Cosa significa “tantum ergo”?
La locuzione “tantum ergo” in latino significa letteralmente “quindi solo” o “quindi tanto”. Queste due parole costituiscono il primo verso di un celebre inno eucaristico scritto dal teologo cattolico Tommaso d’Aquino nel XIII secolo chiamato “Pange Lingua”. L’inno è spesso cantato in occasione del rito dell’esposizione del Santissimo Sacramento durante la celebrazione della messa.
Come è stato composto l’inno “Pange Lingua”?
Tommaso d’Aquino scrisse l’inno “Pange Lingua” per il Corpus Domini, una festività cattolica che celebra la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia. L’inno rappresenta un inno di lode e adorazione a Cristo presente nell’ostia consacrata.
L’inno contiene l’omelia di San Paolo nell’epistola agli Efesini, che racconta l’istituzione dell’Eucaristia da parte di Gesù nell’Ultima Cena. La strofa contenente “tantum ergo” è un momento di riflessione sull’importante mistero della transustanziazione, dove il pane e il vino diventano il corpo e il sangue di Cristo.
Qual è l’importanza di “tantum ergo” nella liturgia cattolica?
La frase “tantum ergo” rappresenta un momento di adorazione e riverenza verso l’Eucaristia. Durante la benedizione del Santissimo Sacramento, i fedeli si inginocchiano mentre il sacerdote alza l’ostia consacrata cantando l’inno “Pange Lingua”. È un momento di intenso significato spirituale in cui i fedeli riflettono sulla creanza cattolica dell’eucaristia e venerano il corpo di Cristo attraverso il sacramento.
La recita di “tantum ergo” è dunque un momento solenne di adorazione e di riconoscimento della presenza di Cristo. Attraverso il canto e la meditazione sul significato delle parole, i fedeli rafforzano la loro fede e si avvicinano a Dio in un modo intimo e personale.
Tantum ergo è una locuzione latina presente nell’inno eucaristico “Pange Lingua” scritto da Tommaso d’Aquino. Questa frase ha un significato profondo nella liturgia cattolica perché rappresenta un momento di devozione e adorazione verso l’Eucaristia. Attraverso il canto di “tantum ergo”, i fedeli riflettono sul mistero della presenza reale di Cristo nella forma dell’ostia consacrata. È un momento di intenso significato spirituale che rafforza la fede e la connessione tra i fedeli e Dio.