maggiorazioni dedicate.
Passaggi essenziali
- Raccogli i documenti di redditi, patrimoni e nucleo familiare.
- Compila la DSU online o presso CAF.
- Conferma i dati e invia la DSU.
- Attendi l'elaborazione INPS e scarica l'attestazione.
- Controlla scadenza annuale e variazioni.
- Presenta l’ISEE per bonus e prestazioni.
Come si calcola l'ISEE in pratica?
In sintesi, l'ISEE deriva dalla combinazione di redditi (ISR) e patrimoni (ISP) del nucleo, adeguati al numero dei componenti. La regola generale si può esprimere così:
ISEE = (ISR + 20% × ISP) ÷ scala di equivalenza. La scala di equivalenza pesa la dimensione familiare e alcune condizioni (ad es. presenza di figli minori).
Esempio numerico semplice
Ipotizziamo un nucleo di 3 persone con ISR pari a 20.000 euro e ISP pari a 10.000 euro. Applicando la regola: 20.000 + (0,20 × 10.000) = 22.000. Se la scala è 1,57, l'ISEE stimato è 22.000 ÷ 1,57 ≈ 14.000 euro. È un esempio semplificato: nella pratica incidono franchigie, detrazioni e specifiche regole sui patrimoni.
Scala di equivalenza
La scala cresce con i componenti del nucleo e può prevedere maggiorazioni per particolari condizioni (ad esempio disabilità o famiglie numerose). Il suo scopo è rendere comparabili nuclei diversi, evitando che lo stesso reddito produca effetti identici in famiglie di dimensioni differenti.
Quali tipi di ISEE esistono e quando usarli?
Esistono diverse tipologie di ISEE per casi d'uso specifici. Scegliere quella corretta aiuta a rappresentare meglio la situazione familiare rispetto alla prestazione richiesta.
- ISEE Ordinario: la forma più comune per la generalità delle prestazioni. È basato sulla DSU standard.
- ISEE Minorenni: riguarda prestazioni rivolte a minori, con regole specifiche sulla composizione del nucleo nei casi di genitori non conviventi.
- ISEE Università: pensato per tasse e borse di studio universitarie; tiene conto di condizioni che riguardano lo studente e la sua eventuale autonomia.
- ISEE Sociosanitario: per servizi come assistenza domiciliare; considera alcuni profili particolari della persona interessata.
- ISEE Residenze (sociosanitario residenziale): per strutture come RSA; applica criteri dedicati alle lunghe degenze.
- ISEE Corrente: consente un aggiornamento in corso d'anno in presenza di variazioni recenti e rilevanti del reddito o della situazione lavorativa.
Entro quando fare o aggiornare l'ISEE?
L'attestazione è normalmente valida fino al 31 dicembre dell'anno di presentazione. Se la situazione economica cambia in modo significativo (per esempio perdita o variazione del lavoro), puoi richiedere l'ISEE corrente per riflettere meglio i redditi più recenti.
Di solito, dopo l'invio della DSU l'elaborazione INPS richiede un breve tempo tecnico prima del rilascio dell'attestazione. Per evitare rallentamenti, verifica la correttezza dei dati e conserva la documentazione a supporto.
Domande frequenti
Qual è la differenza tra ISEE e DSU?
La DSU è la dichiarazione con cui comunichi i dati a INPS; l'ISEE è il risultato dell'elaborazione di quei dati, ossia l'attestazione che userai per le richieste.
Quanto dura l'ISEE?
In via generale, l'attestazione ha validità fino al 31 dicembre dell'anno di presentazione. Dopo tale data è opportuno rinnovarla per le nuove domande.
Che cosa si intende per ISEE corrente?
È un aggiornamento dell'ISEE in corso d'anno quando si verificano variazioni recenti e rilevanti della situazione economica. Serve a riflettere redditi più attuali.
Posso presentare l'ISEE se non ho reddito?
Sì, ma vanno comunque indicati i dati richiesti dalla DSU (nucleo, patrimoni, trattamenti). L'assenza di reddito non esonera dalla compilazione corretta.
Quanto tempo impiega l'INPS a rilasciare l'attestazione?
Dopo l'invio della DSU, l'elaborazione richiede in genere alcuni giorni lavorativi. I tempi possono variare in base al periodo e alle verifiche sui dati.
Posso usare l'ISEE dell'anno scorso?
Se è scaduto, no. Per nuove richieste e rinnovi è necessario un ISEE in corso di validità, salvo diverse indicazioni dei bandi o degli enti erogatori.
In sintesi operativa
- L'ISEE misura la situazione economica del nucleo.
- Serve per ottenere prestazioni e bonus agevolati.
- Si ottiene con DSU e documenti corretti.
- È valido fino al 31 dicembre dell'anno.
- L'ISEE corrente aggiorna variazioni rilevanti.
Usare bene l'ISEE significa presentare dati completi e coerenti, così l'attestazione rispecchia davvero la tua realtà familiare. Conserva la documentazione e rivedi annualmente la tua posizione per non perdere opportunità.
Queste informazioni hanno finalità generali e non sostituiscono le indicazioni degli enti competenti. Per casi specifici consulta le fonti ufficiali o chiedi assistenza qualificata presso un CAF o l'INPS.