La ricetta della fonduta piemontese prevede l’utilizzo di formaggi locali, in particolare di Fontina, ma anche di altri formaggi come il Toma o il Castelmagno. La preparazione della fonduta è piuttosto semplice, ma richiede qualche accorgimento per evitare che il formaggio si sciolga troppo velocemente o addirittura bruci.
Per la fonduta piemontese occorre innanzitutto tagliare il formaggio a cubetti e metterlo a sciogliere in un tegame, preferibilmente di rame, a fuoco molto basso. Si deve fare attenzione a non portare il formaggio a ebollizione, altrimenti la fonduta diventa troppo liquida e non riesce ad aderire alla superficie dei cubetti di pane.
Mentre il formaggio si scioglie, è possibile aggiungere un po’ di birra o di vino secco, per conferire alla fonduta un aroma più deciso. Si possono anche aggiungere alle spezie come il pepe nero o il noce moscata, a seconda dei gusti personali.
Una volta che il formaggio si è completamente sciolto e si è ottenuta una crema omogenea, si può trasferire la fonduta nella ciotola di terracotta e servirla subito. Prima di far arrivare la fonduta in tavola, è opportuno riscaldarla ancora per qualche minuto sulla fiamma, per farla diventare ancora più filante.
La fonduta piemontese è un piatto che si presta a molte varianti e personalizzazioni. Si possono aggiungere alla crema di formaggio ingredienti come prosciutto cotto, funghi porcini o tartufo nero, per creare una fonduta ancora più ricca e saporita.
Inoltre, esistono anche varianti dolci della fonduta piemontese, che prevedono l’aggiunta di ingredienti come il cioccolato fondente o la crema di nocciole. In questo caso si serve la fonduta con frutta fresca o biscotti secchi.
La fonduta piemontese è un piatto che richiede molta attenzione nella preparazione, ma che sicuramente regala grandi soddisfazioni a chi lo gusta. Si presta ad essere consumata in ogni stagione dell’anno, ma trova la sua massima espressione nella stagione invernale, quando il calore della fonduta riesce a riscaldare lo spirito e il corpo.