I piccioni (detti anche colombi di città) sono uccelli estremamente adattabili, discendenti dal colombo selvatico e diffusi in tutto il mondo. In molti centri urbani sono parte del paesaggio: vivono vicino agli edifici, sfruttano nicchie e cornicioni, e si nutrono con grande flessibilità. In questa guida scoprirai come identificarli, dove vivono, che cosa mangiano e come interpretare, in modo equilibrato, ciò che si dice su malattie e convivenza urbana.

I piccioni sono colombi adattati alla città. Li riconosci da barre alari scure, iridescenza sul collo e petto pieno. Nidificano in cavità e riproducono tutto l’anno. Dieta onnivora, comportamento sociale e orientamento notevoli. Il rischio sanitario per la popolazione generale è in genere basso se si mantiene igiene di base.

Come riconoscere un piccione adulto?

Identificare un piccione è semplice se sai dove guardare: forma del corpo, pattern delle ali e tono del verso sono segnali affidabili.

Piccione urbano appollaiato su ringhiera di molo con piumaggio iridescente
Piccione selvatico posato sulla ringhiera di un molo. · Chuck Homler d/b/a Focus On Wildlife · CC BY-SA 4.0 · Feral Pigeon OCNJ.jpg - Wikimedia Commons

Ecco gli indizi più ricorrenti da confrontare sul campo.

  • Sagoma e dimensioni: corpo tozzo, petto pieno e collo corto. Lunghezza media intorno ai 30 cm. In volo l’ala appare ampia, con spalla robusta e punta arrotondata.
  • Piumaggio “standard”: grigio-blu con due barre alari scure ben visibili. La groppa tende al grigio chiaro, la coda è bordata di scuro. Esistono molte varianti cromatiche.
  • Iridescenza del collo: nel sole il collo mostra riflessi verde-porpora. Nei maschi l’iridescenza può sembrare più estesa; nelle femmine è spesso un po’ più tenue, ma le differenze sono sottili.
  • Becco e cera: becco corto, grigio scuro; la cera nasale (tessuto morbido alla base) è chiara e sporgente. Gli occhi, spesso arancioni o rossi, risaltano sulla testa.
  • Zampe e andatura: zampe rosa-rossastre. Camminano con la tipica oscillazione del capo, utile per stabilizzare la visione, alternando passi rapidi a pause vigili.
  • Volo: decolli pronti, battito d’ala rapido e rumoroso. In scarti improvvisi si sente talvolta uno “sbatacchiare” delle remiganti, specie quando partono in gruppo.
  • Voce: il verso è un “tùù-tù-tù” profondo e ripetuto. Durante il corteggiamento i maschi tubano a bassa intensità, accompagnando il suono con inchini circolari.
  • Variazioni di colore: oltre al grigio classico, compaiono forme pezzate, scure o chiare. Queste variazioni di colore derivano da incroci e selezioni storiche.

Colorazione e variazioni

Le tinte non “standard” sono comuni in città: dal pezzato bianco-nero fino al bruno. Fenomeni come leucismo e melanismo spiegano molte differenze. Non lasciarti ingannare: la struttura del corpo, le barre alari e l’iridescenza del collo restano indizi chiave.

Dimensioni e sagoma

I piccioni hanno una corporatura media, con ali relativamente larghe e coda moderatamente lunga. L’apertura alare è all’incirca tra 60 e 70 cm. La postura eretta e il petto prominente aiutano a distinguerli da altri passeriformi urbani.

Volo e postura

Il decollo è energico, seguito da un volo potente ma controllato. In planata le ali restano poco incurvate; durante atterraggi e brusche virate si nota talvolta un colpo d’ala più sonoro. La postura a terra alterna fasi di foraggiamento a momenti di vigilanza.

Vocalizzazioni e gesti

Il tubare è il suono più riconoscibile. Nei rituali di corteggiamento il maschio gonfia il petto, abbassa la testa e ruota attorno alla femmina con piccoli inchini. Sono segnali sociali visibili anche a breve distanza.

Dove vivono e nidificano?

Discendendo da Columba livia, hanno trovato nei centri urbani l’equivalente delle falesie naturali: edifici, ponti, grondaie e cavità offrono ripari, posatoi e siti per nidificare. Anche aree rurali con granai e stalle possono ospitare colonie stabili.

L’orientamento dei piccioni è notevole: sfruttano la posizione del sole, l’orizzonte, i campi magnetici e perfino tracce olfattive per tornare a siti noti. Questa capacità spiega la fedeltà a posatoi e aree di alimentazione.

La riproduzione è flessibile:

Coppia di piccioni su cornicione con due uova bianche visibili
Due piccioni incubano due uova su un cornicione urbano. · Ritu Kulshrestha · CC BY-SA 4.0 · Rock pigeon incubating its eggs.jpg - Wikimedia Commons

in clima mite possono riprodursi anche tutto l’anno, depongono di solito 2 uova e l’incubazione dura circa 17–19 giorni. In ambiente urbano la longevità tipica è di pochi anni, ma sono documentati individui che superano la decade, con massimi oltre i 15 anni.

