Nel linguaggio dell’aviazione, l’altitudine è più di una semplice altezza: è una misura precisa della posizione verticale rispetto a un riferimento. Capire come funziona la quota, quali riferimenti si usano e quando parlare di livello di volo ti aiuta a leggere strumenti e mappe con sicurezza.
L’altitudine descrive quanto un aeromobile si trova in alto rispetto a un riferimento (mare, suolo o pressione standard). In cabina la si legge con l’altimetro; in alcuni casi si confronta con il GPS. Tipi e impostazioni corrette garantiscono separazione, prestazioni e consapevolezza situazionale.
Perché l'altitudine conta negli aerei?
L’altitudine è la base della separazione verticale tra traffico, della pianificazione sopra ostacoli e rilievi, e della navigazione strumentale. Influisce anche su prestazioni, consumo e distanze di decollo/atterraggio, perché aria meno densa riduce portanza e spinta.
Come si misura l'altitudine?
L’altimetro di bordo è un barometro aneroide che confronta la pressione atmosferica esterna con una scala interna e restituisce una quota in piedi o metri. La lettura dipende dall’impostazione altimetrica (QNH, QNE o QFE) selezionata con la manopola di calibrazione.
Poiché la pressione varia con meteo e quota, l’altimetro assume un’atmosfera “standard” per convertire pressione in altezza. Vicino al livello del mare, una variazione di 1 hPa cambia l’indicazione di circa 27–30 ft.
Fatti chiave sull'altitudine
- L'altitudine indica l'altezza rispetto a un riferimento.
- In aviazione il riferimento è MSL, AGL o pressione standard.
- L'altimetro aneroide converte la pressione in quota indicata.
- QNH, QNE e QFE cambiano il riferimento della lettura.
- Il GPS fornisce quota geometrica, da confrontare con l'altimetro.
- La densità dell'aria modifica prestazioni e distanze di decollo.
Tipi di altitudine in aviazione
In aviazione esistono più “altitudini”, ognuna con un riferimento e un uso operativo diverso. Conoscerle evita errori in pianificazione, comunicazioni e gestione della traiettoria.
- Altitudine indicata: è ciò che leggi sull’altimetro quando imposti QNH o QFE. È pratica e immediata, ma risente di temperatura non standard e piccoli errori strumentali.
- Altitudine vera (MSL): altezza sul livello medio del mare. Si ottiene correggendo l’indicata per temperatura e pressione locali. Serve per ostacoli, minime e altitudini su carte.
- Altezza assoluta (AGL): quota sopra il suolo direttamente sotto l’aeromobile. Utile in circuiti, avvicinamenti e per evitare rilievi; spesso stimata o letta con radioaltimetro.
- Altitudine pressione (PA): quota calcolata impostando 1013,25 hPa sull’altimetro. È la base per prestazioni e, sopra la transizione, per i FL (flight levels).
- Altitudine di densità (DA): altitudine pressione corretta per temperatura (e talvolta umidità). Cresce con alta temperatura e bassa pressione: l’aria “si comporta” come se fossi più in alto.
- Livello di volo (FL): superficie di pressione standard (QNE 1013,25 hPa). Garantisce separazione uniforme in rotta, indipendente da meteo locale e QNH dei campi.
- Altitudine GPS: quota geometrica rispetto all’ellissoide del sistema. È utile per confronto ma non sostituisce l’altimetro barometrico nelle procedure operative.
QNH, QNE e QFE: che differenza c'è?
QNH imposta l’altimetro affinché indichi l’altitudine sul livello medio del mare (MSL) dell’aeroporto. QFE azzera l’altimetro sulla soglia pista, così a terra leggi 0 e in volo leggi altezza AGL. QNE è la pressione standard, 1013,25 hPa (29,92 inHg): con QNE l’indicazione diventa un livello di volo (FL) e non più un’altitudine locale.
Il passaggio da altitudini a livelli di volo avviene alla quota/altitudine di transizione pubblicata. Sopra si usa QNE per uniformare la separazione; sotto si torna a QNH per riferirsi al terreno e agli ostacoli.
Altimetro, GPS e radioaltimetro
L’altimetro aneroide è lo strumento primario: non “vede” l’altezza, misura la pressione.
Per questo va impostato correttamente e interpretato alla luce di temperatura e meteo. Un controllo incrociato con altre fonti riduce errori e migliora la consapevolezza.
