Che tu debba chiedere informazioni, segnalare un disservizio o presentare un reclamo, contattare l'assistenza clienti nel modo giusto fa la differenza. Con un approccio chiaro e ordinato, il tuo messaggio arriva alle persone corrette del servizio clienti e accelera la soluzione. Questa guida unisce buone pratiche, esempi e consigli per canali diversi: telefono, email, chat e social.
Definisci l'obiettivo, scegli il canale adatto, prepara dati e prove, scrivi un messaggio breve e cortese, imposta un promemoria per il follow-up e, se serve, escalare con rispetto. Così aumenti le chance di risposta rapida e di soluzione senza rimbalzi.
Quali canali scegliere per contattare l'assistenza?
Il canale va scelto in base al tipo di richiesta e all'urgenza. Considera dove l'azienda risponde più velocemente e dove puoi inviare informazioni utili, come ricevute e screenshot.
Qual è il canale più rapido?
In molte aziende la chat è la via più veloce per problemi semplici, mentre il telefono aiuta su urgenze complesse. L'email resta ideale per richieste documentate o formali, perché ti permette di ricostruire con precisione lo storico.
- Telefono: utile per blocchi immediati o malfunzionamenti critici. Preparati a identificarti e a spiegare il problema in 30–60 secondi. Chiedi subito il numero della pratica per tracciare l’avanzamento.
- Email: perfetta quando servono allegati, cronologie o descrizioni articolate. Inserisci un oggetto chiaro e mantieni il testo sintetico. Conserva copia di quanto inviato e ricevuto.
- Chat: adatta a richieste brevi e verifiche rapide. Spesso permette di condividere file e viene gestita da operatori dedicati. È comoda da mobile e durante gli orari d’ufficio.
- Social: efficace per segnalare pubblicamente disservizi, con toni cortesi. Evita di pubblicare dati personali; chiedi un canale privato per i dettagli. Utile per solleciti brevi e visibili.
- Modulo o app: molti brand hanno sezioni “supporto” con campi guidati che riducono errori e velocizzano l'instradamento della richiesta. Segui i suggerimenti e compila ogni campo richiesto.
Passi fondamentali
- Definisci l'obiettivo e il risultato atteso.
- Scegli il canale più adatto al problema.
- Prepara dati essenziali: ordine, date, prove.
- Scrivi un messaggio chiaro e sintetico.
- Imposta un promemoria per il follow-up.
- Escala con cortesia se i tempi slittano.
Quando è meglio contattare?
Chiama appena si aprono i canali, a inizio mattina o a metà settimana, quando i volumi sono spesso più bassi. Per email e moduli, evita tardi la sera: le risposte ripartono di solito il giorno lavorativo successivo.
Valuta anche le indicazioni ufficiali dell'azienda su tempi di risposta (SLA). Se disponibili, consulta i dati sulle attese telefoniche per pianificare il momento migliore; in alternativa, fai un test in due fasce orarie diverse.
- Mattina presto: spesso code più brevi e operatori freschi. Tieni a portata di mano documenti e numeri per sfruttare al massimo la chiamata.
- Pranzo: può peggiorare l'attesa, ma dipende dal settore. Se è l’unico momento, preferisci chat o email che non ti costringono in coda.
- Pomeriggio: bene per richieste non urgenti via email o chat. Usa questo tempo per preparare allegati e riepiloghi chiari.
- Fine settimana: molti servizi riducono il personale; pianifica di conseguenza. Se invii email, accetta tempi di risposta più lunghi.
- Festivi: salvo emergenze, preferisci canali asincroni e tempi realistici. Programma il follow-up al primo giorno utile.
Come scrivere messaggi efficaci
Un buon messaggio è specifico, educato e orientato al risultato. Le linee guida di riferimento, come ISO 10002:2018, sottolineano trasparenza, tempestività e chiarezza nella gestione dei reclami.
- Apri con il contesto essenziale: chi sei, che cosa è successo e quando. Evita preamboli lunghi; due frasi bastano per inquadrare il caso.
- Chiedi una soluzione concreta. Proponi un esito realistico (rimborso parziale, sostituzione, verifica tecnica) e indica una scadenza ragionevole per la risposta.
- Fornisci identificativi e prove: numero ordine, dati di spedizione, foto o log. Più i dati sono precisi, più l'operatore può agire senza rimbalzi.
- Usa un tono professionale e cortese. La fermezza non richiede mai sarcasmo o maiuscole; gli operatori seguono procedure e apprezzeranno la chiarezza.
- Struttura il testo per punti. Paragrafi brevi o elenco aiutano a far emergere i dettagli chiave e riducono gli errori di comprensione. Scegli un oggetto chiaro.
- Indica la disponibilità a collaborare: fasce orarie per una chiamata, recapiti aggiornati e preferenze di contatto. Questo accelera eventuali verifiche.
- Evita allegati pesanti o link non necessari. Se indispensabili, descrivili in breve e specifica cosa mostrano per facilitare la lettura interna.
- Chiudi con una richiesta e un passo successivo: “Attendo riscontro entro 3 giorni; in caso contrario invierò un breve promemoria”. Questo definisce un follow-up rispettoso.
- Rileggi prima di inviare. Correggi refusi, togli ripetizioni e controlla che date e numeri siano coerenti; una precisione apparente ispira fiducia.
