Ti sei imbattuto in gechi tra cucina e corridoio? Questi piccoli rettili, spesso chiamati geco domestico, sono ospiti notturni utili perché predano insetti. Se preferisci limitarne la presenza in casa, esistono metodi gentili e accortezze preventive che rispettano persone e animali.
Vuoi ridurre la presenza di gechi in casa senza nuocere a nessuno? Agisci sulle cause: accessi, luce, cibo per insetti. Sigilla fessure, monta zanzariere, ordina gli spazi e usa deterrenti delicati. Quando serve, accompagna fuori l’animale con un contenitore.
Perché i gechi entrano in casa?
I gechi cercano ambienti caldi, sicuri e ricchi di prede. Il geco comune è spesso attirato dalla luce serale che richiama insetti, dal riparo delle fessure e dall’umidità in cucine o bagni. Molte specie sono sinantrope, cioè vivono vicino all’uomo nelle aree urbane e domestiche.
I gechi sono per lo più notturni e insettivori; molte specie convivono con l’uomo nei climi caldi.
Testo originale
Geckos are chiefly nocturnal and feed on insects; many species are associated with human habitations in warm climates.
Cosa attira i gechi
Le luci esterne attirano gli insetti notturni, che a loro volta attirano i gechi. Anche i punti di ristagno d’acqua e i residui di cibo sono calamite indirette: più prede ci sono, più è probabile veder comparire i rettili.
Dove si nascondono di giorno
Di giorno i gechi riposano in fessure asciutte, dietro persiane, cassonetti delle tapparelle, quadri elettrici o mobili aderenti al muro. Sono agili e silenziosi; spesso noti solo piccole tracce o il tipico fruscio notturno.
Come allontanare i gechi senza farli soffrire?
Punta su un approccio progressivo: prima la prevenzione (ridurre accessi e prede), poi i deterrenti leggeri.

Se un geco entra in una stanza, chiudi le porte interne, apri una finestra, abbassa le luci e lascialo trovare da solo l’uscita. In alternativa, usa movimenti lenti e un contenitore per accompagnarlo all’aperto.
Passi rapidi e sicuri
- Sigilla fessure e spiragli con silicone.
- Installa zanzariere a maglia fine su porte e finestre.
- Riduci luci esterne che attirano insetti.
- Tieni ordine: niente briciole o acqua stagnante.
- Usa deterrenti naturali come aceto o agrumi.
- Accompagna i gechi fuori con un contenitore.
Deterrenti delicati che funzionano
I deterrenti non devono ferire o stressare gli animali. Inizia con soluzioni reversibili e facili da gestire, testandole per qualche giorno e combinandole con la riduzione delle prede (mosche, zanzare, tarme).
Prima di ricorrere a prodotti, valuta un repellente a ultrasuoni solo come complemento: alcune persone lo trovano utile, altre no, perché l’efficacia può variare in base all’ambiente. Inoltre, pensa a semplici barriere sottoporta per impedire l’ingresso dai vani inferiori.
- Aromi agrumati e aceto. Panni imbevuti di acqua e aceto o scorze di limone vicino a infissi scoraggiano la sosta. Rinnova spesso: gli odori svaniscono.
- Ventilazione e corrente d’aria. Una finestra socchiusa con microventilazione crea un passaggio d’aria poco gradito ai gechi. Evita però correnti eccessive in presenza di bambini.
- Luci più “smart”. Sostituisci i punti luce esterni con luci calde e riduci l’illuminazione diretta vicino a porte e finestre. Meno insetti, meno visite.
- Profumi naturali mirati. Citronella, eucalipto o menta possono essere usati in diffusori. Non spruzzare oli essenziali direttamente su superfici frequentate da animali domestici.
- Ordine e igiene. Elimina briciole, residui di cibo e acqua stagnante. Riponi la frutta in contenitori chiusi, pulisci i piatti la sera.
- Controllo delle prede. Reti alle finestre, lampade anti-insetti e interventi mirati riducono mosche e zanzare. Senza prede, i gechi perdono interesse.
Quali rischi corrono persone e animali domestici?
