Il PUN è il Prezzo Unico Nazionale dell’energia, cioè il riferimento del prezzo all’ingrosso sul mercato elettrico italiano. Capire come nasce questo valore aiuta a leggere la bolletta, distinguere la quota energia dalle altre componenti e farsi un’idea dell’andamento dei costi.
In breve: il PUN è il prezzo medio orario dell’energia scambiata all’ingrosso in Italia. Cambia ogni giorno e ora. Influisce sulla parte energia della bolletta, non su tasse e oneri. Con esempi e passaggi pratici capirai come leggerlo e stimarne l’impatto.
Perché il PUN cambia ogni giorno?
Il PUN varia perché riflette, ora per ora, l’equilibrio tra domanda e offerta sul mercato. Se aumentano i consumi (per caldo, freddo o attività produttive) o diminuisce la produzione disponibile, il prezzo tende a salire; quando la disponibilità è ampia e la richiesta bassa, tende a scendere.
Contano anche la disponibilità delle fonti rinnovabili (sole e vento), eventuali fermi impianti, manutenzioni, congestioni sulla rete e i costi delle materie prime per le centrali convenzionali. In sintesi, il PUN segue i fondamentali del sistema elettrico minuto per minuto, poi viene riportato come serie di valori orari e medi.
Come si calcola il PUN e cosa include?
Il PUN nasce come media ponderata dei prezzi zonali orari formati sul Mercato del Giorno Prima. I prezzi orari sono ponderati per i volumi scambiati, così il valore finale rispecchia quanto effettivamente acquistato per ciascuna ora.

Attenzione a cosa include: il PUN attiene alla quota energia. Non comprende oneri di sistema, imposte, canoni o servizi commerciali. Per arrivare al prezzo in bolletta si sommano lo spread del venditore, le perdite di rete e le imposte previste dalla normativa.
MGP e mercati infragiornalieri
Il prezzo principale si forma nel Mercato del Giorno Prima (MGP), dove produttori e venditori definiscono i programmi per il giorno successivo. Altri mercati, infragiornalieri e di bilanciamento, armonizzano il sistema vicino al tempo reale. Gli scambi sono espressi in MW (megawatt) e l’energia fatturata in kWh (kilowattora).
Esempio numerico semplificato
Immagina consumi giornalieri di 4 kWh in fascia F1, 3 kWh in F2 e 3 kWh in F3. Se i PUN medi orari (ipotetici) delle fasce fossero 0,12 €/kWh, 0,10 €/kWh e 0,09 €/kWh, la quota energia lorda sarebbe: (4×0,12) + (3×0,10) + (3×0,09) = 1,65 €. Poi aggiungeresti perdite di rete calcolate per percentuale, lo spread commerciale e le imposte, ottenendo il prezzo finale.
Fatti essenziali sul PUN
- Il PUN è il prezzo medio orario dell’energia acquistata sul mercato all’ingrosso italiano (MGP).
- Varia ogni ora e giorno in base a domanda, offerta e fonti disponibili.
- In bolletta incide solo sulla quota energia; tasse e oneri sono separati.
- I contratti indicizzati PUN trasferiscono il rischio di prezzo al cliente.
- Il costo finale include perdite di rete e spread del venditore.
- Per stimare la spesa servono consumi per fascia e PUN orari medi.
Qual è la differenza tra PUN e prezzo fisso?
Con il prezzo fisso, la componente energia resta costante per un periodo contrattuale; con il PUN indicizzato segue l’andamento del mercato. In un caso hai prevedibilità dei costi energia; nell’altro puoi beneficiare delle fasi ribassiste, ma sei esposto alla volatilità.
Le regole di bolletta e la separazione tra voci regolamentate e voci di mercato sono definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Indipendentemente dalla formula di prezzo, pagherai sempre anche oneri, imposte e servizi commerciali, oltre alla quota energia.
Quali fattori fanno oscillare il PUN?
Molti elementi concorrono all’andamento. Alcuni sono strutturali (mix di generazione, import/export, capacità di trasmissione della rete), altri contingenti (meteo, fermate impianti, cicli industriali). Ecco come incidono.
Domanda e meteo
Clima caldo o freddo modifica la domanda elettrica per climatizzazione. Giorni lavorativi tipicamente mostrano consumi maggiori delle festività. Questi pattern spostano i prezzi nelle ore di punta (mattino e sera) rispetto alle ore vuote.
