La maggior parte dei problemi con il digitale terrestre si risolve partendo dalle basi: collegare un’antenna nel modo giusto, scegliere un cavo coassiale adeguato e curare la sintonizzazione. Che tu usi un’antenna interna o esterna, piccoli accorgimenti cambiano la qualità della ricezione. In questa guida pratica trovi criteri semplici, esempi concreti ed errori da evitare.

Usa un cavo coassiale RG6 da 75 Ω, posiziona l’antenna in alto e vicino a una finestra, monta connettori F di qualità, esegui la sintonizzazione canali e regola l’orientamento. Valuta un amplificatore solo dopo test mirati e non per compensare cavi o connettori difettosi.

Quale cavo coassiale scegliere per l’antenna?

Per il digitale terrestre l’impedenza standard è 75 Ω; un cavo moderno e ben schermato riduce perdite e disturbi. Nella maggior parte dei casi il cavo consigliato è RG6, un buon compromesso tra attenuazione, flessibilità e costo, adatto a tratte da corte a medio-lunghe.

RG6 vs RG59

RG6 ha conduttore centrale più ampio e una schermatura superiore (treccia e foglio), quindi attenua meno il segnale su distanze maggiori. È la scelta tipica per impianti domestici aggiornati e per passaggi dietro pareti o canaline.

RG59 è più sottile e flessibile, ma comporta un’attenuazione superiore: può andare per tratte brevi e visibili, ma nei vecchi impianti spesso è la causa di cali di segnale. Se devi sostituire, passa a RG6 con doppia o tripla schermatura.

Connettori e schermatura

I connettori contano quanto il cavo. Preferisci connettori F a compressione o a crimpare: assicurano contatto stabile e proteggono dalla ossidazione. Evita connettori a vite economici se l’installazione è esposta o soggetta a vibrazioni.

  • Usa connettori F per cavo da 7 mm (tipico RG6) e adattatori IEC solo dove serve. Mantieni l’impedenza a 75 Ω lungo tutto il percorso.
  • Controlla che la treccia di schermatura non tocchi il conduttore centrale: causa corto e disturbi. Taglia a filo e ripiega in modo ordinato.
  • Per passaggi lunghi o aree rumorose (vicino a router, alimentatori), valuta cavi con doppia schermatura certificata.

Dove posizionare l’antenna per una ricezione migliore?

L’obiettivo è ottenere un percorso del segnale più libero possibile. Con antenne da interno, prova diverse collocazioni con piccoli spostamenti e rotazioni, poi fissa quando trovi il punto stabile.

Antenna TV interna posta sul pavimento in ambiente domestico
Antenna TV interna posata direttamente sul pavimento. · Fastily · CC BY-SA 3.0 · Indoor TV antenna on floor.JPG
  • Vicino a una finestra e in alto: meno muri e meno attenuazione. Allontana l’antenna da superfici metalliche e da grandi elettrodomestici.
  • Orientamento: ruota lentamente finché il livello non è stabile. Se l’emittente usa polarizzazione verticale, orienta l’antenna di conseguenza.
  • Distanza da sorgenti di rumore: tieni l’antenna lontana da router, alimentatori e ciabatte. Riduci le curve strette del cavo coassiale.
  • In condominio, preferisci la presa d’impianto centralizzato: è in genere più stabile di una piccola antenna da interno.

Passaggi fondamentali

  • Verifica il sintonizzatore DVB‑T2 del TV o decoder.
  • Usa un cavo coassiale RG6 da 75 Ω di buona qualità.
  • Posiziona l’antenna vicino a finestra o punto alto.
  • Monta e stringi correttamente i connettori F.
  • Avvia la sintonizzazione automatica dei canali dal menu.
  • Regola l’orientamento; valuta un amplificatore solo se necessario.

Come collegare l’antenna al TV?

Il collegamento è semplice, ma i dettagli fanno la differenza.

