Le sfere verdi note come marimo affascinano per semplicità e resistenza. In molti le chiamano anche palle di muschio, ma sono alghe vere e proprie, adatte all’acquario domestico e perfette per chi inizia o desidera un tocco naturale minimalista.
Vuoi mantenere le sfere in salute? Assicurale luce indiretta, acqua fresca e movimenti periodici che le facciano rotolare. Cambia l’acqua con regolarità, puliscile con delicatezza e intervieni presto se compaiono macchie o muffe: piccoli gesti costanti fanno la differenza.
Che cos’è il marimo e da dove proviene?
Il marimo è una forma di vita semplice:

un’alga verde filamentosa che cresce in aggregati sferici grazie a luce, acqua pulita e movimento. Il suo nome scientifico è Aegagropila linnaei; è originaria di pochi laghi dall’acqua chiara, in ambienti freschi e poco profondi.
Queste sfere si formano in acque calme ma mosse da brezze costanti, tipiche di molti bacini laghi freddi e puliti dell’emisfero nord. Famoso è il Lago Akan in Giappone, ma popolazioni si trovano anche in Islanda e in altre regioni settentrionali.
Perché è chiamato "palla di muschio"?
Il soprannome nasce dall’aspetto vellutato e compatto. I filamenti si intrecciano creando una superficie morbida, mentre il moto ondoso costante impedisce deformazioni e favorisce la forma sferica, un equilibrio naturale elegante e funzionale.
Quali condizioni mantengono la forma?
In acquario o in vaso, le palle di muschio restano tonde con luce diffusa, acqua fresca e leggere correnti. Il colore verde intenso dipende dal giusto bilanciamento tra illuminazione, temperatura e pulizia: se uno di questi fattori manca, la forma e la tinta possono risentirne.
Quanta luce serve al marimo?
Predilige luce indiretta e uniforme.

In casa, posizionalo vicino a una finestra luminosa schermata da tenda o in una stanza ben illuminata; in estate evita il sole diretto. Se la luce è scarsa, tenderà a scurirsi e a crescere lentamente; se è eccessiva, può ingiallire.
Qual è la temperatura ideale?
L’acqua fresca è la sua alleata: in generale, mantenerla temperata senza sbalzi improvvisi aiuta a conservare colore e consistenza. Caldo prolungato e ristagni favoriscono ingiallimenti, muffe e perdita di forma, soprattutto negli ambienti estivi poco aerati.
Passi essenziali per marimo
- Scegli acqua pulita e fresca, cambiata ogni 1–2 settimane.
- Offri luce indiretta e diffusa, evitando il sole diretto.
- Mantieni 18–22 °C; sotto i 10 °C o sopra i 24 °C stressa il marimo.
- Gira le sfere ogni settimana per una forma uniforme.
- Sciacqua delicatamente per rimuovere detriti e ossigenarle.
- Isola e correggi rapidamente ingiallimenti o muffe.
Manutenzione settimanale passo-passo
Routine brevi e costanti mantengono le sfere tonde, pulite e attive. Ecco un programma semplice da seguire, utile anche se tieni il marimo in vasetti decorativi invece che in un acquario completo.
- Controlla la posizione. Valuta l’intensità della luce nel punto in cui si trova. Se noti una faccia più chiara o più scura, ruotalo o spostalo di qualche centimetro per riequilibrare.
- Ruota le sfere. Ogni settimana, fai compiere mezzo giro con le dita. Simuli il moto naturale e impedisci zone in ombra prolungate che indeboliscono il lato inferiore.
- Cambia parte dell’acqua. Una sostituzione parziale regolare riduce scarti organici e mantiene l’acqua limpida. Usa acqua alla stessa temperatura dell’acqua del contenitore per evitare stress.
- Rimuovi i detriti. Foglie cadute, polveri e residui si accumulano nel tempo. Sifona con delicatezza o usa una pipetta: migliora l’ossigenazione e la luce disponibile.
- Pulisci con cura. Solleva ogni sfera, sciacquala in acqua del contenitore e comprimila lievemente per far uscire l’acqua torbida. Tornerà soffice e più uniforme.
- Monitora la temperatura. In estate, usa stanze più fresche o aumenta i cambi; in inverno, evita correnti gelide. Gli sbalzi repentini sono più dannosi del fresco costante.
- Ossigena l’ambiente. Una leggera superficie increspata o un aeratore delicato aiutano. Non servono correnti forti: basta un ricambio d’aria regolare, soprattutto nei contenitori chiusi.
