Quando invii o ricevi denaro oltre confine, il codice SWIFT aiuta le banche a riconoscersi con precisione. È lo stesso che molti chiamano BIC e lavora insieme a IBAN, non al posto suo. In questa guida chiara vedrai quando è richiesto per un bonifico internazionale, come trovarlo e come evitare gli errori più comuni.

Il codice SWIFT (o BIC) identifica la banca in pagamenti internazionali. Serve spesso fuori dall’area SEPA. Puoi trovarlo su estratti conto, app o sito della banca. Verifica formato (8 o 11 caratteri) e non confonderlo con IBAN o routing number.

Che cos’è un codice SWIFT?

SWIFT sta per Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication: una cooperativa che gestisce uno standard di messaggistica sicura fra istituzioni finanziarie. Il codice SWIFT (o BIC) identifica la banca e, se presente, la filiale; non identifica il tuo conto.

Lo standard ISO 9362 definisce il codice: 8 caratteri per la sede o 11 includendo la filiale, con campi Banca (4), Paese (2), Località (2), Filiale (3).

Struttura del codice

  • Banca (4 lettere): sigla dell’istituto. Di norma sono lettere alfabetiche.
  • Paese (2 lettere): codice ISO del paese in cui ha sede la banca.
  • Località (2 alfanumerici): identifica la città/area o un nodo operativo.
  • Filiale (3 alfanumerici, opzionale): se assente (8 caratteri totali), il codice indica la sede principale.

Qual è la differenza tra SWIFT, IBAN e routing number?

IBAN e SWIFT lavorano insieme ma non sono la stessa cosa. IBAN identifica un conto (paese, banca e numero di conto). SWIFT/BIC identifica la banca. Il routing number è un codice usato in alcuni paesi (es. USA) per pagamenti domestici.

  • SWIFT/BIC: serve a indirizzare i messaggi tra banche e instradare fondi a livello internazionale.
  • IBAN: contiene il numero di conto; è indispensabile nei pagamenti SEPA.
  • Routing/sort/transit number: codici nazionali (USA, Regno Unito, Canada) per pagamenti interni.

In breve: l’IBAN dice “quale conto”, il SWIFT dice “quale banca”. I codici nazionali (routing, sort, transito) dicono “come arrivarci” nei sistemi domestici.

Quando serve il codice SWIFT per un bonifico?

Il SWIFT è richiesto soprattutto per trasferimenti extra‑SEPA o in valute diverse dall’euro. In molti bonifici SEPA può bastare l’IBAN, ma fuori dall’area SEPA (o per banche corrispondenti) il SWIFT della banca beneficiaria è spesso necessario.

Le procedure variano: alcune banche lo richiedono anche per pagamenti in euro verso paesi non SEPA. Verifica sempre le istruzioni della tua banca o del beneficiario. Se hai dubbi, chiedi conferma prima di inviare.

SWIFT è una cooperativa globale di proprietà dei membri e il principale fornitore mondiale di servizi di messaggistica finanziaria sicura.

SWIFT — About SWIFT, 2024. Tradotto dall'inglese.
Mostra testo originale

SWIFT is a global member-owned cooperative and the world’s leading provider of secure financial messaging services.

  • Esempio: bonifico dall’Italia a un conto in dollari negli Stati Uniti → IBAN del beneficiario (se esiste) e codice SWIFT della banca USA.
  • Esempio: invio di euro verso un conto nell’area SEPA → in genere basta l’IBAN; il SWIFT può non servire.
  • Esempio: pagamenti verso paesi extra‑SEPA con banche corrispondenti → può servire il SWIFT di più istituti lungo la catena.

Come trovare il tuo codice SWIFT

Il modo più rapido è consultare l’app della banca o l’online banking: spesso il codice appare accanto al tuo IBAN nella sezione del conto. In alternativa, cerca su estratti conto, contratti o comunicazioni ufficiali; in filiale te lo confermano.

Attenzione alle banche con più codici: la stessa banca può avere SWIFT diversi per filiali o servizi (es. tesoreria). Verifica che il codice corrisponda alla filiale del beneficiario e che rispetti il formato 8/11. E soprattutto non confonderlo con routing/sort/transit number, che sono codici nazionali.