In genere i gechi sono innocui per l’uomo e non danneggiano casa o impianti. Possono spaventarsi e perdere la coda come difesa: è un fenomeno naturale, ma stressante per l’animale, quindi meglio evitare inseguimenti o manipolazioni inutili.
Evita prodotti chimici irritanti o trappole adesive: oltre a essere poco etiche, possono ferire. Preferisci sempre metodi non letali e interventi che agiscono sulle cause ambientali.
Come prevenire il ritorno dei gechi?
La prevenzione è una combinazione di manutenzione e abitudini.

Installa una rete metallica fine per aerazioni e sfiati, sigilla i passaggi dei cavi, cura soglie e coprifili. All’esterno, gestisci l’illuminazione e riduci le aree dove si accumulano insetti.
- Sigillatura stagionale. Controlla cornici, tubazioni, cassonetti. Un giro di silicone spesso basta.
- Soglie curate. Spazzolini e guarnizioni integrano le barriere fisiche già presenti.
- Verde ordinato. Pota rami a contatto con balconi e persiane; fogliame fitto ospita insetti.
- Cibo e rifiuti gestiti. Contenitori chiusi e pulizia serale riducono gli odori attrattivi.
- Routine di controllo. Ogni cambio di stagione, dedica un’ora alla verifica degli accessi.
Quando è opportuno chiamare un esperto?
Se noti numerosi ingressi nonostante le misure di prevenzione, oppure accessi difficili da individuare (strutture complesse, sottotetti, intercapedini), può aiutare una valutazione professionale. Un sopralluogo individua esattamente punti di ingresso e propone interventi mirati e non invasivi.
In contesti particolari (condomini con facciate articolate, giardini molto illuminati, edifici storici) l’esperienza tecnica accelera la soluzione, sempre con metodi non cruenti e rispettosi degli animali.
Domande frequenti
I gechi sono pericolosi per l’uomo?
No. Sono timidi, non aggressivi e non trasmettono comunemente malattie. Possono lasciare piccole tracce o suoni notturni, ma non rovinano muri o impianti.
Posso spostare un geco con le mani?
Meglio di no: rischi di ferirlo o fargli perdere la coda. Usa un contenitore trasparente e un cartoncino rigido per accompagnarlo fuori con calma e senza pressione.
Gli ultrasuoni funzionano davvero?
L’efficacia è variabile. In alcune case aiutano, in altre no. Considerali un supporto, non la soluzione unica: la prevenzione ambientale resta il passo decisivo.
I gechi danneggiano muri o vernice?
No. Non rosicchiano e non scavano. La loro presenza non compromette finiture o impianti; al più lasciano piccole deiezioni da rimuovere con detergenti delicati.
Cosa mangiano i gechi?
Soprattutto insetti (mosche, zanzare, tarme). Ridurre le prede significa ridurre l’interesse dei gechi per gli ambienti domestici, con un impatto immediato sulle visite notturne.
Cosa fare se un geco è in camera da letto?
Chiudi le altre porte, spegni o abbassa le luci, apri una finestra e attendi. Se resta, usa contenitore e cartoncino per accompagnarlo fuori senza danni.
In sintesi operativa
- La prevenzione riduce l’ingresso: sigilli, zanzariere e ordine.
- Deterrenti delicati bastano: odori agrumati, aceto e ventilazione.
- Sposta i gechi con contenitore e cartoncino, senza ferirli.
- Gestire gli insetti è cruciale: meno prede, meno gechi.
- Chiama un esperto solo se l’accesso è massiccio o difficile.
Con pochi interventi mirati puoi rendere la casa meno interessante per i gechi senza ricorrere a misure drastiche. Lavora per priorità: chiudi gli accessi, limita le prede con ordine e igiene, usa deterrenti leggeri e accompagna gli animali all’esterno quando entrano per errore.
Queste azioni rispettano gli animali, mantengono un ambiente domestico sereno e, nel tempo, riducono visite indesiderate. Se la situazione persiste nonostante una buona prevenzione, una consulenza tecnica ti aiuterà a trovare il punto debole dell’abitazione e a risolverlo in modo stabile.