Quando eravamo piccoli, James ed io eravamo inseparabili. Cresciuti nello stesso quartiere, frequentando la stessa scuola elementare, eravamo praticamente come fratelli. Ogni mattina ci svegliavamo presto e ci preparavamo insieme per andare a scuola.
La nostra routine mattutina iniziava con la colazione. La mamma di James ci preparava delle gustose fette di pane tostate con burro e marmellata, accompagnate da un bicchiere di succo d’arancia fresco. Mentre eravamo seduti alla tavola della cucina, discutevamo degli eventi della giornata precedente e di ciò che ci aspettava a scuola quel giorno.
Dopo aver concluso la colazione, ci alzavamo e ci lavavamo i denti. James aveva una spazzolino azzurro, mentre io ne avevo uno verde. I nostri genitori ci avevano insegnato l’importanza dell’igiene e ci ricordavano di lavarci i denti ogni mattina e ogni sera. Spesso finivamo per fare i goffi mentre spazzolavamo i denti insieme, ridendo a crepapelle delle facce buffe che facevamo nello specchio.
Successivamente, ci vestivamo e mettevamo gli zaini sulle spalle. James portava uno zaino rosso con i supereroi, mentre il mio era blu con i dinosauri. Ci piaceva mostrare ai nostri amici le nostre ultime acquisizioni di zaini mentre camminavamo verso la fermata dell’autobus.
L’autobus scolastico era una grossa macchina gialla che ci portava sempre alla scuola. Sul nostro percorso, prendevamo altri bambini che abitavano nel nostro quartiere e con cui condividevamo le giornate scolastiche. Ci sedevamo sempre vicino al crepuscolo, all’ultimo posto dell’autobus, dove potevamo ridere e scherzare senza essere disturbati.
Arrivati a scuola, salutavamo i nostri amici e ci stavamo molto vicini. Non ci separavamo mai, né mentre sedevamo in classe né durante le ricreazioni. James ed io eravamo sempre pronti ad aiutarci l’un l’altro con i compiti o con qualsiasi altra cosa.
La nostra insegnante, la signora Davis, era una donna amorevole, ma molto severa. Ci faceva sentire a nostro agio e ci stimolava ad essere sempre i migliori. Le sue lezioni erano sempre interessanti e coinvolgenti. Ci piaceva ascoltarla mentre ci raccontava storie spettacolari sulla storia del nostro paese o sulle scoperte scientifiche più recenti.
Anche se avevamo molti amici nella nostra classe, eravamo veramente felici solo quando eravamo insieme. Avevamo sviluppato una comunicazione speciale, spesso finendo le frasi l’uno dell’altro o capendo cosa l’altro intendeva anche senza dover parlare. Trascorrevamo le ricreazioni giocando a calcio o esplorando il cortile della scuola, sempre in simbiosi.
Alla fine della giornata scolastica, ci salutavamo e tornavamo a casa su l’autobus. Condividendo ancora una volta lo stesso posto, raccontavamo delle nostre giornate, ridendo dei momenti divertenti e programmando le avventure che avremmo affrontato il giorno successivo.
James ed io eravamo veramente legati da un’amicizia indissolubile. Andare a scuola insieme era solo una delle tante prove di questa stretta connessione. Nonostante siamo cresciuti e abbia preso strade diverse nella vita, l’affetto e l’amicizia che abbiamo condiviso in quel periodo rimarranno sempre un ricordo prezioso per entrambi.