Passaggi essenziali per SWIFT

  • Identifica banca e filiale esatta.
  • Trova il codice SWIFT su estratto conto o app.
  • Se assente, verifica sul sito ufficiale della banca.
  • Controlla il formato: 8 o 11 caratteri.
  • Confronta con IBAN e dati del conto.
  • Non confondere con routing o sort code.

Errori frequenti e come evitarli

Anche un codice corretto può portare a ritardi se altri dati non sono allineati. Ecco gli errori ricorrenti da evitare con una verifica finale prima dell’invio.

  1. Confondere IBAN e SWIFT. L’IBAN identifica il conto, il SWIFT la banca. Se scambi i campi, l’operazione rischia di fallire o subire storni.
  2. Usare il SWIFT della sede sbagliata. Una banca può avere più SWIFT. Controlla che l’indirizzo della filiale combaci con i dati del beneficiario.
  3. Ignorare il formato. Un SWIFT valido ha 8 o 11 caratteri. Se ne mancano o sono troppi, il pagamento potrà essere rifiutato automaticamente.
  4. Inserire spazi o caratteri non ammessi. Il SWIFT usa solo lettere e numeri; niente spazi né segni. Copia/incolla con attenzione.
  5. Affidarsi a fonti non ufficiali. Elenchi non aggiornati possono essere obsoleti. Verifica su documenti bancari o canali ufficiali della banca.
  6. Confondere routing/sort/transit con SWIFT. Questi codici servono per pagamenti domestici. Per l’estero, la catena usa il SWIFT della banca.
  7. Dimenticare istruzioni dell’intermediario. In alcuni corridoi serve anche il nome della banca corrispondente o un riferimento. Segui le note dell’ordine.
  8. Non considerare costi e tempi di rete. Alcuni percorsi usano più banche, con commissioni e tempi aggiuntivi. Valuta opzioni e valuta finale con il beneficiario.

Esempi pratici e formati del codice

Gli esempi seguenti sono fittizi e servono solo a capire la struttura. Un SWIFT di sede (8 caratteri) può apparire come “AAAAITMM”, quello di filiale (11) come “AAAAITMMXXX”. Sui documenti possono apparire attaccati all’IBAN.

  • 8 caratteri (sede): AAAAITMM → banca “AAAA”, paese “IT”, località “MM”. Nessuna filiale specifica.
  • 11 caratteri (filiale): AAAAITMMXXX → stessi campi più “XXX” per la filiale. Talvolta “XXX” indica la sede centrale.
  • Solo lettere nei campi banca/paese; lettere o numeri in località/filiale. Tutto in maiuscolo.
  • Il codice non include il numero di conto. Quello è nell’IBAN o in altri campi dell’ordine di pagamento.
  • Su estratti e app, “BIC” è sinonimo di SWIFT: se vedi “BIC: AAAAITMMXXX”, è il codice che ti serve.

Scrivilo senza spazi né trattini. Se ti forniscono varianti formattate (es. con spazi per leggibilità), rimuovile al momento dell’inserimento. Quando hai dubbi sulla filiale, usa la sede (8 caratteri) solo se la banca o il beneficiario lo confermano.

In breve, cosa ricordare

  • Il codice SWIFT identifica la banca, non il conto.
  • È richiesto soprattutto per bonifici extra‑SEPA.
  • Formato standard: 8 o 11 caratteri ISO 9362.
  • Non confonderlo con IBAN, routing o sort code.
  • Verifica sempre su documenti o canali ufficiali.

Conoscere come funziona il SWIFT riduce errori, tempi e costi dei pagamenti oltre confine. Se qualcosa non torna (filiale, formato, requisiti extra), ferma l’ordine e chiedi conferma alla tua banca o al beneficiario. Le informazioni qui fornite sono generali: per i dettagli del tuo caso, segui sempre le istruzioni ufficiali dell’istituto.

Un ultimo consiglio operativo: prepara in anticipo i dati del beneficiario (nome, IBAN, banca, eventuale causale). Una checklist semplice ti aiuta a evitare correzioni dopo l’invio e migliora la tracciabilità del trasferimento, soprattutto quando sono coinvolte più banche corrispondenti.

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