Il bonifico è il modo più comune di trasferire denaro tra conti: un trasferimento bancario che muove fondi da un pagatore a un beneficiario tramite IBAN, spesso all’interno dell’area SEPA.
In questa guida trovi spiegato come funziona, quali tempi attenderti, esempi di causali, differenze tra istantaneo, ordinario e periodico, e quando serve il cosiddetto bonifico parlante per collegare un pagamento a una fattura.
In breve: il bonifico è un ordine di pagamento che sposta denaro da un conto a un altro usando IBAN. Nell’Area SEPA l’accredito avviene in genere entro il giorno lavorativo successivo; esistono varianti come l’istantaneo e il periodico, utili in situazioni diverse.
Che cos’è un bonifico?
È un ordine con cui autorizzi la tua banca a trasferire fondi a un altro conto. L’operazione si basa su dati chiave come codice IBAN del destinatario, importo, causale e data di esecuzione. Il trasferimento può essere interno alla stessa banca o tra istituti diversi, in Italia o all’estero.
In Italia il codice IBAN è lungo 27 caratteri e inizia con “IT”, informazione utile per controlli rapidi quando compili o verifichi i dati.
Quanto tempo impiega un bonifico?
Per i bonifici SEPA ordinari, l’accredito avviene in genere entro il primo giorno lavorativo successivo all’ordine (D+1), salvo orari di cut‑off e giorni festivi.
Orari di cut-off e giorni lavorativi
Le banche processano i pagamenti in “batch”. Se invii dopo l’orario di cut‑off, l’ordine parte il giorno lavorativo seguente. Contano solo i giorni lavorativi della banca, non i weekend o i festivi.
SEPA vs. extra-SEPA
Nell’Area SEPA la rete è standardizzata; fuori SEPA (valute diverse o paesi non aderenti) i tempi possono allungarsi per conversioni e passaggi intermedi. Per importi esteri valuta possibili costi e tempi aggiuntivi.
Istantaneo: quando ha senso
Il bonifico istantaneo esegue e accredita in pochi secondi, utile quando serve urgenza o conferma immediata. Di solito costa di più e può avere limiti di importo rispetto al bonifico ordinario.
Quali tipi di bonifico esistono?
I trasferimenti non sono tutti uguali. Ecco le varianti più comuni e quando si usano, con pro e contro pratici.
- SEPA ordinario. Standard più diffuso in Europa. Di norma accredita entro D+1 e ha commissioni contenute. È adatto a pagamenti a privati e imprese non urgenti.
- Bonifico tra conti della stessa banca. Spesso è accreditato subito o nella stessa giornata. Utile per spostare liquidità tra i propri conti senza costi elevati.
- Bonifico estero (extra‑SEPA o in valuta diversa dall’euro). Richiede controlli e conversioni di valuta; tempi e costi possono aumentare. Verifica sempre tassi e commissioni di cambio.
- Bonifico urgente o istantaneo. Prioritario rispetto al flusso standard. Offre esecuzione molto rapida, ma tipicamente con costo superiore e limiti più stringenti.
- Bonifico periodico. Programmi un addebito ricorrente (affitto, abbonamenti). Riduce dimenticanze e ritardi, ma serve saldo sufficiente alla data di esecuzione.
- Bonifico con riferimento a fattura. Collega il pagamento a un documento commerciale; è utile per riconciliazione contabile e per comunicare chiaramente la causale al destinatario.
Quando scegliere ciascun tipo
Scegli l’ordinario per pagamenti non urgenti, l’istantaneo se hai bisogno di conferma immediata, il periodico per scadenze fisse. Per pagamenti esteri valuta tempi, costi e il tasso di cambio applicato.
Come compilare un modulo di bonifico?
Il seguente riepilogo ha scopo informativo generale. Le schermate possono variare tra banche e app: verifica sempre le istruzioni della tua banca prima di confermare.
- Beneficiario. Inserisci nome e cognome o ragione sociale come indicati nei riferimenti di pagamento. Un’ortografia coerente aiuta la riconciliazione.
- Codice IBAN. Copia e incolla con cura, senza spazi superflui; controlla le prime due lettere “IT” per pagamenti nazionali e la lunghezza (27 caratteri).
- Importo e valuta. Digita l’importo esatto e verifica la valuta. Per extra‑SEPA considera possibili commissioni di conversione.
- Data di esecuzione. Puoi scegliere “oggi” oppure una data futura; per scadenze ripetute imposta un bonifico periodico.
- Causale. Scrivi una causale chiara (esempio: “Fattura 245/2025 – saldo”). Evita dati sensibili non necessari.
- Coordinate della banca destinataria. In alcuni casi puoi inserire BIC/SWIFT. Serve soprattutto per pagamenti esteri o extra‑SEPA.
- Conferma e ricevuta. Rivedi riepilogo, approva con autenticazione richiesta e conserva la ricevuta con CRO/TRN per eventuali verifiche.