- Osserva i segni precoci. Macchie gialle, filamenti molli o odore sgradevole indicano problemi. Isola la sfera, puliscila e rivedi luce, acqua e frequenza dei cambi.
Problemi comuni e soluzioni
Il marimo comunica molto attraverso il suo aspetto: colore, densità e galleggiamento raccontano come sta. Ecco gli inconvenienti più frequenti e come intervenire in modo semplice e prudente.
- Ingiallimento diffuso. Spesso correlato a luce intensa o acqua calda. Sposta in un punto più ombreggiato, aumenta la frequenza dei cambi e ruota più spesso la sfera.
- Brunimento a chiazze. Può indicare zone poco ossigenate. Pulisci comprimendo delicatamente la sfera in acqua pulita e favorisci un movimento d’acqua più dolce ma continuo.
- Peluria bianca o muffe. Di solito compaiono in acqua stagnante o a temperature alte. Isola la sfera, risciacqua bene e ripristina cambi regolari e ombra leggera.
- Punti schiacciati o deformazioni. Accadono quando la sfera resta ferma sullo stesso lato. Ruota manualmente ogni settimana e, se serve, crea correnti leggere nell’acquario.
- Galleggiamento improvviso. È normale dopo la pulizia: aria intrappolata la fa salire. Comprimila sott’acqua fino a far uscire le bolle e tornerà a fondo.
Crescita, forma e colore
Il marimo cresce lentamente: in molti casi solo pochi millimetri l’anno in casa. Questa lentezza è un vantaggio; si adatta a spazi piccoli, richiede attenzioni misurate e offre un tocco verde duraturo, con piccoli “misteri” quotidiani nella sua trasformazione.
Una tinta verde profonda è segno di benessere. Se vira al giallo o al marrone, ribilancia luce, acqua e movimento. Una forma regolare dipende da rotazioni settimanali e correnti delicate; superfici vellutate e compatte indicano filamenti sani e fitti.
Quanto cresce un marimo?
In natura la crescita può essere maggiore grazie a luce diffusa e acque assai limpide tipiche di pochi laghi settentrionali; in casa, con luce indiretta, cambi costanti e rotazione, l’aumento di diametro rimane contenuto ma stabile, preservando aspetto e densità.
Domande frequenti
Il marimo è una pianta o un animale?
È un’alga verde, non un animale. Vive grazie alla fotosintesi, richiede luce indiretta e acqua pulita e non ha radici, foglie o organi come le piante superiori.
Perché il marimo diventa marrone?
Di solito per troppa luce diretta, acqua calda o sporca e scarso movimento. Sposta in ombra luminosa, aumenta i cambi e ruota la sfera per ristabilire ossigenazione e uniformità.
Quanta luce serve al marimo?
Luce indiretta e diffusa per diverse ore al giorno. Evita i raggi diretti del sole: possono surriscaldare l’acqua e sbiadire i filamenti, specie in estate o vicino a vetri.
Qual è la temperatura consigliata in casa?
Mantieni l’acqua fresca e stabile, evitando sbalzi. Ambienti moderatamente freschi aiutano colore e consistenza; se fa caldo, aumenta i cambi e sposta il contenitore in zone più ombreggiate.
Posso tenerlo con i pesci?
Sì, con pesci piccoli e pacifici. Il marimo offre riparo e assorbe nutrienti in eccesso. Evita specie che smuovono continuamente il fondo o che mordicchiano le alghe.
Ogni quanto cambiare l’acqua?
Regolarmente, con piccole sostituzioni. Una routine frequente mantiene l’acqua limpida e riduce odori e detriti. Usa acqua alla stessa temperatura per evitare stress improvvisi alla sfera.
Punti chiave sul marimo
- Luce indiretta e acqua fresca mantengono le sfere sane.
- Temperatura ottimale tra 18 e 22 °C, senza picchi.
- Rotazione settimanale aiuta la forma e il colore.
- Pulizia delicata e cambi d’acqua regolari prevengono muffe.
- Isolamento e diagnosi rapida risolvono problemi comuni.
Con pochi accorgimenti riproduci in miniatura le condizioni dei laghi settentrionali: luce soffusa, acqua pulita e un leggero movimento. L’osservazione costante ti guida a piccoli aggiustamenti, trasformando la cura quotidiana in un’abitudine semplice e piacevole.
Se parti da routine regolari e segnali chiari, il marimo ripagherà con colore pieno, compattezza e una presenza naturale rilassante. La chiave è la continuità: interventi delicati, rapidi e coerenti mantengono in equilibrio aspetto, salute e forma nel tempo.