Il bonifico è un trasferimento bancario che sposta denaro da un conto a un altro, in Italia o all’estero. È uno strumento tracciabile, basato su codici come IBAN e, talvolta, BIC, e rientra spesso nei circuiti SEPA. È utile per pagare fornitori, rimborsare amici o saldare bollette in modo sicuro.
Guida chiara al bonifico: cos’è, quali tipi esistono, quali dati servono, quanto costa e in quanto tempo arriva. Con esempi pratici, differenze tra SEPA standard e istantaneo, revoca e buone pratiche per privati e imprese.
Come si fa un bonifico passo dopo passo?
Si può operare da app bancaria, home banking o in filiale.

La banca chiede i dati del beneficiario, l’importo, la causale e la data di esecuzione; poi confermi con i consueti fattori di sicurezza, come OTP o notifica push.
Quali tipi di bonifico esistono?
Il bonifico SEPA standard copre gran parte dell’Europa; il bonifico SEPA istantaneo accredita in pochi secondi; esistono poi bonifici extra‑SEPA verso paesi fuori area e trasferimenti interni alla stessa banca.
- Bonifico SEPA standard: in euro, tra conti dell’area SEPA, con costi in genere contenuti e tempi tipici di un giorno lavorativo.
- Bonifico SEPA istantaneo: accredito in secondi, utile per urgenze; può avere commissioni più alte e limiti d’importo specifici.
- Bonifico extra‑SEPA: coinvolge più banche corrispondenti, valute diverse e costi/tempi variabili, anche per il tasso di cambio.
- Bonifico interno: tra conti della stessa banca, spesso con accredito rapido e costo ridotto o nullo.
Che differenza c’è tra SEPA e bonifico estero?
SEPA (Single Euro Payments Area) standardizza regole, formati e tempi per bonifici in euro fra paesi aderenti. Un bonifico extra‑SEPA segue prassi internazionali diverse, può richiedere BIC/SWIFT, applicare cambio valuta e comportare costi intermedi.
Passaggi essenziali del bonifico
- Scegli il tipo di bonifico e verifica i limiti del conto.
- Raccogli i dati del beneficiario: nome, codice IBAN e, se richiesto, BIC.
- Indica importo, causale chiara e data di esecuzione o ricorrenza.
- Conferma l’ordine con i fattori di sicurezza, come OTP o app.
- Salva o invia la ricevuta con CRO o TRN per eventuali verifiche.
- Monitora lo stato: eseguito, in lavorazione, respinto o revocato.
Quali dati servono per un bonifico?
Per evitare errori e velocizzare l’accredito, prepara le informazioni una volta sola e riutilizzale in rubrica. Ecco l’elenco completo, con note pratiche.
- IBAN del beneficiario: identifica in modo univoco il conto. In Italia l’IBAN è lungo 27 caratteri, composto da paese, check‑digit e coordininate bancarie.
- Intestatario: nome e cognome (o denominazione aziendale) esatti. Alcuni sistemi eseguono controlli di congruenza del nome per ridurre errori di digitazione.
- Importo e valuta: in SEPA si usa l’euro. Per valute diverse potrebbero esserci conversioni e una data valuta per l’operazione.
- Causale: breve descrizione del pagamento (es. “Fattura 15/2025”). Una causale chiara aiuta la riconciliazione contabile e previene contestazioni.
- BIC/SWIFT: richiesto per bonifici extra‑SEPA o in alcune banche quando la rotta non è completamente SEPA.
- Data di esecuzione: immediata o differita. Le disposizioni ricorrenti automatizzano pagamenti periodici e riducono il rischio di dimenticanze.
- Commissioni e ripartizione: in extra‑SEPA puoi trovare opzioni come SHA/OUR/BEN. In SEPA, di norma, si usa la ripartizione condivisa.
- CRO/TRN: codici di tracciamento presenti sulla ricevuta; conservali per assistenza o prove di pagamento.
Quanto costa un bonifico e quanto impiega?
Le commissioni dipendono da banca e canale: spesso online sono più basse che in filiale. I bonifici SEPA standard hanno costi contenuti; l’istantaneo può avere un sovrapprezzo. Extra‑SEPA incidono cambio, banche intermediarie e condizioni del conto.
Sui tempi, il SEPA standard tende all’accredito nel giorno lavorativo successivo (D+1), mentre l’istantaneo avviene in pochi secondi, h24 e 7/7, salvo interruzioni tecniche.

Attenzione al “cut‑off”: un ordine dopo l’orario limite parte il giorno utile successivo.
Quando conviene il bonifico istantaneo?
È utile per urgenze, saldi alla consegna o liberare rapidamente fidi. Valuta però costo e limiti: se il pagamento non è tempo‑critico, il SEPA standard resta efficiente e spesso più economico.
Si può revocare un bonifico?
Se l’ordine non è stato ancora eseguito dalla banca, la revoca è di norma possibile. Dopo l’esecuzione, il pagamento è in genere irrevocabile; si può tentare un “recall” contattando l’istituto, ma non è garantito e può prevedere spese.
Controlla lo stato dell’operazione: in lavorazione, eseguito o respinto. Se devi annullare, richiedi il modulo di revoca e agisci prima del cut‑off. In caso di IBAN errato, chiama subito l’assistenza: più passa il tempo, più si riducono le chance di recupero.
Domande frequenti
Cosa significa CRO e dove trovarlo?
Il CRO (Codice Riferimento Operazione) o TRN identifica univocamente il bonifico. È indicato nella ricevuta dell’operazione e nell’estratto conto; conservalo per eventuali verifiche.
Il bonifico SEPA è sempre gratuito?
No. Molti conti includono bonifici online a costo zero, ma le condizioni variano tra banche e profili; l’istantaneo spesso prevede una commissione dedicata.
Posso fare un bonifico senza IBAN?
Per i bonifici in area SEPA serve l’IBAN del beneficiario. Senza IBAN, l’istituto può richiedere coordinate alternative (es. BIC/SWIFT) per pagamenti extra‑SEPA.
Cosa succede se inserisco un IBAN errato?
L’ordine può essere respinto se il codice non è valido. Se l’IBAN esiste ma è di un terzo, il denaro può andare a un conto sbagliato: contatta subito la banca per un tentativo di recall.
Qual è l’orario di cut‑off?
È l’orario limite oltre il quale le disposizioni partono il giorno lavorativo successivo. Cambia da banca a banca e può differire tra canale online e filiale.
Il bonifico istantaneo ha limiti di importo?
Sì, i limiti sono fissati dall’istituto e possono variare anche in base al profilo di rischio e al canale. Verifica quelli attivi sul tuo conto prima dell’invio.
In sintesi operativa
- Il bonifico trasferisce denaro tra conti tramite IBAN.
- SEPA standard accreditato D+1; istantaneo in pochi secondi.
- Servono IBAN, beneficiario, importo, causale e data.
- Costi e limiti variano per banca e canale.
- Revoca possibile solo prima dell’esecuzione; poi non garantita.
Per scegliere il tipo di pagamento, valuta urgenza, costi e contesto. L’istantaneo è rapido ma può costare di più; il SEPA standard è spesso sufficiente e conveniente. Qualunque sia l’opzione, verifica i dati con cura e conserva la ricevuta con i codici di tracciamento.
Se gestisci pagamenti ricorrenti o aziendali, organizza una rubrica beneficiari e usa automatismi dove disponibili. Ridurrai errori e tempi, mantenendo controllo e tracciabilità. In caso di dubbi, consulta l’assistenza del tuo istituto prima di confermare l’operazione.
