Le zecche sono piccoli aracnidi, tra i più comuni parassiti esterni di animali domestici e da cortile. Questi ectoparassiti si ancorano alla pelle e si nutrono di sangue, causando fastidi e possibili complicazioni. Imparare a riconoscerle e rimuoverle correttamente riduce rischi e stress per tutti.
Sintomi discreti, ricerca attenta e rimozione metodica: con pochi strumenti e buone abitudini puoi gestire le zecche in modo sicuro. Segui i passaggi essenziali, previeni in casa e in giardino, e monitora l’animale nei giorni successivi.
Che cosa sono e come riconoscerle
Le zecche sono aracnidi ematofagi: hanno otto zampe, corpo ovale e un apparato boccale che penetra la pelle. Da non confondere con pulci o pidocchi, spesso si notano come piccole “perline” scure o grigiastre attaccate alla cute.
Le zecche colpiscono gatti o galline?
Possono parassitare cani, gatti e animali da cortile. Nelle galline è frequente anche l’acaro rosso delle galline (un parassita diverso dalla zecca), più attivo di notte e nidificante nel pollaio. Riconoscere l’agente corretto guida le azioni più efficaci.
Quali rischi corrono gli animali domestici?
Nella maggior parte dei casi la puntura provoca prurito locale o irritazione. In presenza di più parassiti possono comparire debolezza o anemia. Per ridurre i rischi, rimuovi la zecca presto, senza schiacciarla o usare sostanze irritanti; poi osserva l’animale e chiedi consigli al veterinario in caso di dubbi.
Quando e dove si trovano più spesso?
Attive soprattutto da primavera ad autunno, prediligono zone con erba alta, cespugli, muretti e lettiere di foglie. Anche in città vivono in aiuole e parchi. Dopo passeggiate o soste in giardino, controlla con cura orecchie, collo, ascelle e spazi interdigitali.
Passi essenziali e sicurezza
- Ispeziona quotidianamente cute e pelo.
- Usa pinzette a punta o rimuovi‑zecche.
- Afferra alla base, vicino alla pelle.
- Tira con decisione, senza ruotare.
- Disinfetta zona e strumenti.
- Smaltisci la zecca in un contenitore chiuso.
- Controlla nei giorni successivi l’area interessata.
Come rimuovere una zecca
La rimozione è un’operazione semplice se eseguita con calma e metodo. Prepara gli strumenti, scegli un punto ben illuminato e, se possibile, chiedi a qualcuno di tenere fermo l’animale.

- Prepara guanti, pinzette a punta o un apposito estrattore. Avere alcol per disinfettare gli strumenti e garze pulite ti aiuterà a lavorare in modo ordinato.
- Scosta il pelo con le dita o un pettine. Localizza l’attaccatura: la parte “gonfia” è il corpo, l’apparato boccale è alla base.
- Avvicina le pinzette alla pelle, afferrando la zecca più in basso possibile. Una presa alta rischia di romperne il corpo, lasciando la bocca inserita.
- Tira con trazione costante verso l’alto, senza rotazioni brusche. Evita strattoni laterali che possono lacerare la pelle.
- Non usare olio, alcol, solventi o fiamme per “stordire” la zecca: possono aumentare le irritazioni cutanee e non migliorano l’estrazione.
- Se una piccola parte resta visibile, non scavare: molte volte viene espulsa da sola con la normale guarigione. Monitora e disinfetta.
- Dopo l’estrazione, disinfetta la pelle e le pinzette. Smaltisci la zecca chiudendola in un contenitore o avvolgendola in nastro adesivo.
Le pinzette a punta fine permettono la presa più vicina possibile alla pelle, riducendo il rischio di strappi. Un estrattore specifico può essere utile su animali poco collaborativi.
Se la zecca era su orecchie, palpebre o spazi interdigitali, procedi con ancora più delicatezza. Le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità insistono su rimozione meccanica, disinfezione e osservazione dell’area.
Prevenzione quotidiana e ambienti
Controlli regolari, gestione degli spazi e prodotti corretti riducono le probabilità d’incontro. Tagliare il prato, rimuovere foglie e tener puliti vialetti limita i rifugi dove le zecche attendono l’ospite.

Per gli animali, valuta con il veterinario prodotti spot‑on o collari antiparassitari idonei.
In casa e in giardino
Un ambiente ordinato è il primo alleato. Mantieni l’erba bassa, crea corridoi puliti tra aiuole e recinzioni, e lava con regolarità cucce, coperte e tappetini.
- Rimuovi fogliame e rami caduti lungo i camminamenti. Le zecche sfruttano ombra e umidità per sostare in attesa del passaggio.
- Evita cumuli di legna o materiali a ridosso delle aree più frequentate dagli animali. Una separazione netta riduce contatti indesiderati.
- Ispeziona dopo piogge o in giornate tiepide: l’umidità favorisce la sopravvivenza delle zecche e dei loro ospiti selvatici.
