Che tu stia cercando di contattare un cliente, un’azienda o una persona, il primo passo è pianificare con cura. In poche righe devi comunicare, presentarti e spiegare perché stai scrivendo o chiamando per raggiungere l’altro. Per riuscirci servono chiarezza, empatia e un canale adatto al tuo obiettivo di contatto.

Sintesi pratica: definisci obiettivo e destinatario, scegli il canale giusto (email, telefono, chat, social), scrivi breve e chiaro, personalizza l’apertura, chiedi un’azione e indica tempi, poi fai un follow-up educato solo se necessario. Evita muri di testo e oggetti vaghi.

Perché il primo contatto conta?

Il primo messaggio crea una prima impressione che decide spesso se l’altra persona ti dedicherà tempo. Un contatto ben preparato riduce attriti, evita fraintendimenti e apre la strada alla risposta che cerchi.

Quando è meglio scrivere e quando chiamare?

Scrivi quando il tema non è urgente, vuoi lasciare una traccia consultabile e serve riflessione; chiama per allineamenti rapidi o questioni sensibili che richiedono tono e domande. Prima di scegliere, considera disponibilità, fusi orari e contesto. Scrivi frasi brevi e usa la voce attiva.

Come scrivere un primo messaggio breve?

Vai dritto al punto: un oggetto chiaro, un’apertura personalizzata, una frase di contesto e una call to action concreta. Evita preamboli lunghi, scuse e richieste vaghe; meglio una domanda specifica e un tempo indicativo.

Quali canali usare e quando?

Il canale dipende da obiettivo, relazione e urgenza: email, telefono, chat e social hanno regole diverse. Se stai preparando una email di primo contatto, cura tono e oggetto; per una chiamata, pianifica obiettivo e durata.

  • Email: è ideale per comunicazioni non urgenti e per inviare dettagli. Cura l’oggetto e mantieni il corpo conciso; una formattazione pulita facilita la lettura.
  • Telefono: utile per questioni complesse o sensibili. Prepara uno script breve e ascolta; conferma i punti chiave via email per lasciare traccia.
  • Messaggistica istantanea: va bene con contatti già caldi e accordi rapidi. Chiedi il consenso prima di scrivere e non inviare note vocali lunghe.
  • Social network: funziona per approcci soft e networking. Sii rispettoso, evita pitch aggressivi e mantieni messaggi brevi; offre una strada per spostarsi su canali più formali.
  • Modulo di contatto: è spesso la via suggerita dai siti. Compila solo ciò che serve, verifica i campi obbligatori e prepara un messaggio copiabile per eventuali invii multipli.
  • Lettera cartacea: ha impatto in contesti formali o dove l’online è saturo. Cura impaginazione e tono; includi una firma leggibile e recapiti aggiornati.

Come strutturare un messaggio?

Una struttura chiara ti fa guadagnare attenzione:

Mani che digitano su tastiera di laptop in primo piano
Mani che digitano su una tastiera di laptop. · Simon Hattinga Verschure webmarbles · CC0 1.0 Public Domain Dedication · Typing on a laptop (Unsplash).jpg

saluto, motivo, valore, richiesta, chiusura. Per semplicità, segui le linee guida sul linguaggio semplice e limita ogni paragrafo a un’idea.

  1. Apertura: saluta usando il nome del destinatario e presentati in una riga. Spiega subito il tuo ruolo o da dove lo hai trovato.
  2. Contesto: dai una frase che spieghi perché scrivi e perché a lui/lei. Evita storie lunghe: un contesto preciso basta.
  3. Valore: rendi chiaro il beneficio per l’altra persona. Anche una micro-utile motivazione aumenta l’attenzione.
  4. Richiesta: chiedi un’azione unica e misurabile, come una data per una call di 15 minuti. Offri 2–3 slot alternativi.
  5. Supporto: se serve, allega o indica una risorsa leggera. Mai intasare con allegati pesanti o troppi file; meglio una sola prova rilevante.
  6. Chiusura: ringrazia, indica come rispondere e firma con contatti essenziali. Evita citazioni, disclaimers prolissi e firme grafiche pesanti.

Esempio di schema rapido

Saluto + contesto + valore + azione + chiusura. Questa formula compatta ti aiuta a non dimenticare nulla e a restare sotto le 6–8 frasi.

Gli utenti tendono a scansionare i testi, non a leggerli parola per parola.

Nielsen Norman Group — How Users Read on the Web, 1997. Tradotto dall’inglese.
Testo originale

Users tend to scan text rather than read it word-by-word.

