The Backrooms: l’angolo oscuro dell’internet

The Backrooms è un’atmosferica creepy pasta che nasce tra le pieghe più oscure dell’internet. Si tratta di una scam del mondo digitale, una trappola creata per attirare sventurati che cercano il brivido, la sfida, il mistero. Nato nel 2019, il fenomeno ha rapidamente conquistato milioni di fan, diventando uno dei meme più discussi e ricercati del mondo online.

Ma di cosa si tratta esattamente? The Backrooms è un luogo virtuale immaginario, generato da un algoritmo di un gioco horror che si ambienta in un complesso edilizio, dove ogni stanza si ripete in modo casuale. Questo labirinto digitale si trasforma in una sorta di limbo, dove il giocatore può perdersi per ore, giorni, senza mai uscirne.

L’idea ha affascinato molti utenti, che hanno iniziato a caricare foto e video ritraenti il mondo di The Backrooms. Oltre alle riproduzioni del gioco, sono stati creati anche dei veri e propri short-film, che utilizzano scene raccapriccianti per rendere l’atmosfera ancora più simile ad un incubo.

Ma non tutti i fan di The Backrooms sono soddisfatti della situazione. Infatti, sono diversi gli utenti che hanno denunciato il fenomeno come una vera e propria trappola per i più giovani, che si trovano quindi davanti ad un contenuto potenzialmente dannoso. Non mancano infatti i casi in cui, per cercare di seguire il gioco, i bambini si sono danneggiati fisicamente.

La critica principale al fenomeno è che esso è stato pensato per prendere di mira delle persone che sono particolarmente attratte dalle storie di paura. The Backrooms si propone infatti di creare un mondo onirico, basato esclusivamente su tecniche di manipolazione del cervello umano, che possono portare a conseguenze spiacevoli come un’ansia diffusa, problemi di percezione della realtà, depressione, e altre problematiche psicologiche.

Come tutti i fenomeni di internet, The Backrooms rappresenta una tutt’altro che facile distrazione per i più giovani. Il centro di ricerca sul comportamento umano dell’ULB (Università di Bruxelles), ha infatti stabilito che la maggior parte dei fan di The Backrooms sono i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 12 e i 18 anni, e che ben il 36% degli utenti ha dichiarato di aver subito effetti collaterali a seguito del gioco (insonnia, mal di testa, spossatezza, ecc.).

L’altro rischio legato al fenomeno consiste nell’esposizione ai contenuti spaventosi, che può generare immediatamente emozioni come la paura e il panico. Di conseguenza, gli esperti raccomandano di prestare particolare attenzione ai propri figli, di monitorare in tempo reale il loro utilizzo della rete, e di prevenire possibili conseguenze negative.

In conclusione, The Backrooms rappresenta in modo emblematico il lato oscuro dell’internet, dove il confine tra la realtà e la finzione si fa sempre più sottile, e dove la disparità di età e di esperienza può portare a conseguenze spiacevoli e imprevedibili. Per questo motivo, è fondamentale che lo si affronti con grande precauzione, certificazioneprofessionale e che lo si monitori in modo costante, al fine di prevenire possibili danni alla salute mentale dei nostri figli.

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