La BASF è stata una casa discografica tedesca attiva tra gli anni ’60 e ’80. Fondata nel 1905 come “Badische Anilin- & Soda-Fabrik” (tradotto come “Fabbrica di Anilina e Sodio della Baden”), la BASF si è evoluta nel corso degli anni diventando un’azienda multinazionale con attività in diversi settori, tra cui la chimica, l’agricoltura, la plastica e la registrazione magnetica.

Nei primi anni ’60, la BASF ha lanciato una divisione di registrazione magnetica dedicata alla produzione di nastri magnetici utilizzati per la registrazione dell’audio e dei dati. Questa divisione ha ottenuto un gran successo e il nome BASF è diventato sinonimo di alta qualità nella registrazione magnetica. Nel 1968, la BASF ha deciso di utilizzare la propria esperienza nella registrazione magnetica per entrare nel mercato discografico e ha lanciato la propria casa discografica.

Gli anni ’70 sono stati un periodo di grande successo per la BASF. La label si è concentrata principalmente sui generi pop e rock e ha pubblicato album di artisti come Alice Cooper, Boston, Fleetwood Mac e Santana. Inoltre, la BASF ha sviluppato una particolare attenzione alla qualità del suono, realizzando nastri e dischi di alta qualità.

Nel 1976, la BASF ha acquisito la lungimirante casa discografica di jazz MPS Records, che a sua volta aveva acquisito una reputazione di alto livello nella registrazione e nella produzione di musica jazz di altissima qualità. La MPS Records è stata gestita in modo indipendente dalla BASF fino alla fine degli anni ’80, quando la BASF ha deciso di chiuderla ed incorporare i suoi artisti nel nuovo label Pausa Records.

Tuttavia, nonostante il successo della BASF negli anni ’70, la casa discografica ha incontrato difficoltà a mantenere il passo con i cambiamenti nel mercato discografico degli anni ’80. Con l’avvento del formato CD, la BASF è stata costretta ad investire ingenti somme di denaro nella ristrutturazione dei propri impianti di produzione. Inoltre, molti degli artisti della label hanno lasciato l’etichetta, spostandosi verso altre case discografiche.

Nel 1986, la BASF ha deciso di interrompere le attività della propria casa discografica, concentrando invece gli sforzi sulle attività chimiche e agricole. La decisione è stata motivata dalle difficoltà del settore discografico e dalla volontà di concentrare le risorse sulla ricerca e lo sviluppo in altri settori in cui l’azienda riscontrava successo.

Nonostante la fine della sua casa discografica, il nome BASF rimane oggi sinonimo di qualità nella registrazione magnetica e nella produzione audio. La BASF è stata una delle prime aziende a sviluppare la tecnologia del “Dolby noise reduction”, che è diventata uno standard della registrazione audio di alta qualità. Inoltre, la divisione magnetica della BASF è stata una delle prime ad introdurre i nastri a nastro al cromo, che hanno contribuito alla rivoluzione del suono dell’ audio degli anni ’70.

In sintesi, la BASF è stata una delle prime aziende a sviluppare una tecnologia di registrazione audio di alta qualità, che ha ottenuto un gran successo nella produzione di nastri magnetici e dischi. Sebbene la sua casa discografica abbia incontrato difficoltà a mantenere il passo con i cambiamenti del mercato nel corso degli anni ’80, la BASF è rimasta un’azienda leader nei settori della chimica, dell’agricoltura e della registrazione magnetica, continuando a sviluppare prodotti all’avanguardia di alta qualità per le industrie del futuro.

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