Gestire la traduzione in azienda non significa solo passare parole da una lingua all’altra: è localizzazione, adattamento e controllo di qualità. Con processo chiaro, terminologia coerente e revisione rigorosa, riduci rischi, eviti rilavorazioni e massimizzi l’impatto sui clienti. Questa guida pratica aiuta a scegliere i fornitori giusti, pianificare tempi e budget e misurare i risultati con criteri semplici.

Guida operativa per la traduzione aziendale: costi e driver, scelta del fornitore, pianificazione di tempi e budget, preparazione dei file, metriche di qualità e ROI. Include passi concreti, esempi ed elementi di checklist per partire in modo ordinato e ridurre gli imprevisti.

Quanto costa una traduzione professionale?

I costi dipendono da tre fattori principali: volume, complessità e lingue coinvolte. La tariffa può essere a parola, a ora o a progetto; incidono anche il formato dei file, l’urgenza e la necessità di revisione indipendente. La combinazione lingua di partenza/d’arrivo (ad esempio combinazioni rare) e la specializzazione richiesta possono far variare sensibilmente il preventivo. Per prevenire sorprese, concorda in anticipo cosa include il prezzo: revisione separata, controllo impaginazione, gestione terminologica e number check.

Quali metriche misurano la qualità?

Per valutare la qualità, usa criteri osservabili: coerenza terminologica, correttezza sintattica, tono e adeguatezza al pubblico. Gli errori si classificano in critici, gravi e minori, e la revisione va svolta da persona diversa dalla traduttrice che ha prodotto il testo, in linea con ISO 17100. Monitora il tasso di rielaborazione, i commenti in QA (Quality Assurance), il feedback degli utenti e i tempi di correzione. Scegli poche metriche di processo e di risultato per evitare misurazioni frammentarie e concentrarti su ciò che sposta davvero il valore.

Quando usare il post-editing?

Il post-editing si applica quando serve velocità su contenuti a basso rischio (per esempio schede prodotto standard). Un revisore umano migliora l’output di traduzione automatica, seguendo linee guida chiare su stile ed errori accettabili in base a ISO 18587. È utile quando la priorità è la copertura rapida di molto volume con qualità “idonea allo scopo”. Evitalo per testi sensibili come comunicati di brand o documenti legali, in cui occorrono traduzione umana e doppia revisione.

Quale fornitore di traduzione scegliere?

La scelta incide su qualità, tempi e costo totale. Valuta competenze, processi e capacità di scalare, non solo la tariffa. Lavora con un elenco breve di candidate e imposta un piccolo progetto pilota per confrontare risultati reali.

  • Esperienza settoriale: verifica specializzazione nel tuo dominio (fintech, retail, software). Chiedi esempi di progetti simili e vedi come trattano terminologia e tono.
  • Processi e certificazioni: la presenza di procedure documentate e della norma ISO 17100 indica un livello minimo di processo. Fai domande su come gestiscono revisione, feedback e rilavorazioni.
  • Risorse e tecnologia: chiedi se usano CAT (Computer-Assisted Translation), memorie di traduzione e strumenti di QA. L’uso consapevole di MT (Machine Translation) va governato con regole chiare.
  • Qualità e revisione: pretendi una revisione linguistica separata dalla traduzione e un controllo finale su formati, link e numeri. Domanda come tracciano gli errori e prevengono recidive.
  • Scalabilità e SLA (Service Level Agreement): valuta la capacità di gestire picchi e lingue aggiuntive, con SLA realistici. Chiedi tempi medi di ciclo e piani di continuità operativa.
  • Sicurezza e privacy: verifica misure su accessi, NDA, cifratura e ambienti. Pretendi formazione specifica e policy per dati personali e contenuti sensibili.
  • Trasparenza economica: chiedi listini, sconti da memoria, costi extra (urgenza, DTP, QA esteso). Un’offerta chiara evita contenziosi e migliora la pianificazione.
  • Relazione e governance: preferisci un account manager dedicato, riunioni periodiche e report qualità. La governance riduce attriti e assicura miglioramento continuo.

Come pianificare tempi e budget?

Stima tempi e fasi partendo dal volume, dalla disponibilità del team e dai passaggi obbligatori (revisione, controllo formati, QA finale).

Diagramma di Gantt con attività concorrenti e dipendenze evidenziate
Grafico Gantt che mostra attività sovrapposte e relazioni di dipendenza. · Vheilman · CC BY-SA 3.0 · File: Gantt chart example.png

Aggiungi un margine di sicurezza, soprattutto su progetti multilingue o con molte integrazioni. Sequenzia attività e dipendenze: non tutto deve aspettare tutto; spesso onboarding, glossario e stile possono correre in parallelo.