Primo piano di connettore F su cavo coassiale nero
Connettore F avvitato al cavo coassiale nero. · Colin · CC BY-SA 3.0 · F Connector Side.jpg

Segui questi passaggi con calma e verifica il risultato a ogni step, così individui subito eventuali errori.

  1. Controlla il TV o il decoder: deve supportare DVB-T2. Trova l’ingresso “ANT IN” o “RF IN”. Se usi un decoder esterno, collega poi il decoder alla TV via HDMI.
  2. Prepara il cavo: taglia a misura lasciando un po’ di margine. Spela con cura senza intaccare il dielettrico. Non piegare il cavo sotto raggio stretto: può aumentare l’attenuazione.
  3. Monta i connettori F: inserisci il cavo fino in battuta e stringi. Con connettori a compressione, usa l’apposita pinza; con quelli a vite, non esagerare con la forza.
  4. Collega l’antenna: avvita a mano fino a fermo meccanico, poi dai un quarto di giro con una chiave, senza forzare. Evita di far passare il cavo vicino a cavi di alimentazione.
  5. Esegui la sintonizzazione: entra nel menu e avvia la scansione dei canali DVB-T2. Se il TV offre un misuratore di livello/qualità, tienilo a schermo per valutare la stabilità.
  6. Regola e verifica: prova a ruotare lentamente l’antenna e osserva livello e qualità. Meglio qualità stabile che picchi di livello che però causano squadrettamenti.
  7. Ordina e proteggi: fissa il cavo con fascette morbide e lascia un gocciolatoio se passi vicino a finestre. Evita giunte non schermate o derivazioni inutili.

Quando serve un amplificatore di segnale?

Un amplificatore aiuta solo se il segnale in ingresso è pulito ma debole. Se invece il segnale è rumoroso o distorto, amplificare peggiora il risultato. Prima, prova sempre con cavi e connettori corretti e una buona posizione dell’antenna.

Sintomi che lo suggeriscono

  • Tratta di cavo molto lunga o molte prese collegate: puoi perdere diversi dB lungo il percorso.
  • Segnale stabile ma basso su tutti i mux: la qualità cala uniformemente.
  • Uso di partitori/splitter multipli: ognuno introduce attenuazione.
  • Impianti centralizzati con lunghe montanti: la caduta può richiedere compensazione.

Se serve, preferisci un amplificatore da palo, vicino all’antenna: amplifica prima delle perdite del cavo. In alternativa, un amplificatore da linea si inserisce lungo il percorso, ma ha senso solo se il segnale a monte è già discreto.

Attenzione al rumore e alla saturazione: un amplificatore scadente può introdurre distorsione. Meglio modelli con alimentatore separato e regolazione di guadagno, così da adattare il livello senza portarlo oltre la soglia utile.

Perché il TV non trova i canali?

Se la scansione si ferma con pochi o nessun canale, non è detto che l’antenna sia “rotta”. Spesso bastano piccoli interventi mirati. Ecco i controlli più efficaci.

  • Segnale debole o altalenante: prova a spostare l’antenna e a ridurre la lunghezza del cavo. Un livello basso genera artefatti e interruzioni, soprattutto con condizioni meteo variabili.
  • Interferenze domestiche: alimentatori rumorosi, lampade dimmerabili e powerline possono introdurre disturbi. Allontana il cavo coassiale da prese multiple e trasforma curve strette in passaggi più dolci.
  • Connettori mal montati: un filo della treccia che tocca il centrale crea problemi. Rimonta i connettori F con calma, controllando isolamento e serraggio.
  • Cavo vecchio o danneggiato: RG59 logoro o schiacciato può attenuare molto. Sostituiscilo con RG6 ben schermato e verifica subito la differenza con una nuova scansione.
  • Antenna interna fuori posizione: anche 20–30 cm possono cambiare tutto. Prova in alto, vicino a una finestra e ruota lentamente finché la qualità non resta stabile.
  • TV/decoder non compatibile: alcuni modelli datati non gestiscono DVB-T2. Controlla il manuale; se necessario, usa un decoder esterno compatibile collegato via HDMI.
  • Ostacoli fisici: palazzi, colline o alberi frondosi schermano il segnale. In questi casi, un’antenna esterna più alta o un diverso orientamento risolvono meglio di qualsiasi amplificatore.
  • Impianto condominiale: filtri o partitori mal tarati penalizzano certi mux. Se il problema è su tutte le prese di casa, avvisa l’amministratore e coinvolgi un tecnico antennista.