Passi essenziali e rapidi

  • Definisci l’obiettivo del contatto.
  • Scegli il canale più appropriato.
  • Scrivi un messaggio chiaro e breve.
  • Personalizza l’apertura con il nome.
  • Indica l’azione richiesta e una scadenza.
  • Imposta un promemoria per il follow-up.
  • Ringrazia e chiudi con cortesia.

Come fare follow-up senza risultare invadente?

Il follow-up serve a rialzare una conversazione che si è fermata, non a fare pressione. Prepara un piccolo modello di follow-up riutilizzabile e personalizzalo;

Infografica del processo di design responsabile con cinque fasi illustrate
Infografica che mostra le principali fasi del processo di design responsabile. · Dorian Peters, Rafael A. Calvo · CC BY 4.0 · The responsible design process.png

resta utile, educato e concludi se non c’è interesse.

  1. Aspetta: attendi 3–5 giorni lavorativi prima del primo promemoria. Se la materia è urgente e dichiarata tale, riduci con giudizio.
  2. Sii breve: riferisci l’oggetto o il motivo in 1 riga, poi una sola domanda. Evita allegati; una riga di valore basta.
  3. Offri l’uscita: invita a dirti se non è il momento giusto o a scrivere “Stop”. Dimostri rispetto e rimani memorabile.
  4. Cambia canale con parsimonia: se non risponde a due email, prova una telefonata o un messaggio soltanto una volta. Evita invii ripetuti su più canali: è spam.
  5. Chiudi con cortesia: ringrazia sempre, anche senza risposta. Lascia i tuoi recapiti e indica che non scriverai oltre se non interessati.

Errori comuni da evitare

Gli errori sono quasi sempre eccesso di parole, tempi sbagliati o tono inadeguato. Ecco quelli più frequenti e come superarli senza complicazioni.

  • Il muro di testo: messaggi lunghi scoraggiano la lettura. Spezza in paragrafi brevi e usa elenchi quando serve.
  • Oggetto generico: un oggetto vago non attira. Rendi l’oggetto specifico e onesto; evita clickbait, MAI TUTTO MAIUSCOLO.
  • Tono troppo informale o troppo rigido: adatta il registro alla relazione. Osserva come comunica l’altra persona e allineati senza imitare.
  • Allegati pesanti: intasano caselle e filtri. Preferisci link leggeri e, se davvero necessario, comprimi i file.
  • Invii in orari inopportuni: messaggi a tarda notte o nel weekend possono risultare invadenti. Programma l’invio e rispetta i fusi orari.
  • Dimenticare l’azione richiesta: se non chiedi nulla, è probabile che non arrivi risposta. Concludi con una richiesta semplice.

Domande frequenti

Quanto deve essere lungo un primo messaggio?

Stai tra 80 e 150 parole: abbastanza per dare contesto e valore, non tanto da perdere l’attenzione. Se serve più dettaglio, rimanda a una risorsa esterna o proponi una breve call.

Meglio chiamare o scrivere?

Scrivi per temi non urgenti e documentabili; chiama per chiarimenti rapidi o quando il tono conta. Se non conosci la preferenza, inizia con una email e chiedi come preferisce proseguire.

Quante volte posso fare follow-up?

Di norma uno o due tentativi bastano. Se dopo due messaggi non ricevi risposta, chiudi con cortesia e aspetta un cambiamento di contesto prima di riprovare.

Cosa scrivere nell’oggetto dell’email?

Dì subito il motivo e il valore: “Una rapida idea per X” o “Richiesta di 15 minuti su Y”. Evita sigle oscure e promesse esagerate; l’oggetto deve rispecchiare il contenuto reale.

Come mi rivolgo: tu o Lei?

Se non conosci la persona, usa il Lei. Passa al tu solo se ti viene proposto o se il contesto è informale e coerente con la cultura dell’organizzazione.

Come gestisco i fusi orari?

Evita orari serali o festivi del destinatario e proponi fasce alternative. Indica il tuo fuso e, se puoi, suggerisci una finestra di 2–3 opzioni per facilitare la scelta.

In sintesi operativa

  • Definisci l’obiettivo e la persona.
  • Scegli il canale più adatto.
  • Scrivi breve, chiaro e personalizzato.
  • Chiedi un’azione precisa con tempi.
  • Fai follow-up con misura.

Applicare un metodo rende più semplice e rapido il contatto: chiarisci il perché, scegli il canale, mantieni il messaggio breve, chiedi un’azione e valuta se fare follow-up. Concentrati su chiarezza e utilità; spesso meno parole e una richiesta specifica portano a risultati migliori.

Allena la pratica: prepara piccoli modelli, tieni nota di cosa funziona e rispetta preferenze e tempi dell’interlocutore. Con costanza ed empatia il tuo tasso di risposta migliorerà, senza forzare e senza perdere tempo.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
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