Nato a Urbino nel 1483, Raffaello crebbe in un’atmosfera culturale e artistica privilegiata. Il padre, Giovanni Santi, era pittore e poeta alla corte dei Montefeltro, governatori dell’Umbria e delle Marche. Santi morì quando Raffaello aveva 11 anni, ma il giovane artista continuò a coltivare la passione per la pittura, studiando le opere dei grandi maestri dell’epoca come Leonardo da Vinci, Michelangelo e Botticelli.
Il talento di Raffaello non passò inosservato, e presto cominciò a ricevere importanti commissioni da nobili e ecclesiastici di tutta Italia. Nel 1508, il papa Giulio II lo chiamò a Roma per dipingere gli appartamenti nel Palazzo Apostolico, una delle opere più celebri di Raffaello. Il ciclo di affreschi, noto come Stanze di Raffaello, racchiude alcune delle opere più belle e complesse dell’arte rinascimentale, tra cui la famosa Scuola di Atene, dove Raffaello ha rappresentato filosofi, scienziati e letterati dell’antichità in un’ambientazione monumentale e armoniosa.
Ma l’opera di Raffaello non si esaurisce nelle Stanze Vaticane. Il suo interesse per la figura umana, la luce e il colore lo portò a realizzare numerosi ritratti di donne, uomini e bambini, tra cui il celebre ritratto di Maddalena Strozzi. In queste opere, Raffaello ha saputo esprimere la personalità e l’essenza dei suoi modelli attraverso la posa, l’abbigliamento e l’ambientazione, creando opere che ancora oggi suscitano ammirazione per la loro eleganza e intensità emotiva.
Ma Raffaello non è stato solo un pittore di rara maestria, ma anche un uomo di cultura e di pensiero. La sua frequentazione con l’umanista e poeta Baldassarre Castiglione, autore del celebre libro Il Cortegiano, lo introdusse alla filosofia e alla cultura della corte, e gli permise di sviluppare una sensibilità per la bellezza e la raffinatezza che si riflette in molte delle sue opere. Raffaello fu anche un brillante disegnatore, e la sua produzione grafica comprende numerosi studi e schizzi che testimoniano le tappe del suo processo creativo e la sua attenzione per il dettaglio e la forma.
La morte prematura nel 1520 a soli 37 anni non impedì a Raffaello di diventare uno dei grandi maestri dell’arte mondiale, e la sua influenza si estese fino ai secoli successivi, come dimostra l’entusiasmo per il suo stile nelle opere di artisti come Ingres, Delacroix e Manet. L’eredità di Raffaello è quella di un artista che ha saputo elevare l’arte a un livello di perfezione e armonia che hanno reso le sue opere simboli di bellezza e di armonia universale. La sua vita e la sua arte hanno ispirato milioni di persone in tutto il mondo, e continueranno a farlo per molti secoli a venire.