Il metabolismo basale, o tasso metabolico basale, è la quantità di energia che il nostro corpo brucia per mantenere le funzioni vitali a riposo, come la respirazione, la circolazione sanguigna, la digestione e persino il pensiero. Questo valore dipende da vari fattori, come l’età, il sesso, l’altezza e il peso, e conoscere il proprio metabolismo basale può essere utile per perdere peso o semplicemente per mantenere un equilibrio energetico sano.

Esistono vari metodi per calcolare il proprio metabolismo basale, ma il più preciso è quello di effettuare una misurazione diretta attraverso la calorimetria indiretta. Questa tecnica prevede l’utilizzo di strumenti specifici che misurano l’ossigeno consumato e la produzione di anidride carbonica durante il respiro, in modo da calcolare la quantità di energia bruciata dal corpo.

Tuttavia, la calorimetria indiretta richiede attrezzature costose e competenze specializzate, e quindi non è facilmente disponibile al pubblico. Per questo motivo, esistono diversi modi per stimare il proprio metabolismo basale attraverso formule matematiche, basate su vari fattori chiave che influenzano il consumo energetico del corpo.

La formula più comune per calcolare il metabolismo basale è quella di Harris-Benedict, sviluppata nel 1919 dal fisiologo americano James Harris e dal nutrizionista francese Francis Benedict. Questa formula tiene conto di quattro variabili: l’età, il sesso, l’altezza e il peso.

Per gli uomini, la formula di Harris-Benedict è la seguente:

MB = 88,36 + (13,4 x peso in kg) + (4,8 x altezza in cm) – (5,7 x età in anni)

Per le donne, invece, la formula è leggermente diversa:

MB = 447,6 + (9,2 x peso in kg) + (3,1 x altezza in cm) – (4,3 x età in anni)

Una volta ottenuto il valore del metabolismo basale, è possibile calcolare il fabbisogno calorico giornaliero dell’individuo, a seconda del grado di attività fisica svolta durante la giornata. Ad esempio, per trovare il fabbisogno calorico totale di una persona sedentaria, si moltiplica il metabolismo basale per il fattore 1,2; per una persona moderatamente attiva, si moltiplica per 1,55; per chi fa esercizio fisico intenso o lavori fisicamente impegnativi, si moltiplica per 1,9.

Tuttavia, queste formule sono solo delle stime approssimative e non tengono conto di altri fattori che possono influenzare il metabolismo basale, come l’ingestione di cibo o la temperatura ambientale. Inoltre, il metabolismo basale può variare notevolmente da persona a persona, anche se hanno lo stesso peso, altezza e età.

Per questi motivi, è consigliabile considerare la stima del proprio metabolismo basale come una base di partenza per una dieta e uno stile di vita sano, piuttosto che come un valore assoluto. È importante anche valutare altri fattori, come le preferenze alimentari, la scelta del tipo di attività fisica e la presenza di eventuali malattie o disturbi metabolici.

In conclusione, conoscere il proprio metabolismo basale può essere utile per comprendere il consumo energetico del nostro corpo a riposo e per regolare la quantità di calorie necessarie per mantenere un peso sano. Tuttavia, è importante ricordare che i valori ottenuti attraverso le formule matematiche sono solo delle stime approssimative e non tengono conto di tutti i fattori che influenzano il metabolismo. Per questo motivo, è consigliabile consultare uno specialista del settore per una valutazione più accurata e personalizzata.

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