Esempio di email efficace
Oggetto: “Consegna parziale ordine 12345 – richiesta verifica”. Testo: “Buongiorno, il 10/05 ho ricevuto solo 2 dei 3 articoli dell’ordine 12345. Allego foto del pacco e del contenuto. Gradirei conferma di spedizione dell’articolo mancante o rimborso parziale. Sono disponibile oggi 14–16. Grazie”. Questo è un modello di email semplice e completo.
Script di chiamata
“Salve, sono [Nome], codice cliente [XXX]. Chiamo per [problema sintetico] su ordine [n°]. In breve: [fatti principali]. Ho a disposizione foto e ricevuta. Potete verificare e indicarmi i prossimi passi? Grazie.” Tienilo sotto 60 secondi per favorire l’instradamento corretto.
Template per chat
“Ciao, ho bisogno di assistenza su [ordine/servizio]. Riassumo: [2–3 punti numerati]. Allego screenshot. Posso essere ricontattato a [telefono/email] entro [data]. Grazie per l’aiuto.” Breve, informativo e facile da copiare nei sistemi interni.
Come gestire l'escalation in modo costruttivo
Se i tempi slittano o la risposta non risolve, mantieni toni professionali e chiedi una verifica di secondo livello. Chiedi quale policy di escalation è prevista e come avviare il passaggio.
- Ricapitola il caso in 3 righe, includendo il numero pratica e le azioni già svolte. Evita di riaprire temi chiusi: il focus è sullo stato corrente e su cosa manca.
- Formula la richiesta: “Gradirei una verifica del team tecnico/qualità” o “Potrei parlare con un supervisore?”. Specifica perché lo ritieni opportuno e il risultato atteso.
- Definisci un tempo di cortesia: “Se non ricevo aggiornamenti entro 48 ore, invierò un nuovo promemoria”. Mostra collaborazione e responsabilità condivisa.
- Se previsto, chiedi canali alternativi: indirizzo dedicato reclami, modulo per contestazioni, o appuntamento telefonico. Usa questi percorsi solo quando appropriato.
- Raccogli tutto in un unico thread. Evita duplicati tra email, chat e social: confondono la gestione e possono rallentare la soluzione.
Prima escalation
Invia un messaggio sintetico al canale originale, citando il numero pratica e i passaggi già eseguiti. Chiedi che il caso venga esaminato da un team dedicato, senza toni perentori.
Seconda escalation
Solo se necessario, richiedi l’intervento di un responsabile del servizio. Sii specifico su tempi, impatti e obiettivi. Mantieni la comunicazione aperta e lascia traccia scritta delle decisioni.
Di seguito trovi risposte rapide a domande ricorrenti per evitare errori comuni e accelerare la risoluzione.
Domande frequenti
Meglio telefonare o scrivere?
Se è urgente o serve guidare diagnosi in tempo reale, chiama; se servono prove, cronologie o un tracciamento formale, scrivi. In dubbio, inizia con email o modulo e indica la tua disponibilità telefonica.
Cosa inserire nell'oggetto dell'email?
Indica problema e riferimento: “Ritardo consegna ordine 12345 – richiesta aggiornamento”. Evita oggetti generici; aggiungi una parola-azione (es. “verifica”, “rimborso”, “sostituzione”) per orientare subito l’operatore.
Quanto tempo aspettare prima del follow-up?
Se l’azienda non indica SLA, attendi 48–72 ore lavorative per richieste standard e 24 ore per urgenze. Nel follow-up, cita il numero pratica, riassumi il punto aperto e chiedi tempi aggiornati.
Come chiedere di parlare con un responsabile?
Ringrazia per il supporto ricevuto, spiega perché serve una verifica superiore e formula la richiesta con cortesia: “Potrei essere messo in contatto con un supervisore per una valutazione del caso?”
È utile allegare screenshot o video?
Sì, se mostrano chiaramente l’errore o la discrepanza. Nomina i file in modo descrittivo (es. “errore-login_2025-05-10.png”) e spiega in una frase cosa si vede, per velocizzare l’analisi interna.
Come gestire un no definitivo?
Chiedi il razionale della decisione e verifica se esistono vie alternative (buono, sostituzione, riparazione). Se non disponibili, conserva la documentazione e valuta se è utile inviare un feedback costruttivo.
In breve, cosa fare
- Obiettivo e risultato chiari: cosa vuoi ottenere.
- Canale giusto in base a urgenza e complessità.
- Dati e prove pronti: ordine, date, screenshot.
- Messaggio sintetico, tono professionale e oggetto chiaro.
- Follow-up programmato e tracciato.
- Escalation educata se i tempi si allungano.
Applicare un metodo semplice e ripetibile ti aiuta a mantenere il controllo: definisci l’obiettivo, scegli il canale giusto e prepara i dati prima di scrivere. Crea piccoli modelli riutilizzabili per email, chat e chiamate, così risparmi tempo e riduci gli errori. Tieni traccia dei numeri pratica e metti promemoria per i follow-up.
Ricorda: la cortesia non rallenta, accelera. Un messaggio chiaro e rispettoso facilita il lavoro degli operatori e migliora le probabilità di una soluzione rapida. Se i tempi si allungano, chiedi con tranquillità l’escalation e continua a documentare. Con poche abitudini misurabili, il tuo contatto diventa più efficace e professionale.