Esempio di causale efficace
“Fattura 245/2025 – Acquisto licenze – Periodo gennaio 2025”. In poche parole identifichi documento, oggetto e periodo, facilitando la registrazione del destinatario.
Punti essenziali in breve
- Bonifico SEPA standard: accredito entro D+1 lavorativo.
- IBAN corretto e causale chiara riducono errori.
- Bonifico istantaneo: esecuzione in pochi secondi, costi maggiori.
- Bonifico periodico: utile per pagamenti ricorrenti automatici.
- Per detrazioni fiscali serve il bonifico parlante.
Bonifico parlante e fattura: che cosa cambia?
Il cosiddetto bonifico parlante associa in modo esplicito il pagamento a una spesa specifica indicando, nella causale, elementi come numero e data di fattura, dati del beneficiario e talvolta riferimenti fiscali. È usato quando occorre collegare pagamento e documento.
Quando serve
È richiesto da molte procedure che prevedono incentivi o rendicontazioni, perché rende il pagamento immediatamente riconoscibile. Le informazioni richieste possono variare: verifica sempre la modulistica e le indicazioni del soggetto che riceve.
Dati minimi da indicare
In genere sono utili numero e data della fattura, descrizione sintetica del bene/servizio e, quando richiesto, riferimenti come codici identificativi. Se hai dubbi, chiedi al fornitore cosa inserire in causale per evitare ambiguità.
Costi, limiti e tracciabilità
I costi dipendono dalla banca, dal canale (sportello, web, app) e dal tipo di pagamento. Le commissioni dei bonifici ordinari sono spesso contenute; quelle dei bonifici istantanei tendono a essere maggiori per via dell’urgenza.
Ogni banca applica limiti per singola operazione o giornalieri, diversi per ordinario e istantaneo. Per importi elevati può essere necessaria un’abilitazione preventiva o l’uso di canali dedicati.
- Canali e costi: allo sportello le commissioni possono essere superiori rispetto all’online, per via del servizio di cassa.
- Limiti operativi: tetti per singolo bonifico e limite giornaliero cumulato; per l’istantaneo spesso è previsto un massimale specifico.
- Prova del pagamento: conserva CRO/TRN e ricevuta digitale; identificano univocamente l’operazione in caso di controlli.
- Tracciabilità: i bonifici lasciano sempre evidenza nei conti; sono utili per riconciliazioni e verifiche documentali.
- Valute diverse: pagamenti extra‑SEPA possono includere spread di cambio e commissioni dei corrispondenti.
Come leggere la ricevuta
Sulla ricevuta trovi data e ora, importo, IBAN mittente e destinatario, causale e codice CRO/TRN. Questi dati aiutano a riconciliare l’operazione ed eventualmente a contestarla.
Domande frequenti
Un bonifico si può annullare?
Finché non è stato eseguito, puoi chiedere la revoca secondo le regole della tua banca. Se i fondi sono già accreditati, è necessario accordarsi con il beneficiario.
Cosa succede se sbaglio IBAN?
Se l’IBAN non esiste, il bonifico viene respinto. Se esiste ma appartiene a terzi, contatta subito la banca: potrà avviare una procedura di recupero, soggetta al consenso del destinatario.
Quanto costa un bonifico istantaneo?
Dipende dalla banca e dal canale. In genere la commissione è superiore all’ordinario; verifica il foglio informativo del tuo conto per il dettaglio aggiornato.
Cos’è il codice CRO/TRN?
È l’identificativo dell’operazione di bonifico. Serve per tracciare il pagamento e agevolare le ricerche in caso di necessità o contestazioni.
Che differenza c’è tra bonifico SEPA e extra-SEPA?
Nel SEPA i formati e le regole sono standardizzati in euro; fuori SEPA possono esserci valute diverse, intermediari e costi/tempi maggiori.
Serve sempre il bonifico parlante per collegare una fattura?
No: spesso basta indicare una causale precisa con numero e data della fattura. Alcune procedure richiedono diciture specifiche: segui le istruzioni del destinatario.
In sintesi operativa
- Nel SEPA ordinario l’accredito avviene di norma entro D+1.
- Verifica sempre IBAN, importo e causale prima di confermare.
- Istantaneo costa di più ma accredita in pochi secondi.
- Periodico automatizza pagamenti ricorrenti con data fissa.
- Per collegare pagamenti a fatture usa causali complete.
Prima di inviare un pagamento, rivedi i dati con calma: un IBAN corretto, una causale precisa e l’attenzione agli orari di cut‑off evitano ritardi e lavorazioni manuali. Conserva la ricevuta (con CRO/TRN) per eventuali esigenze di verifica o riconciliazione.
Se hai necessità particolari, consulta il foglio informativo del conto o l’assistenza della tua banca per condizioni, limiti e tempistiche applicate al tuo profilo. Evita di condividere one‑time password o credenziali: tutelare i tuoi dati è il modo più semplice per proteggere i pagamenti.