Per il budget, ragiona per driver: tariffa (parola/ora/progetto), revisione, gestione terminologica, DTP (Desktop Publishing) e testing. Collega spesa e risultato fissando metriche di qualità della traduzione, obiettivi di conversione e tempi di ciclo, poi rivedile dopo i primi sprint. Usa stime conservative sui volumi e verifica il recupero di costo grazie a memorie e riuso. Definisci criteri di priorità: cosa va tradotto subito, cosa può attendere, cosa resta in sola lingua sorgente.

Passaggi essenziali

  • Definisci obiettivi e pubblico
  • Seleziona il tipo di traduzione
  • Prepara glossario e stile
  • Scegli fornitore qualificato
  • Pianifica tempi e budget
  • Misura qualità e ROI

Come preparare i contenuti per la traduzione?

Un testo ben preparato si traduce più in fretta e con meno errori. Riduci ambiguità, elimina ripetizioni superflue e fornisci contesto:

Primo piano di laptop con testo sullo schermo in ambiente neutro
Schermo di laptop che mostra testo in un contesto di lavoro neutro. · Markus Spiske · Pexels License · A Laptop Screen with Text

obiettivi, pubblico, canali, esempi. Condividi un glossario terminologico e una guida di stile: accelerano il lavoro e rendono omogenee le scelte.

Standardizza i file e proteggi ciò che non va toccato (codici, tag, variabili). Indica le parti che richiedono adattamento creativo e quelle che richiedono fedeltà letterale. Quando possibile, prepara contenuti modulari e riciclabili per favorire il riuso.

  • Pulisci il sorgente: frasi chiare, punteggiatura ordinata, numeri e unità coerenti. Eviti errori a catena e riduci il tempo di revisione.
  • Allinea il glossario terminologico con esempi d’uso e termini proibiti. Aggiornalo ad ogni rilascio e condividilo con tutte le parti.
  • Definisci una guida di stile: tono, registro, convenzioni tipografiche. Aiuta a proteggere l’identità del brand e semplifica la revisione.
  • Specifica formati e layout: fornisci file editabili e istruzioni DTP. Eviti rilavorazioni costose e difformità visive tra lingue.
  • Fornisci contesto e canali: obiettivo, target, dispositivo. Crea uno spazio per domande e risposte così da chiarire rapidamente i dubbi.

Domande frequenti

Qual è la differenza tra traduzione e localizzazione?

La traduzione trasferisce significato tra lingue. La localizzazione adatta contenuto e riferimenti culturali a un mercato specifico (formati, convenzioni, aspettative), mantenendo la funzione d’uso originale.

Meglio un'agenzia o un traduttore freelance?

Dipende da volume, lingue e complessità. Un’agenzia scala più facilmente e coordina revisione e DTP; un freelance è ideale per nicchie e collaborazione diretta in progetti più snelli.

Come si stima il tempo di consegna?

Parti dal volume, aggiungi revisione, QA e controlli file. Considera blocchi tecnici e cicli di feedback interni; prevedi un margine per imprevisti e variazioni di portata.

La traduzione automatica è sufficiente?

Per contenuti informativi a basso rischio può bastare con post-editing umano. Per materiali di brand, legali o medici è consigliabile traduzione umana con doppia revisione.

Che cos'è una memoria di traduzione?

È un database di segmenti già tradotti riutilizzabili. Migliora coerenza e velocità e, se gestita bene, riduce i costi grazie a corrispondenze e ripetizioni riconosciute dagli strumenti CAT.

Come proteggere i dati durante la traduzione?

Limita l’accesso ai file, usa canali sicuri e stabilisci accordi di riservatezza. Fornisci versioni anonime quando possibile e applica policy chiare su esportazione e archiviazione.

In breve, ricordati

  • Definisci obiettivi, pubblico e canali.
  • Scegli il tipo di servizio e il fornitore.
  • Prepara glossario, stile e file puliti.
  • Stima budget e tempi con margini.
  • Misura qualità e impatto sul business.

Pianificare bene la traduzione significa mettere in fila obiettivi, persone e strumenti. Parti da un perimetro chiaro, prepara i contenuti, scegli un fornitore adatto e impostate insieme metriche semplici che descrivano qualità e risultato. Con piccoli piloti e cicli brevi di feedback, costruirai un flusso stabile che riduce costi e rende il messaggio efficace nei mercati che contano.

Non serve fare tutto subito: inizia dalle priorità e scala in base all’impatto. Documenta decisioni linguistiche, aggiorna glossari e stile a ogni rilascio e rivedi periodicamente tempi e budget. Con disciplina leggera ma costante, la traduzione diventa un moltiplicatore di risultati, non un collo di bottiglia.

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