Il GPS fornisce una quota geometrica rispetto all’ellissoide del modello terrestre, che non coincide sempre con MSL; perciò può differire dall’indicazione barometrica. Il radioaltimetro misura la distanza istantanea dal suolo (AGL) con onde radio: è prezioso nelle fasi basse, ma non sostituisce l’altimetro per la navigazione in rotta.
Che cos'è l'altitudine di densità?
L’altitudine di densità descrive “quanto densa” è l’aria in termini equivalenti di quota. In giornate calde, in aeroporti elevati o con bassa pressione, la DA aumenta:

serve più pista, la salita è meno vigorosa e le velocità vere cambiano.
Fattori principali: temperatura (più alta → DA maggiore), pressione (più bassa → DA maggiore), umidità (può aumentare leggermente la DA). La regola pratica è: condizioni “hot and high” fanno “sentire” l’aereo come se fosse più in alto, anche se l’indicata non cambia.
Errori comuni e come evitarli
Molti fraintendimenti nascono dall’uso improprio del riferimento o dall’aspettativa che strumenti diversi coincidano. Ecco alcune trappole frequenti e come prevenirle.
- Dimenticare l’impostazione: decollare con QNE quando serviva QNH porta a leggere centinaia di piedi di differenza. Inserire l’ATIS/METAR corrente e verificare con l’elevazione campo.
- Confondere AGL e MSL: quote AGL (sopra il suolo) e altitudini MSL (sul mare) non sono intercambiabili. Controllare sempre il riferimento della carta o della procedura.
- Affidarsi solo al GPS: la quota GPS è rispetto all’ellissoide e può divergere. Usare l’altimetro come fonte primaria e il GPS come cross-check contestuale.
- Ignorare la temperatura: aria molto fredda o calda altera l’errore dell’altimetro e l’altitudine di densità. Applicare correzioni pubblicate quando richieste dalle procedure.
- Trascurare la transizione: rimanere a QNH sopra la transizione o a QNE sotto può creare discrepanze con altri traffici. Seguire la quota/altitudine di transizione pubblicata.
- Stimare male le prestazioni: DA elevata allunga decollo e riduce rateo. Se i numeri non tornano, rivalutare peso, pista, ostacoli e margini.
Domande frequenti
Qual è la differenza tra altitudine indicata e vera?
L’indicata è ciò che leggi sull’altimetro con QNH/QFE; la vera è l’altitudine MSL corretta per temperatura e pressione reali. La vera è il riferimento per ostacoli e carte.
Quando si usano i livelli di volo?
Sopra la quota/altitudine di transizione. Si imposta QNE (1013,25 hPa) e si vola su superfici di pressione standard (FL) per mantenere separazioni uniformi in rotta.
Il GPS sostituisce l’altimetro?
No. Il GPS fornisce quota geometrica rispetto all’ellissoide, utile per confronto e consapevolezza. L’altimetro barometrico resta la fonte primaria per procedure e separazione.
Cos’è il QFE e perché a volte si evita?
QFE azzera l’altimetro sulla pista, così leggi altezza AGL. In contesti misti può generare confusione con traffico su QNH; molte realtà standardizzano su QNH per uniformità.
Perché l’altitudine di densità è importante?
Perché influenza portanza e spinta. Con DA elevata servono più pista e margini maggiori: l’aereo “pesa di più” aerodinamicamente e la salita è meno efficace.
In sintesi sull'altitudine
- L'altitudine è un'altezza misurata rispetto a un riferimento coerente.
- Esistono più tipi: indicata, vera, pressione, densità, AGL, livelli di volo.
- QNH/QNE/QFE definiscono il riferimento altimetrico e vanno impostati correttamente.
- Altimetro, GPS e radioaltimetro si integrano ma non sono equivalenti.
- L'altitudine di densità incide su pista richiesta, rateo e sicurezza.
Saper leggere e interpretare l’altitudine non è solo teoria: è una competenza pratica che migliora consapevolezza e margini. Verifica sempre il riferimento usato, confronta le fonti e considera come meteo e temperatura possano influenzare le tue letture e le prestazioni.
Conoscere i tipi di altitudine, le impostazioni Q e quando usare FL o MSL ti aiuta a comunicare con precisione, pianificare con giudizio e mantenere buone pratiche operative. L’attenzione ai dettagli è il modo più semplice per volare in modo più consapevole.