Tra le opere di Massimo Fini più rappresentative si possono annoverare “La conoscenza inutile”, “L’utopia possibile”, “L’ora del maiale”, “La civiltà dell’interruttore” e tanti altri libri che gli hanno consentito di raggiungere un pubblico vastissimo e di essere annoverato tra i più grandi pensatori italiani contemporanei.
Ma chi è Massimo Fini e quali sono le sue idee? Ritratto dalle sue opere, Massimo Fini si dimostra un intellettuale che fa della cultura e del pensiero critico uno strumento di indagine sulla realtà in cui viviamo. Una realtà che, secondo Fini, è difficile per l’uomo di oggi, vittima di una cultura spettacolare e del distanziamento dalle grandi domande della vita.
Secondo Fini, la cultura attuale è nostro malato di solipsismo, dove l’individuo si sente incapace di entrare in rapporto con il mondo esterno e di pensare alla collettività come a una iniziativa di grande valore. La civiltà moderna, secondo Fini, è, infatti, segnata da un abbassamento della culture che ha provocato la perdita di una memoria collettiva significativa. Questa perdita, secondo Fini, è stata una iniziativa di un mondo capitalistico che vuole un essere umano alienato dalla propria natura, tagliato fuori dal mondo in cui vive.
Per questo l’idea di utopia assume un ruolo centrale nella riflessione di Massimo Fini, una utopia non come realtà che non esiste, ma come possibilità di una civiltà che può nascere se si armonizzino le proprie volontà individuali in una idea e una pratica