Un tornado si forma all’interno di un temporale. Ma non tutti i temporali sono in grado di sviluppare un tornado. Ci sono alcune condizioni atmosferiche che devono verificarsi per creare le giuste circostanze per un tornado.
La prima condizione necessaria per la formazione di un tornado è una grande quantità di energia nell’atmosfera. Questa energia viene fornita dal Sole, che riscalda la superficie terrestre. Le temperature più calde creano una differenza di pressione atmosferica tra l’aria calda e l’aria fredda, che a sua volta genera vento.
La seconda condizione necessaria è una variazione del vento in direzione e intensità con l’altezza. Questo fenomeno, chiamato taglio del vento, crea una rotazione nell’atmosfera. Il taglio del vento rende l’aria difficilmente stabile e permette alle correnti ascensionali di svilupparsi verticalmente.
La terza condizione necessaria è l’instabilità dell’atmosfera. Ciò avviene quando un’area di aria calda e umida si sovrappone a un’area di aria fredda e secca. Questa interazione genera forti correnti ascensionali, che possono portare alla formazione di un temporale.
Una volta che queste condizioni sono soddisfatte, un temporale può svilupparsi. Le correnti ascensionali sollevano l’umido e caldo flusso d’aria verso l’alto, creando una sorta di “tubo” all’interno della nube temporalesca. Questo tubo, chiamato cumulonembo a mulinello, è la base del tornado.
Mentre il cumulonembo a mulinello prende forma, si sviluppa un notevole gradiente di pressione tra la base e la sommità della nube. Ciò crea un’aspirazione di aria verso l’interno del toroide, alimentando ulteriormente la sua crescita.
A questo punto, il tornado è ancora un sottile imbuto di nubi che si estende dalla base della nube temporalesca verso il suolo. Ma quando il funnel cloud entra a contatto con il suolo, viene ufficialmente classificato come un tornado.
Una volta che un tornado ha preso forma, può muoversi a una velocità sorprendente, variando da poche decine di chilometri all’ora a più di 100 km/h. Il suo percorso può cambiare in ogni momento, spostandosi da una direzione all’altra o fermandosi del tutto.
I tornado variano anche in dimensione e intensità. Possono essere piccoli e deboli, causando danni minimi, o possono essere grandi e violenti, devastando tutto ciò che si trova sul loro percorso. Le velocità del vento all’interno di un tornado possono superare i 480 km/h.
Per monitorare e prevedere i tornado, gli scienziati utilizzano una serie di strumenti, come radar meteorologici e satelliti. Sono in grado di individuare i segni premonitori di un tornado e avvisare le persone nelle aree a rischio.
In conclusione, i tornado sono eventi estremamente potenti che si all’interno di un temporale. Sono il risultato di una combinazione di condizioni atmosferiche che generano correnti ascendenti e rotazioni nell’aria. La loro imprevedibilità e la capacità di causare danni significativi li rendono fenomeni di grande interesse e preoccupazione per scienziati e pubblico.