Prezzi delle materie prime
Quando il gas o altri combustibili salgono di prezzo, i costi marginali delle centrali termoelettriche aumentano e il PUN può risentirne. Se scendono, l’effetto si trasmette in senso opposto, specie nelle ore meno coperte da rinnovabili.
Rinnovabili e interconnessioni
Molto sole e vento tendono a spingere verso il basso i prezzi nelle ore interessate. Viceversa, scarsa produzione rinnovabile e limitazioni sulle linee di interconnessione con l’estero possono sostenere i prezzi in certe zone e orari.
Come leggere il PUN in bolletta
Le bollette indicizzate riportano di solito un PUN medio del periodo e lo spread applicato.

Alcuni fornitori mostrano anche dati per fascia oraria, così puoi collegare i tuoi consumi per kWh al prezzo effettivo. La voce perdite di rete spiega la differenza tra energia prelevata e fatturata.
- Trova la sezione “Materia energia”. Qui appare il PUN medio del periodo di fatturazione, spesso affiancato dal valore in €/kWh e dalla fonte di calcolo.
- Controlla lo spread. È il sovrapprezzo del venditore sulla componente energia. Viene espresso in €/kWh o in percentuale e incide direttamente sulla spesa finale.
- Leggi i consumi per fascia. Se la bolletta distingue tra F1, F2 e F3, puoi capire quanto pesano i consumi nelle ore tipicamente più care o più economiche.
- Verifica le perdite di rete. Sono una maggiorazione tecnica applicata all’energia per tener conto delle perdite di trasporto. Non è una penale, ma un fattore standard.
- Confronta con il mese precedente. Se il PUN è sceso ma la spesa è salita, potrebbero essere cambiati i tuoi consumi o l’orario in cui usi gli apparecchi.
- Occhio alle imposte. IVA e accise sono calcolate su base normativa e possono amplificare differenze anche piccole nella quota energia.
- Fai un calcolo “a spanne”. Moltiplica i tuoi kWh per il PUN medio e aggiungi spread e perdite; potrai confrontare il risultato con quanto fatturato.
- Annota gli usi energivori. Forno, asciugatrice o pompe di calore spostano molti kWh. Una gestione intelligente degli orari può cambiare la tua spesa.
Domande frequenti sul PUN
Il PUN è uguale per tutti i clienti?
Il valore PUN pubblicato è unico; il prezzo finale in bolletta varia per spread, perdite, imposte e servizi commerciali applicati dal venditore.
Il PUN comprende tasse e oneri?
No. Il PUN riguarda la sola componente energia. Oneri di sistema e imposte sono voci separate, determinate da regole e aliquote specifiche.
Chi calcola e pubblica il PUN?
Il gestore del mercato elettrico italiano calcola e pubblica i valori orari e giornalieri. I venditori li usano come riferimento nei contratti indicizzati.
È possibile conoscere il PUN in anticipo?
Non esattamente. Si possono fare stime basate su aspettative di domanda, offerta e prezzi delle materie prime, ma il valore effettivo si forma giorno per giorno.
Come verifico il PUN in bolletta luce?
Cerca la sezione dedicata ai prezzi della materia energia. Se il contratto è indicizzato, troverai il PUN medio del periodo e lo spread applicato.
PUN e fasce F1, F2, F3 coincidono?
No. Il PUN è orario; le fasce raggruppano ore con profili diversi. Il PUN medio per fascia dipende dai tuoi consumi nelle ore appartenenti a ciascuna fascia.
Punti da ricordare
- Il PUN è una media ponderata oraria del mercato all’ingrosso.
- Incide solo sulla quota energia della bolletta.
- I contratti indicizzati trasferiscono la volatilità al cliente.
- Per stimare la spesa servono consumi orari o per fascia.
- Spread, perdite e imposte spiegano la differenza col prezzo finale.
Comprendere il PUN aiuta a dare un senso ai movimenti della bolletta senza cadere in semplificazioni. Il prezzo segue le condizioni del sistema elettrico e non è di per sé “alto” o “basso”: è un segnale che riflette produzione disponibile, domanda e vincoli di rete in ogni ora.
Se vuoi migliorare la lettura dei tuoi costi, confronta periodi omogenei, controlla consumi e orari d’uso e verifica come incidono spread, perdite e imposte. Con queste informazioni potrai interpretare meglio gli importi, indipendentemente dalla formula di prezzo scelta.