Test rapidi utili

Prova il TV con un cavo corto diretto antenna→TV, escludendo prolunghe e partitori. Se migliora, il problema è a valle. Ripeti con un secondo cavo “di prova” per escludere difetti nascosti sul coassiale principale.

Quali accessori migliorano l’installazione?

Pochi accessori giusti rendono l’impianto più affidabile e ordinato, senza spendere molto. Scegli componenti semplici e ben costruiti: faranno la differenza ogni giorno.

  • Connettori F a compressione: tengono meglio nel tempo, proteggono dall’umidità e riducono falsi contatti rispetto ai modelli a vite.
  • Filtri LTE/5G: se vivi vicino a ripetitori mobili, un filtro in banda TV può ridurre interferenze fuori banda.
  • Splitter passivi di qualità: connettori solidi e perdite dichiarate; evita partitori “no name” che introducono rumore e squilibri tra uscite.
  • Terminatori 75 Ω per uscite inutilizzate: prevengono riflessioni e micro-riverberi sui rami non usati.
  • Fascette e passacavo: organizzano i passaggi e riducono pieghe strette, salvaguardando la schermatura del cavo.

Domande frequenti

Posso usare un cavo RG59 già installato?

Sì, se la tratta è breve e il segnale è buono. Tuttavia, l’RG59 attenua di più: se noti squadrettamenti o canali instabili, sostituiscilo con RG6 a 75 Ω ben schermato.

Meglio antenna interna o esterna?

Un’antenna esterna, montata in alto e libera da ostacoli, offre di solito la ricezione più stabile. L’antenna interna è comoda, ma dipende molto dalla posizione e dall’ambiente domestico.

Che differenza c’è tra connettore F e IEC?

Il connettore F si avvita e garantisce contatto e schermatura migliori; quello IEC è a innesto e si usa spesso dietro al TV. Con adattatori F↔IEC colleghi senza rifare i cavi.

Ogni quanto va sostituito il cavo coassiale?

Non c’è una scadenza fissa: sostituiscilo se è irrigidito, schiacciato, con guaina crepata o se compaiono perdite di canali. Un RG6 moderno e schermato dura molti anni in ambienti interni.

Serve un amplificatore se ho pochi canali?

Solo dopo aver verificato cavi, connettori e posizione dell’antenna. Se il segnale di partenza è rumoroso, l’amplificatore amplifica anche il rumore: risolve più spesso un cavo migliore o una posizione diversa.

Perché l’immagine si blocca quando piove?

La pioggia può cambiare il percorso del segnale e introdurre riflessioni o attenuazioni. Con antenne interne al piano basso il fenomeno è più evidente. Migliora con posizione più alta e cavo di qualità.

In breve, cosa fare

  • Scegli un cavo RG6 da 75 Ω ben schermato.
  • Posiziona l’antenna in alto e vicino a una finestra.
  • Monta connettori F di qualità e serrali correttamente.
  • Esegui la sintonizzazione dei canali DVB-T2 e verifica stabilità.
  • Usa un amplificatore solo dopo test, non per mascherare guasti.

Con pochi strumenti e un po’ di metodo puoi ottenere una ricezione stabile senza interventi invasivi. Parti da cavo e connettori di buona qualità, scegli la posizione migliore e ottimizza con piccole regolazioni, misurando gli effetti a ogni passo.

Se dopo queste prove il segnale resta debole su tutte le prese, evita soluzioni improvvisate e rivolgiti a un antennista qualificato, soprattutto per impianti condominiali o installazioni su tetto. Un tecnico potrà misurare i livelli, verificare i filtri e suggerire l’intervento più adatto.

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