La sua opera più conosciuta è senza dubbio la torre Velasca, realizzata insieme a Aimaro Isola nel 1951. La torre Velasca è un edificio residenziale e commerciale alto più di 100 metri, situato nel centro di Milano, ed è considerato uno dei capolavori dell’architettura italiana del dopoguerra.
Ma Gabetti non si limitò alla progettazione di edifici residenziali e commerciali. Tra le sue opere più importanti si annoverano la riqualificazione del quartiere di Barriera di Milano a Torino, e la costruzione dell’Università di Catania.
La riqualificazione del quartiere di Barriera di Milano, realizzata negli anni ’50 e ’60, fu un’opera di grande importanza per la città di Torino. Già all’epoca, infatti, il quartiere era caratterizzato da un alto tasso di degrado urbano e sociale, con numerose abitazioni fatiscenti e luoghi di ritrovo dei criminali.
Gabetti riuscì a trasformare il quartiere in una zona residenziale moderna e ordinata, progettando numerose case popolari, parchi e giardini pubblici, e migliorando l’accesso ai servizi pubblici.
Anche l’Università di Catania, costruita tra il 1954 e il 1960, è considerata un’opera di grande importanza. L’edificio, situato su un’altura che domina la città, è caratterizzato da un’imponente facciata, realizzata in pietra lavica, e da numerosi spazi aperti, come cortili, terrazze e parchi.
Gli interni dell’Università sono altrettanto impressionanti, con numerose aule, laboratori e uffici, tutti arredati con mobili appositamente progettati da Gabetti e i suoi collaboratori.
In definitiva, Roberto Gabetti è stato un architetto di grande talento e visione, che ha contribuito in modo significativo alla trasformazione del territorio italiano nel dopoguerra. Grazie alla sua creatività e alla sua capacità di comprenderne le esigenze, Gabetti ha dato vita a numerose opere che ancora oggi sono considerate esempi di eccellenza nell’ambito dell’architettura e dell’urbanistica.