Alimentazione, nutrizione e mangime incidono sulla quantità e sulla qualità delle uova. In questa guida impari a bilanciare la dieta della gallina con esempi semplici, razioni chiare e consigli pratici per un pollaio sano e produttivo. Capirai quali alimenti scegliere, cosa limitare e come leggere le etichette.
Le galline rendono al meglio con un mangime completo, acqua sempre disponibile e integrazioni mirate di calcio. Tieni gli extra sotto il 10% della razione, osserva la condizione corporea e adatta le quantità a stagione ed età. Etichette e pesate regolari evitano squilibri e cali di deposizione.
Quanto mangia una gallina al giorno?
In media una gallina ovaiola adulta consuma 100–130 g di mangime al giorno, variando con taglia, clima e attività. Offri sempre acqua pulita e fresca, perché anche una lieve disidratazione riduce appetito e deposizione. Suddividere la razione in due momenti aiuta a evitare sprechi e competizione.

Quali nutrienti servono per deporre uova regolarmente?
La deposizione richiede un equilibrio di energia, proteine e minerali. Le proteine forniscono aminoacidi essenziali (come metionina e lisina) per piume, muscoli e albume; l’energia sostiene attività e termoregolazione; fibre moderate favoriscono il benessere intestinale.
Per molte linee ovaiole, una dieta con 16–18% di proteine grezze copre i fabbisogni in produzione, con adeguati livelli di aminoacidi solforati; i valori esatti dipendono da genetica e tasso di deposizione.
Tra i micronutrienti spiccano calcio, fosforo e vitamina D3 per la qualità del guscio; zinco, manganese e selenio supportano pelle, piume e funzioni antiossidanti. Le vitamine del gruppo B sono utili per metabolismo e appetito, mentre l’apporto di sodio e cloro aiuta l’equilibrio elettrolitico.
Come scegliere e combinare i mangimi?

Per la maggior parte degli allevamenti familiari, la base più semplice ed efficace è un mangime completo per ovaiole in pellet o sbriciolato. Offre nutrienti costanti, riduce selezioni e sprechi, e rende facile controllare quantità e risultati.
- I pellet o sbriciolato completo assicurano omogeneità di nutrienti. Anche se lo “scratch” (miscela di cereali) è gradito, non deve sostituire il completo. Una base uniforme evita squilibri.
- I cereali semplici, come mais o grano, sono energetici ma poveri di proteine e minerali. Usali come extra con massimo il 10% della razione per non diluire proteine e calcio, specialmente in produzione.
- Le proteine vegetali (soia, girasole) apportano aminoacidi; le fonti animali (dove consentite) aumentano la densità proteica. La qualità della farina proteica influenza digeribilità e resa.
- Le verdure a foglia e i foraggi freschi aggiungono acqua, fibre e fitonutrienti. Introducile gradualmente e lontano dalla razione principale per non ridurre l’assunzione di mangime completo.
- Gli scarti di cucina vanno selezionati e offerti con misura. Evita salati, zuccherati e speziati; preferisci ortaggi non conditi. Una gestione attenta riduce rischi igienici e sprechi alimentari.
- Il grit insolubile (graniglia) facilita la triturazione nel ventriglio; quello solubile (come i gusci d’ostrica) integra calcio. Mettili in contenitori separati a libera scelta.
- Controlla la condizione corporea al tatto: uno sterno troppo sporgente indica scarso apporto energetico; uno eccessivamente “imbottito” segnala troppi extra. Regola le quantità in base alle osservazioni.
- Stocca le sacche in luogo fresco e asciutto. Umidità e calore degradano vitamine e grassi; usa contenitori chiusi e applica il principio FIFO per mantenere la freschezza.
Impara a leggere l’etichetta: proteine, grassi, fibra, calcio e fosforo sono i dati chiave. Confronta la tabella nutrizionale del produttore tra lotti e marche, e annota rese (uova/settimana) per capire cosa funziona nel tuo pollaio.
Buone pratiche essenziali
- Offri acqua sempre disponibile e cambiata spesso.
- Scegli mangimi completi per ovaiole come base.
- Limita cereali e scarti a massimo il 10%.
- Fornisci grit insolubile e gusci d’ostrica a volontà.
- Pesa le razioni e osserva la condizione corporea.
- Evita cibi ammuffiti, salati, cioccolato e caffeina.