Fatti essenziali sui piccioni

  • Specie: Columba livia domestica, discendono dal colombo selvatico.
  • Adattati all'ambiente urbano con dieta onnivora opportunista.
  • Orientamento eccellente grazie a sole, campi magnetici e odori.
  • Riproducono tutto l'anno, 2 uova, 17–19 giorni di incubazione.
  • Possono trasportare ectoparassiti; malattie avvengono raramente a contatto diretto.
  • Longevità media 3–6 anni in città; fino a 15 in condizioni ottimali.

Da che cosa si nutrono i piccioni?

I piccioni sono onnivori opportunisti. In natura prediligono semi, granaglie, frutti caduti e piccole parti vegetali. In città aggiungono alla dieta una quota di scarti accessibili, che trovano in piazze, mercati e aree di ristorazione all’aperto.

Questa flessibilità ha un prezzo: alimenti troppo salati o dolci non corrispondono alle loro esigenze, e un’eccessiva dipendenza dagli scarti può alterare la composizione delle colonie. Un foraggiamento più “naturale” (semi, granaglie, frutti) sostiene comportamenti e fisiologia più in linea con la specie.

È vero che i piccioni trasmettono malattie?

Quando si parla di malattie dei piccioni, è utile distinguere tra rischi per altri uccelli e rischi per le persone. Per la popolazione generale, in contesti urbani ordinari, il rischio sanitario è considerato generalmente basso, a patto di mantenere una normale igiene personale.

Tra le patologie che colpiscono gli uccelli compaiono, per esempio, la tricomoniasi (dovuta al protozoo Trichomonas gallinae) e alcune infezioni batteriche. Queste condizioni riguardano per lo più la salute degli uccelli stessi e si manifestano con difficoltà di alimentazione o debolezza, soprattutto nei giovani.

Quando le colonie diventano numerose, si possono creare disagi: sporco su cornicioni, odori, rumore. Questi effetti rientrano nelle dinamiche di infestazione urbana, più legate alla densità degli individui che alla pericolosità intrinseca della specie. È buona prassi informarsi presso le autorità locali per eventuali norme e buone pratiche non invasive.

Domande frequenti

I piccioni sono la stessa specie dei colombi?

Sì. Nel linguaggio comune “piccione” e “colombo” indicano la stessa specie, discendente dal colombo selvatico. Cambia il contesto d’uso: in città si dice spesso “piccioni”, in allevamento o in contesti storici “colombi”.

Quando nidificano i piccioni?

In clima mite, la nidificazione può avvenire lungo gran parte dell’anno. Il nido è semplice e riutilizzato più volte; la covata standard è di due uova, con tempi di incubazione di circa tre settimane.

Che cosa mangiano i piccoli di piccione?

Nei primi giorni ricevono “latte di piccione”, una sostanza ricca prodotta dai genitori nel gozzo. Progressivamente passano a cibo rigurgitato e poi a semi e granaglie, seguendo gli adulti durante il foraggiamento.

Perché i piccioni muovono la testa quando camminano?

L’oscillazione del capo serve a stabilizzare l’immagine sulla retina mentre il corpo avanza. È una strategia visiva efficace per migliorare la percezione delle distanze durante il foraggiamento a terra.

Quanto vivono i piccioni?

In città la vita media è di pochi anni, condizionata da traffico, clima e alimentazione. In condizioni favorevoli possono superare la decade, con casi documentati oltre i quindici anni.

I piccioni sono utili all’ecosistema urbano?

Sono parte della rete trofica: riciclano semi e scarti, fungono da prede per rapaci urbani e segnalano la qualità dell’habitat. Come per molte specie sinantrope, l’equilibrio dipende soprattutto dalla densità e dalle risorse disponibili.

In sintesi sui piccioni

  • Piccioni = Columba livia: uccelli adattati all’ambiente urbano.
  • Riconoscimento: barre alari, iridescenza del collo, petto pieno.
  • Dieta onnivora: semi, frutti e scarti accessibili in città.
  • Riproduzione flessibile e nidi su cornicioni, cavità e ponti.
  • Rischio sanitario generalmente basso con igiene personale di base.

Osservare i piccioni con attenzione rivela strategie sorprendenti: dal volo rapido all’orientamento accurato, fino alla capacità di trovare risorse in ambienti complessi. Conoscere meglio la loro biologia aiuta a leggere la città con occhi nuovi, distinguendo abitudini naturali da comportamenti favoriti da risorse eccessive.

Se ti incuriosiscono, inizia dal riconoscimento: nota barre alari, iridescenza, voce e andatura. Da lì, collega le osservazioni all’habitat e alla stagione. Una lettura informata e rispettosa, sostenuta da buone pratiche di convivenza, è il modo più semplice per apprezzare questi uccelli senza stereotipi.

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