- Pulizia periodica di kennel e trasportini: lavaggi caldi e asciugatura completa migliorano l’igiene.
- Gestisci l’accesso di piccoli selvatici (ricci, roditori) con recinzioni adeguate, così da limitare l’introduzione di parassiti.
Errori comuni da evitare
- Schiacciare la zecca con le dita. Rischi di rotture e contaminazioni locali. Meglio una presa precisa e controllata con lo strumento giusto.
- Staccare di colpo tirando il corpo. Una trazione brusca può lacerare la pelle. La rimozione deve essere costante, senza torsioni improvvise.
- Usare olio, alcol o calore. Metodi casalinghi irritano la cute e non semplificano l’estrazione; possono peggiorare l’infiammazione locale.
- Dimenticare di disinfettare. Strumenti e pelle vanno puliti subito dopo, con prodotti delicati ma efficaci, seguendo le etichette.
- Non controllare gli animali a pelo lungo. Il mantello folto nasconde parassiti: programma ispezioni lente, per zone, e stimola la collaborazione con premi.
- Saltare il monitoraggio nei giorni successivi. Osservare la zona aiuta a cogliere precocemente eventuali reazioni cutanee.
- Usare protezioni non adatte alla specie o al peso. Prodotti inadeguati riducono l’efficacia; chiedi sempre conferma al veterinario.
- Trascurare il pollaio. Crepe, posatoi e nidi puliti ostacolano anche l’acaro rosso, che ha abitudini diverse dalla zecca.
Su gatti, cani e galline
Nei gatti e nei cani, piani di prevenzione costanti sono più efficaci dei trattamenti occasionali. Per le galline, concentra l’attenzione su pulizia del pollaio, gestione delle fessure e ispezioni periodiche degli animali, distinguendo tra zecche e acaro rosso.
Segnali da monitorare dopo la rimozione
Dopo l’estrazione, l’area può arrossarsi leggermente. Tieni un diario di osservazione per 2–3 giorni e monitora il comportamento dell’animale, soprattutto appetito, vivacità e toelettatura.
- Arrossamento circoscritto che tende a ridursi in 24–48 ore.
- Gonfiore o crosticine limitate nell’area del morso.
- Grattamento insistito o sensibilità al tatto nella zona trattata.
- Letargia o perdita di appetito: se persistono, chiedi un parere professionale.
- Nuove zecche rilevate durante le ispezioni: intensifica la prevenzione ambientale.
Domande frequenti sulle zecche
Come distinguere una zecca da un acaro rosso?
La zecca è un aracnide che resta attaccato alla pelle per ore o giorni e ha corpo ovale; l’acaro rosso delle galline vive nel pollaio, è più attivo di notte e non resta fisso sulla pelle.
È sicuro schiacciare una zecca?
No. Schiacciarla può rompere il corpo e irritare la cute. La rimozione corretta prevede una presa alla base con pinzette o estrattore e una trazione costante verso l’alto.
Serve conservare la zecca rimossa?
Non è obbligatorio. Se desideri farla identificare, chiudila in un piccolo contenitore o in nastro adesivo, annotando giorno e luogo del ritrovamento. Evita di manipolarla a mani nude.
Quanto tempo resta attaccata una zecca?
Può restare attaccata da alcune ore a più giorni, a seconda dello stadio e della specie. Ispezioni frequenti aiutano a intercettarla presto e rendono più semplice la rimozione.
Posso usare repellenti naturali al posto dei prodotti veterinari?
L’efficacia dei rimedi naturali è variabile e non sempre sufficiente. Non sostituiscono protezioni specifiche per specie e peso. Chiedi al veterinario un piano di prevenzione adatto al tuo animale.
Come proteggere le galline in modo pratico?
Mantieni il pollaio pulito, chiudi fessure e controlla regolarmente posatoi e nidi. Distingui tra zecche e acaro rosso per adottare interventi appropriati e riduci contatti con selvatici attorno al recinto.
In sintesi, cosa fare
- Controlla ogni giorno cute e pelo.
- Rimuovi con pinzette a punta; niente olio o alcol.
- Disinfetta l’area e gli strumenti.
- Riduci rifugi in giardino e pulisci cucce.
- Concorda col veterinario una prevenzione continuativa.
Gestire le zecche richiede attenzione costante più che gesti eclatanti. Con controlli mirati, una rimozione corretta e ambienti curati, puoi prevenire molte situazioni spiacevoli e rendere più serene le uscite all’aperto. Se hai dubbi, fotografa l’area e confrontati con un professionista di fiducia.
La prevenzione è un percorso fatto di piccoli miglioramenti: controlli quotidiani, pulizia degli spazi e prodotti adeguati alla specie. Con queste basi chiare e ripetibili, proteggi gli animali e la famiglia, stagione dopo stagione.