Come adattare la dieta alle stagioni e all’età?
Nelle giornate calde l’appetito cala: offri le razioni principali al fresco del mattino o della sera e privilegia formulazioni leggermente più concentrate. In estate aumenta l’accesso all’acqua e riduci gli extra voluminosi che saziano senza nutrire.
Con freddo e vento il fabbisogno energetico sale: in inverno puoi incrementare di poco la quota energetica serale (senza superare il 10% complessivo di extra). Ripara i punti di abbeverata per evitare gelo e riduzioni dell’assunzione d’acqua.
Muta, freddo e caldo
Durante la muta molte galline riducono spontaneamente la deposizione: accetta la pausa e concentra la dieta su proteine di qualità e micronutrienti. Ondate di calore o freddo estremo richiedono ombra, ventilazione o protezioni dal vento oltre alle correzioni di razione.
Come prevenire carenze e problemi comuni?
Il guscio fragile è spesso legato a squilibri di calcio e fosforo. Le razioni per ovaiole mirano a circa 3,5–4% di calcio e intorno allo 0,4–0,5% di fosforo totale nel mangime, con calcio “a scelta” tramite gusci d’ostrica.
La ritenzione di uovo, la stasi del gozzo o l’obesità derivano spesso da eccessi di snack energetici e carenze proteiche: riportare al mangime completo, ridurre gli extra e reintrodurre gradualmente le integrazioni risolve molti casi. Il monitoraggio della deposizione aiuta a individuare per tempo flessioni anomale.
Grit e gusci
Il grit insolubile consente di macinare i cereali nel ventriglio, migliorando l’utilizzo della razione; somministralo in ciotole separate. I gusci d’ostrica offerti a volontà permettono a ogni gallina di autoregolare l’assunzione di calcio, essenziale per gusci uniformi.
Segnali di squilibrio
Penna opaca, creste pallide, cali di appetito o feci anomale sono indizi da non ignorare. Intervieni con piccoli aggiustamenti, partendo da acqua e mangime completo, e annota i cambiamenti per capire cosa realmente funziona nel tuo contesto.
Domande frequenti
Posso dare pane e pasta alle galline?
Sì, ma solo come extra occasionale e in piccole quantità. Pane e pasta sono energetici e poveri di nutrienti: non superare il 10% della razione totale per non diluire proteine e minerali del mangime completo.
Le galline possono mangiare bucce di patate?
Meglio evitare le parti verdi e le bucce crude di patata perché possono contenere solanina. Se proprio, offri piccole quantità ben cotte e senza condimenti, sempre come extra saltuario.
Il mais fa ingrassare le galline?
Il mais è molto energetico: in eccesso può favorire l’accumulo di grasso e ridurre la deposizione. Usalo come complemento gustoso ma non oltre il 10% della razione, mantenendo il mangime completo come base.
Serve integrare metionina o lisina?
Se usi un mangime completo per ovaiole, di norma gli aminoacidi essenziali sono già bilanciati. Le integrazioni puntuali hanno senso solo in diete miste o formulazioni casalinghe con carenze specifiche.
Le galline possono mangiare erba tagliata?
Piccole quantità di erba fresca tritata finemente sono in genere ben accette. Evita fili lunghi o ammuffiti e non sostituire il mangime: l’erba è un complemento, utile soprattutto come fibra e idratazione.
Quanta luce serve per deporre regolarmente?
La deposizione tipicamente si mantiene con circa 14–16 ore di luce al giorno. In inverno, se necessario, si può integrare con illuminazione artificiale soft nelle prime ore del mattino, evitando sbalzi improvvisi di fotoperiodo.
In sintesi operativa
- Bilancia proteine, energia e minerali.
- Base: mangime completo per ovaiole.
- Calcio 3,5–4% con gusci a scelta.
- Limita extra al 10% della dieta.
- Adatta razioni a stagione ed età.
Curare pochi fondamentali paga sempre: una base completa ben dosata, extra misurati e acqua in abbondanza sostengono deposizione e benessere. Con una semplice routine di pesate e osservazioni settimanali, potrai correggere rapidamente squilibri e capire cosa funziona davvero nel tuo pollaio.
Procedi per piccoli passi, registra quantità e risultati e confronta periodicamente etichette e consumi. Questo approccio pratico e non estremo ti aiuta a offrire condizioni costanti, ridurre sprechi e ottenere uova regolari senza complicazioni.